Tuvixeddu: dal conflitto al confronto e alla proposta

12 Febbraio 2010
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Urban Center Cagliari

CAGLIARI – Sala sottopiano del Municipio – Largo Carlo Felice 2
lunedì 15 febbraio 2010 ore 17,30
T U V I X E D D U
Dramma in due atti – Fra passato e futuro
Il conflitto fra esigenze di tutela e diritti acquisiti
Introduce e modera: Vito Biolchini, direttore Radio Press
10 minuti per le tesi:
Copparoni - Amici di Sardegna / Cao - Italia Nostra
Tiana – Legambiente / Deliperi - Amici della Terra / Gregorini - Pro Urban Center
ore 19,00 – 20,00
DIBATTITO PUBBLICO

Per raccontare la vicenda di Tuvixeddu ci vorrebbero più puntate, non solo per la lunghezza e complessità dei fatti ma perché in essa sono articolati tanti aspetti e personaggi dalle caratteristiche totalmente differenti. Si pensi ai movimenti culturali e ambientalisti che sin dagli anni ottanta aprirono la vertenza; ai politici che a più riprese se ne occuparono; le imprese, prima i cavatori produttori di calce, poi i costruttori appaltatori; infine, chiamati a mettere ordine, i giuristi: amministrativisti, penalilisti e forse più in là … civilisti.
Noi dell’Urbam Center, con le nostre limitate risorse, dovendo scegliere, abbiamo deciso di iniziare dalle associazioni ambientaliste. Il 15 febbraio prossimo abbiamo organizzato un incontro – dibattito pubblico presso il sottopiano del municipio, Largo Carlo Felice 2, alle ore 17,30..
L’introduzione sarà fatta del giornalista Vito Biolchini con una ricostruzione, sino ai nostri giorni, quanto più oggettiva possibile, sintetica, di ciò che è accaduto attorno al sito archeologico di grande rilevanza paesaggistica
Le conclusioni a cui ci piacerebbe portare il dibattito, le intenzioni dichiarate del nostro gruppo, sono riportate nella seguente argomentazione.
A perderci é comunque sempre la città:

· defraudata del suo più pregevole compendio archeologico;

· gravata dai danni di una mala amministrazione, prima comunale con gli espropri per le case popolari, poi regionale con il maldestro tentativo di recuperare l’irrecuperabile;

· privata per anni del parco archeologico;

· stressata da conflitti fra poteri che spesso sono lievitati per vanità personali dei vari attori.

In questo momento ciò che, a noi dell’Urban Center, appare più necessario é tentare di realizzare quelle azioni utili che, forse, già in passato con un profilo più basso e minore orgoglio si sarebbero potute realizzare.
Come fare?
“Espropriare” per cessione bonaria (accordo privatistico interno a un procedimento per pubblica utilità conclamata) le aree immediatamente contigue al catino).
Includere il costone della necropoli romana, per la quale esiste già un progetto approvata ma per il qual,e nel frattempo, si sono persi i milioni di euro già finanziati.
Migliorare quindi il progetto del Parco anche, se del caso, eliminando le orribili gabbionate realizzate.
Verificare l’esistenza di modalità di costruzione della strada in forme meno muscolari e impattanti sui viali Trieste e Trento nonché gli edifici di contorno.
Terminare i lavori del Parco e aprire ai potenziali innumerevoli fruitori.
Cos’altro? …

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