Anpi: lo spirito della Resistenza per progettare il futuro

14 Gennaio 2011
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Anronello Murgia

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L’ANPI terrà il suo 1° Congresso Provinciale di Cagliari sabato 15 gennaio alle ore 9 presso la società degli Operai - via XX settembre n. 80. L’associazione, non potendo più riunire i partigiani veri, per evidenti ragioni naturali, ha compiuto una scelta corraggiosa e di prospettiva: ha aperto le sue sedi a tutti i democratici che intendono trasfondere lo spirito partigiano nel loro impegno quotidiano e nella battaglia civile. Anzitutto difendendo e vivicando il frutto più grande e più bello della lotta antifascista: la Costituzione repubblicana. Si apre così all’Anpi un campo ampio d’inizitiva politico-culturale, a cui tutti, dagli intellettuali agli operai, possono dare un contributo. Del resto, non fu così anche nella lotta partigiana? Uomini e donne di tutte le estrazioni sociali e professionali, delle più diverse opzioni religiose, filosofichee politiche  legati dall’impegno rigoroso e dalla lotta per una società più giusta.
Con l’entusiasmo che nasce dalla condivisione degli obiettivi dell’Anpi, pubblichiamo una scritto del responsabile cagliaritano dell’Anpi, Antonello Murgia, che presenta il Congresso di sabato.

Nella confusa contingenza politica italiana attuale, sembra lecito a molti rimettere in discussione canoni che parevano consolidati. Anche nell’area progressista si levano voci di 1° piano che una volta dichiarano la necessità di ammodernare la Costituzione, un’altra considerano ragionevole l’accordo FIAT (che tra le altre cose prevede la licenziabilità del lavoratore che scioperi), etc.
Fra chi ha nascosto la bussola per proprio interesse e chi l’ha persa distratto da altre priorità, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha compiuto un’operazione che trovo di intelligenza e sensibilità: ha allargato l’iscrizione a tutti gli antifascisti e ha esteso la presenza a tutto il territorio nazionale, anche a quelle regioni che, per essere state toccate, come la nostra, solo di striscio dalla guerra, non avevano sviluppato una Resistenza organizzata. Lo fa per mantenere vivo il ricordo degli orrori del nazifascismo e dei motivi che portarono alla stesura della nostra Costituzione, individuata come bussola indispensabile ed irrinunciabile per la navigazione futura. Perché negli ultimi anni sono aumentati notevolmente i motivi di preoccupazione per la nostra convivenza civile: come, recentemente, ha detto Raniero La Valle, prestigiosa figura di intellettuale cattolico e attuale presidente dei Comitati Dossetti per la difesa della Costituzione: la Costituzione “oggi è sotto attacco da parte di falsi novatori e veri guastatori, che usano il potere acquistato per instaurare un potere incontrollabile, dissolvere i mille volti del popolo nella maschera di un capo, fare dello Stato un patrimonio personale assicurato dal populismo e quotato dai sondaggi, estirpare la rappresentanza, rendere ordinaria la illegalità, strutturale la corruzione, vano il pluralismo politico”.
Così, anche nella provincia di Cagliari, dopo la nascita delle prime sezioni locali (in città si è costituita nel giugno scorso e vanta al momento circa 170 iscritti), è stato organizzato il 1° Congresso, con il compito di eleggere l’organismo dirigente (il Comitato Provinciale, affiancato dal Comitato scientifico e d’onore), organizzare l’attività sul territorio ed eleggere i delegati per il Congresso nazionale di marzo.
Le tesi congressuali mostrano chiaramente l’impegno che l’ANPI, in continuità con la sua storia, intende portare avanti: contrasto dell’attuale deriva populista e autoritaria, difesa dei principi della Costituzione e dell’architettura istituzionale e del meccanismo dei contrappesi da essa previsti. Oggi non occorre modificare la Costituzione, ma attuarla. Per farlo sono necessarie, in questo momento, l’unità degli antifascisti e una riduzione della distanza rappresentanti-cittadini.
Gli strumenti e le battaglie che l’ANPI ha finora individuato sono:
- Priorità odierna alla battaglia contro lo stravolgimento della Costituzione: sui temi costituzionali la contrapposizione non passa, in questo momento in Italia, fra destra e sinistra, ma fra chi difende il progetto di democrazia e libertà contenuto nella Costituzione e chi insegue interessi di parte per il cui raggiungimento ha bisogno di rimuovere l’ostacolo costituito da essa;
- Riforma della legge elettorale che ripristini il diritto di scelta dell’elettore;
- Indipendenza della Magistratura e NO alle leggi ad personam;
- NO a razzismo e xenofobia; SI ad una battaglia politica e culturale per l’integrazione dei migranti;
- SI ad un federalismo solidale, NO ai 2 estremi del secessionismo e del centralismo che taglieggia le autonomie locali;
- Liberare l’Italia dalla questione morale; seria regolamentazione del conflitto di interessi, contrastare con efficacia l’evasione fiscale e l’illegalità diffusa;
- Una scuola che formi i cittadini anche attraverso un insegnamento più strutturato e rigoroso della storia dell’Antifascismo e della Resistenza e che sia motore dello sviluppo economico e civile del Paese;
- Lotta contro la disoccupazione e per la sicurezza sul lavoro e difesa della funzione del sindacato di tutela dei lavoratori ed in particolare di quelli più deboli;
- informazione libera e indipendente, presupposto cardine per una sana e robusta democrazia.
Pertanto l’ANPI propone una grande alleanza con l’associazionismo antifascista, le confederazioni sindacali e il vasto campo dell’associazionismo democratico italiano (su questo anche in Provincia c’è stato un primo proficuo incontro alla presenza di un membro del Direttivo nazionale) e intende dare ampio spazio al proprio interno ai giovani che in questi anni hanno subito particolarmente le conseguenze della crisi economica e di valori.
Onde evitare equivoci, l’ANPI sottolinea che non è (né vuole assolutamente essere) un partito, che ripudia e contrasta la violenza, che rispetta e collabora con le istituzioni della Repubblica, che è la casa comune degli antifascisti, ma Antifascismo, Resistenza e Costituzione non sono patrimonio della sola sinistra.
Il Congresso Provinciale si svolgerà a Cagliari il 15 gennaio 2011 alle ore 9.00 presso la Società degli Operai in via XX Settembre n. 80, sarà aperto dalla relazione del fiduciario provinciale Francesco Pranteddu e sarà concluso dall’intervento del membro del Comitato Nazionale Alessandro Pollio Salimbeni.
E’ superfluo dire che sono invitati le Associazioni democratiche e di volontariato, i partiti, i sindacati e tutti i cittadini.

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