Basta il giovanilismo e l’ottimismo per vincere?

16 Febbraio 2011
7 Commenti


Gavino Corda

Continuando la riflessione sulle primarie e sullo stato del centrosinistra in Sardegna,  pubblichiamo volentieri questo contributo che ci invia Gavino Corda da Iglesias, ma  con lo sguardo rivolto a Cagliari e allo stato non esaltante del centrosinistra in generale.

Temo che nello stato confusionale in cui larghi settori dell’elettorato di sinistra si trovano, l’espressione dell’ennesimo dubbio non giovi. Ma come procedere con spavalderia dopo le recenti e pregresse tranvate politiche subite a livello locale, regionale e diffuse un po’ in tutto il territorio nazionale?
Non è difficile concordare con la tesi che una ripresa dell’iniziativa progressista e democratica debba far riferimento al nucleo più consistente di queste forze: al P.D. E tuttavia questo partito così rappresentativo e ricco di dignitose componenti politiche (ma chi è, erede di che cosa?), incorre da troppo tempo in performances poco adeguate al suo difficile compito. Situazioni di oggettiva difficoltà come quelle di Roma, Napoli, Bologna, Milano, Regione Piemonte, la candidatura opaca per Torino, ne sono un segnale. Nonché le recenti vícende, delle primarie a Cagliari dove un candidato purchessia è stata buttato lì a contrastare un fronte di forze della conservazione del potere e del privilegio (però era un senatore!).
Lo scetticismo espresso da Giuseppe Marci e di Carlo Dore jr. non mi pare ingiustificato, nè deprecabile.
Talvolta a questa situazione terribilmente avara di prospettive viene contrapposto il rimedio salvifico di presentare candidati connotati sopratutto dalla dote dell’età giovanile. A questo si accompagna la speranza, legittima, di raccogliere intorno al candidato giovane, forze centrifugate dal nucleo del PD e per questo motivo ritenute incontaminate dal processo degenerativo che ha investito l’insieme della sinistra.
Chiunque capisce che questi elementi non bastano per opporsi alla grave deriva di degrado cui stiamo assistendo nel governo del Paese e delle amministrazioni locali.
Una candidatura valida, un progetto di governo sono frutto di un processo di maturazione politica di uno strato sociale o di rappresentanze politiche che si propongono a convincere prima e a governare poi.
Queste considerazioni oggi sono valide per il candidato che è stato prescelto nelle primarie a Cagliari, ed anche per la situazione che si presenta ad Iglesias.
Queste note non vogliono dichiarare, una scelta tra candidature cui si riconoscono forti limitazioni.
Il travaglio del P.D. iglesiente per non essere riuscito a riconfermare il governo della città dopo 5 anni di amministrazione, per essere giunto ad una candidatura non senza profondi contrasti interni, mostra certamente la difficoltà di opporsi a schieramenti agguerriti, che hanno alla base clientele elettorali e forti rapporti politici estranei alla città.
Ma, senza togliere niente alla sacralità dell’ottimismo della volontà, si può nelle difficoltà in cui ci troviamo, battersi col solo entusiasmo che idealizza valori ancora tutti da dimostrare?

7 commenti

  • 1 Davide Melis
    17 Febbraio 2011 - 12:32

    L’analisi del sig Corda implicitamente contiene la riposta:

    il PD “questo partito così rappresentativo e ricco di dignitose componenti politiche [..] incorre da troppo tempo in performances poco adeguate al suo difficile compito.”
    E continua dimostrarsi strutturalmente incapace di programmare e portare avanti un progetto comune anche basilare quale, sempre continuando con l’analisi del sig. Corda.
    “Una candidatura valida, un progetto di governo sono frutto di un processo di maturazione politica di uno strato sociale o di rappresentanze politiche che si propongono a convincere prima e a governare poi.”
    Riassumendo:
    - Inettitudine della dirigienza
    - Incapacita’ di portare a termine anche i compiti piu’ basilari quali una candidatura comune.

    Per non parlare della litigiosita’ continua e azzoppante. che contraddistingue il PD dalla sua nascita, a qualsiasi livello.
    Concludendo: i fattori di cui sopra richiederebbero, in un contesto normale, il ricambio totale della dirigenza perche’, molto semplicemente, hanno avuto la propia chance di fare bene, e non ne sono stati capaci. E la sostituzione con persone nuove.
    E per fortuna che Marta e’ molto di piu’ di “una persona nuova e ggggiovane”.
    Detto questo, siccome sono residente a Londra, non votero’ alle primarie ne’ alle elezioni comunali e, questa volta, mi dispiace.

  • 2 Gavino Corda
    18 Febbraio 2011 - 01:06

    Le osservazioni di Davide Melis mi hanno condotto a rileggere il mio pezzo sullo svolgimento delle primarie.
    Rilevo che l’analisi per l’80% sviluppa una critica severa al modo in cui PD e forze di sinistra affrontano il rinnovo delle amministrazioni.
    Questo è l’aspetto nodale della situazione. L’inadeguatezza delle candidature ne costituisce un aspetto marginale, ma non trascurabile.
    Non contrappongo i candidati presentati dalla “nomenclatura” del P D ad altri più giovani proposti da altre coalizioni (?) di sinistra.
    In entrambi i casi l’elettore non riesce a convincersi della bontà della proposta.
    Attraverso un percorso migliore, si potrebbe giungerese ad uno sforzo comune (forse si è ancora in tempo, di chiunque sia stata la responsabilità per non averlo fatto prima), lasciando ai VERI AVVERSARI le risse, i litigi ed il tifo da curva sud
    Ringrazio il Sig. Davide Melis/Smith per avermi consentito di dialogare con lui, ma deve permettermi una nota di buon gusto.
    Io non presenterei mai il mio candidato con la frase:” X è molto di più di una persona nuova e giovane”;
    E’ una frase che non va bene neppure per pubblicizzare un dentifricio.
    Con i miei saluti G.C:

  • 3 Democrazia Oggi - Incoraggiare nuove potenzialità non è giovanilismo
    18 Febbraio 2011 - 05:56

    […] Cagliari senza intervenire, cercando – semmai – di imparare qualcosa. Un recente contributo di Gavino Corda, nel riallacciarsi agli scetticismi di Giuseppe Marci e di Carlo Dore jr. sulla sinistra a […]

  • 4 Marino Canzoneri
    18 Febbraio 2011 - 09:18

    Una sola notazione al caro amico Gavino: in Inghilterra il premier ha 40 anni e lo stesso Obama ne ha pochi di più, e noi discutiamo se una trentenne può essere una valida proposta per una, tutto sommato, piccola città. Il problema è se è o non è capace ma a trent’anni si è già uomini e donne fatti. Nel caso specifico Marta Testa è una donna capace e di alto livello, nuova solo agli intrighi politici della nomenclatura di sinistra iglesiente (che anche a soli 30 anni si presenta già vecchia), ma questo forse è un dato positivo piuttosto che negativo. Se mai, noi di una certa età, mettiamo a disposizione dei giovani capaci la parte migliore della tradizione di far politica a sinistra e a centrosinistra, facendo dimenticare gli obbrobri della nomenclatura e dei giovani rampanti che tengono in ostaggio il centro sinistra a Iglesias, a Cagliari e in tutta Italia

  • 5 Davide Melis
    18 Febbraio 2011 - 20:18

    Il sig. Cord giustamente cirica il modo con cui il PD “affronta il rinnovo delle amministrazioni”, e si preoccupa che “l’elettore non riesce a convincersi della bontà della proposta.” proponendo come soluzione, “un percorso migliore” che porti, mi sembra di dedurre, alla scelta di un candidato comune.

    Peccato, ed e’ storia recente, che si tratti di un metodo che ha finito, con imporre scelte dall’alto e funzionali agli interessi dello schieramento piuttosto che del cittadino.
    O, per dirla in breve, ha fallito.

    Sarranno poi i cittadini che parteciperanno alle primarie a giudicare l’adeguatezza delle candidature.
    E chiunque viene giudicato inadeguato ha il compito morale di ritirarsi, senza creare spaccature, ma supportare il candidato vincente in modo costruttivo.
    E’ questo, a parer mio, l’unico percorso comune che si puo’ fare. Sicuramente piu’ arduo, ma e’ l’unica strada possibile.

    Infine, io non votando, non ho nessun bisogno , ne nessuna intenzione, di presentare un mio candidato, ma riassumevo quello che so di Marta, anche per esperienza diretta, visto che e’ stata rappresentate di istituto quando ero al liceo.
    E, a qusto proposito, da lavoratore della comunicazione, posso dire che si sta muovendo bene e efficiacemente su vari canali, a differenza degli altri candidati.

  • 6 Democrazia Oggi - Primarie: ad Iglesias vince Marta Testa (SEL),
    21 Febbraio 2011 - 11:59

    […] quel gap che un altro vecchio compagno di Iglesias, Gavino Corda, ha voluto, col suo solito rigore, manifestare in termini costruttivi. Sarebbe bene, dunque, che PD e IDV s’impegnassero in questo difficile […]

  • 7 Democrazia Oggi - Primarie Cagliari e Iglesias: crisi o nuovo inizio?
    22 Febbraio 2011 - 10:00

    […] Tuttavia, questa è la forza, ma anche la debolezza della candidata. Come ben ha colto Gavino Corda, Marta, anche al di là delle sue intenzioni, è diventata l’immacolata e salvifica immagine […]

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