“Ieri me ne son fatto otto”

17 Settembre 2011
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Red

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”Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera…erano in undici…io me ne son fatte solo otto perche’ non potevo fare di piu’…non si puo’ arrivare a tutto…”. E’ quanto dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Giampaolo Tarantini il primo dell’anno del 2009, parlando della serata precedente.
‘Vedi Marystell, io a tempo perso faccio il primo ministro”. Silvio Berlusconi lo dice al telefono a Marystell Polanco, una delle ragazze che frequentavano le residenze del premier, finita anche nella vicenda di Ruby Rubacuori. L’intercettazione e’ allegata agli atti dell’inchiesta della procura di Bari, depositati ieri. E soggiunge: ”Vedi Marystell, quindi me ne succedono di tutti i colori”
Gianpaolo Tarantini propose al premier Silvio Berlusconi ”di volare tutti insieme sull’aereo presidenziale, dicendo che le ragazze (che aveva reclutato) abitavano a Milano e facendo credere che lui (Tarantini stesso, ndr) aveva un impegno di lavoro in citta’ l’indomani mattina”. E’ quanto si legge negli atti dell’inchiesta escort depositati ieri. I fatti si riferiscono al 26 novembre 2008 quando Berlusconi, che aveva organizzato una cena a Palazzo Grazioli, e’ costretto ad andare a Milano. E alla fine le ragazze, secondo quanto è scritto negli atti dell’inchiesta, volarono con Gianpi sull’aereo presidenziale.
”Io ho voluto conoscere il presidente Berlusconi ed a tal fine mi sono sottoposto a spese notevoli per entrare in confidenza con lui e sapendo del suo interesse verso il genere femminile non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche tacendogli che a volte le retribuivo”. Sono le dichiarazioni di Gianpaolo
Tarantini rese ai pm di Bari che lo hanno interrogato il 29 luglio 2009 nell’ambito dell’inchiesta sulle escort portate a casa del premier. Tarantini inoltre ammette che ”il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica amministrazione perche’ ho pensato - dice - che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella societa”’.
“Caro direttore, è vero, come Lei scrive, che il mio comportamento, così come descritto dai giornali in questi giorni, appare scandaloso. Ma il mio comportamento non è stato assolutamente quello che viene descritto ed io Le confermo, come ho già avuto modo di dirLe, che non ho fatto mai nulla di cui io debba vergognarmi”. Lo scrive il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una lettera inviata al direttore de Il Foglio, Giuliano Ferrara al quale assicura di non avere alcuna intenzione di mollare.
Frattanto, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà presente lunedì mattina all’udienza del processo Mills a Milano. Lo ha spiegato l’avvocato Piero Longo, che ha parlato di un “cambio di programma”, poiché il premier inizialmente non doveva partecipare all’udienza di lunedì.
“La situazione è molto grave e preoccupante, e chiediamo al presidente e al vicepresidente del Csm di esercitare la massima vigilanza”. Così in una nota congiunta i capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.

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