Che bello a Venezia, Lecco e in Puglia! Ma è sconfitta

31 Marzo 2010
1 Commento


Andrea Pubusa

Sarebbe ipocrita negarlo, i risultati elettorali qualche gioia pur ce la danno. Roberto Castelli battuto a Lecco è una di queste. E lo è ancor di più la débacle di Renato Brunetta a Venezia. L’ultima volta che ho incontrato Giorgio Orsoni, a Salerno, ad un convegno di amministrativisti, non si sapeva ancora della candidatura di Brunetta, mentre la sua era nell’aria. Orsoni viene da una grande scuola di giuristi democratrici, quella che faceva capo a Feliciano Benvenuti, maestro, fra l’altro, anche di Umberto Allegretti. Orsoni è ben radicato a Venezia: docente universitario, prestigioso avvocato, gia preposto all’amministrazione dell’istituzione che gestisce il Duomo di S. Marco. Ha avuto dalla sua anche una buona ed efficace amministrazione di Cacciari, che i veneziani hanno evidentemente voluto premiare.
Il risultato di Venezia ha una forte valenza politica. Ha ragione Cacciari: ”A Venezia la grande e discussa avanzata leghista si e’ bloccata”. ”La Lega - ha ricordato - ha perso nel Comune l’8% rispetto al dato delle regionali, il Pdl il 3% e la lista Brunetta ha recuperato poco meno della meta’.
Queste note felici dalle Comunali, non riescono però a bilanciare l’amarezza per il pieno successo del centrodestra alle provinciali: vincono a Viterbo Marcello Meroi e a Imperia Luigi Sappa. Anche Caserta passa al centrodestra. A L’Aquila, Del Corvo sconfigge Stefania Pezzopane, la pasionaria, la ”donna di Stato, presidente di cuore”. Era a capo della Provincia dell’Aquila da sei anni, uno in piu’ perche’ il sisma del 6 aprile scorso ha determinato il rinvio del voto. L’ha battuta Antonio Del Corvo, un ‘’semisconosciuto”, consigliere regionale del Pdl, eletto nel 2008 nel listino di Gianni Chiodi: 53,42 per cento contro 45,31. Per la Pezzopane, addirittura 14,33 punti percentuali in meno rispetto al 2004 (raccolse il 59,64 %). Non sono servite alla Pezzopane ne’ l’attivita’ svolta per i terremotati, ne’ le foto abbracciata a Clooney o a Obama, in occasione del G8, ne’ il primo posto in una recente graduatoria del ”Sole 24ore” (la presidente di Provincia piu’ amata dagli italiani, con il 70% delle preferenze). Soprattutto non le e’ servito il 58,54 per cento (contro il 42,74 dello sfidante) raccolto nel comune capoluogo, il piu’ martoriato dal terremoto. Alle ultime elezioni europee il divario tra le due coalizioni vedeva il centrodestra avanti di oltre 21 punti percentuali.  Hanno pesato in favore di Del Corvo le oltre 20 visite del premier nel post terremoto e l’alleanza con l’Udc (6,3%), anche se si pensava ad una più diffusa critica verso l’azione del governo nella ricostruzione.
Da dove ripartire dunque? Da Vendola? Dal suo modo diretto di parlare con la gente? Dal suo essere un politico dalla parte della gente? Dal suo modo d’essere comunista? Certo, il laboratorio Puglie è un un esempio di come ancora oggi possa essere vincente un modo di fare politica, mobilitando i cittadini e i lavoratori e sollecitandone la partecipazione. Certo oggi Nichi è l’unico leader del centrosinistra amato e popolare, veramente alternativo al Cavaliere, il naturale antiberlusconi. Questo lo intuisce il popolo del centrosinistra. Ma dovrebbero capirlo i D’Alema, i Bersani, i Veltroni. Un’impresa veramente proibitiva; e’ più facile credere che continueremo a perdere. Anche se Vendola ha già fatto più di un miracolo.

1 commento

  • 1 giulio
    2 Aprile 2010 - 17:11

    Forse è arrivato il momento di smettere con l’antiberlusconismo e di fare qualche proposta.
    Non ho sentito ormai da anni nessuna proposta concreta dalla Sinistra, noi elettori ci siamo stancati dei soliti politicanti , vogliamo concretezza .Meglio votare GRILLO o LEGA se può servire a mandare a casa i soliti papponi che infilano i loro adepti dappertutto ed affamano l’italia.

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