Violenza e bordelli: ma tu cosa fai per cambiare?

17 Ottobre 2011
1 Commento


Giulio Lobina

Sono stato in riunione tutto il giorno. Politica. Una di quelle riunioni dove finalmente si buttano giù quattro o cinque idee importanti per cavalcarle. E si ha la voglia, la forza e le risorse (umane più che economiche per farlo). Sono stato in riunione e nel mentre a Roma c’era l’Inferno. Quando una manifestazione pacifica diventa inciviltà, quasi non importa di chi sia la colpa, perchè la colpa è comunque sempre degli “uomini”. Eppure, un giorno o l’altro dovremo parlare con i nostri figli di tutto questo. Dovremo raccontare come sono andati i fatti e non basteranno le indagini della magistratura per comprendere chi sia responsabile di tutto questo.
Persino un Governo si elegge, o meglio, è il Parlamento che si elegge. Ma è palese che quando vince “quella parte” il Governo non può che essere formato dai nominati. E se quella maggioranza ha espresso quel Presidente del Consiglio, giacchè l’uomo non cambia, farà le scelte più confacenti alle sue caratteristiche interiori. Questo è naturale. Non possiamo pensare infatti di poter scindere l’uomo dalle sue idee e dai suoi comportamenti. Chi di noi metterebbe una Volpe a controllare un pollaio? Seppure essa fosse la Volpe più buona del mondo?
L’istinto è qualcosa di innato.
Un po’ come quando nasce un partito. Uno sceglie un simbolo. Io mi chiedo ancora come mai il PDL non abbia come simbolo un profilattico. Non otto, suvvia, ne basterebbe uno solo.
Quando i nostri figli ci chiederanno cosa successe a Genova e cosa è successo oggi a Roma, quando vedranno criminali spaccare vetri, bruciare auto, scatenare risse…quando vedranno visi insanguinati, cariche della polizia, poliziotti senza numeri di riconoscimento nei caschi che non solo “fermano”, ma calpestano, prendono a calci in tre o quattro i manifestanti (quelli cattivi e a volte anche quelli buoni)…quando ci chiederanno il “perchè” di tutto questo, al di là delle colpe, noi cosa diremo?
Non si può sempre pensare che un padre abbia la forza di “Benigni” ne “La vita è bella”. La forza di nascondere quella grande verità che fu la pazzia del Nazismo. Qui non si vince un carrarmato con i punti. Eppure, anche qui, in Italia, DI NUOVO, inizia a mancare il pane, si ghettizzano gli extracomunitari schiavizzandoli nella raccolta delle arance al sud, o punendoli con l’istituzione di reati di clandestinità, le scuole pubbliche subiscono tagli sempre maggiori, l’Università perde studiosi che emigrano pur di continuare le loro ricerche, l’agricoltura non decolla più, il turismo si riduce ad un “lusso”, si vogliono proteggere indagati, inquisiti, condannati con cariche politiche, si mercifica la donna come oggetto del sesso nelle feste private, si vogliono bloccare le intercettazioni, i processi, si inventano legittimi impedimenti o legittimi sospetti, si depenalizzano falsi in bilancio, non si combatte il conflitto di interessi, si arriva persino a pensare di ridurre a 16 anni la maggiore età in modo tale da trasformare un reato in un non reato…si inventano procedure strambe di accoglienza di Minori stranieri non accompagnati affidati a persone o associazioni diverse da quelle alle quali la “LEGGE” impone l’affidamento…
…insomma, cosa racconteremo ai nostri figli di questo ventennio?
O quando i libri di storia racconteranno l’era del Berlusconismo, che esempio sarà per la cultura italiana?
“Ahi serva Italia, di dolori ostello
nave sanza nocchier in gran tempesta
non donna di provincia ma bordello”
L’inferno non si può raccontare col sorriso sulle labbra. E’ un problema di tutto il popolo italiano, se esiste ancora…se mai è esistito. Perchè tra Padania, “Mezzo Giorno”, Isole…sembriamo davvero tutt’altro che un popolo unito. E non capiamo che questa terra è anche nostra e che se un Governo festeggia perchè è alla CINQUANTUNESIMA fiducia conquistata per aver “comprato” un Scilipoti, un Razzi, un Capezzone…e potrei continuare, significa che il nostro voto, il nostro diritto di scelta viene non solo intaccato, ma ELIMINATO.
Il cambio di casacca in corsa, non certo per virtù d’altri partiti ma per la pubblicazione di un libro con la Mondadori, ad esempio (vedi 400.000 euro donati al Signor Scilipoti), o, ancor peggio: la nomina del Ministro più veloce della storia o di inutili sottosegretari e vice ministri (che in tempi di crisi non aiutano certo a recuperare fondi per i servizi pubblici essenziali o per investire sui giovani o sulle nuove tecnologie o sull’ambiente), le case comprate chissà da chi e abitate da ex Ministri della Repubblica. I tagli alla SICUREZZA e potrei continuare, ma mi fermo…come potremo spiegare tutte queste cose un giorno, senza ricevere uno sguardo d’amarezza e sentirci dire: “Ma tu cosa hai fatto per cambiare questa Italia?”

1 commento

  • 1 paolo
    17 Ottobre 2011 - 15:47

    Lo potremmo spiegare raccontando che l’alternativa era peggiore, perchè in nessun paese del mondo e in nessun tempo era mai riuscita a governare in una maniera che non sia stata una dittatura. Quindi si può condividere la critica a chi ora governa, purchè non si consegni il paese a chi ha perso le elezioni, e a chi oltre che nella cabina elettorale ha perso nella storia.

Lascia un commento