La partecipazione dei lavoratori all’impresa nuova frontiera della sinistra?

16 Luglio 2008
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Gianfranco Sabattini

Proseguiamo il dibattito sulla rifondazione del pensiero della sinistra con un saggio del Prof. Sabattini riportato in documenti. Eccone la presentazione.

Il dibattito sulla rifondazione del pensiero della Sinistra, come emerge dagli interventi che sinora si sono succeduti in questo blog, inevitabilmente conduce il discorso, considerato il rilievo che riveste in esso il rapporto tra il capitale e la forza lavoro nell’organizzazione complessiva dell’ordinamento economico, verso il problema della cooperazione. Questa è destinata a caratterizzarsi non solo in termini di “cointer-essenza” del capitale e del lavoro alla ripartizione dei profitti, ma anche per il carattere sociale che la cooperazione esprime sul piano delle garanzie in ragione di quel “grappolo di diritti politici, sociali ed economici”, ch’essa contiene in sé e che risulta essere strumentale allo sviluppo dell’uomo ed al presidio della sua dignità. In questa prospettiva, a differenza del passato, in cui la cooperazione era limitata a quei ristretti spazi dell’ordinamento economico in funzione della cura degli interessi della forza lavoro più debole, oggi assume un contenuto valoriale più alto, in quanto diventa uno dei capisaldi dell’organizzazione complessiva dell’ordinamento economico che voglia essere “migliore” sul piano dell’efficienza e “più condivisibile” sul piano della giustizia distributiva. E’ per questo che oggi si tende ad affermare che la moderna cooperazione è “figlia di madre capitalista e di padre socialista”.
Nell’ambito della teoria economica, la moderna cooperazione prende il nome di partecipazione dei lavoratori all’impresa; con questa espressione può intendersi, sia il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni aziendali (power sharing), sia il concorso nella ripartizione dei profitti (profit sharing). Sia la “share economy” di M.L.Weitzman che la “labour-capital partnership” di J.E.Meade (padri fondatori dell’economia della partecipazione) sono procedure istituzionali ed organizzative diverse per ottenere il medesimo risultato. Nel mio scritto, che trovate nei documenti, sono evidenziate le ragioni per cui la proposta di J.E.Meade appare essere al presente quella “migliore”, cui ispirare la rifondazione del pensiero della Sinistra.

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