Rivoluzione civile: lista gruppettara o di alto profilo?

10 Gennaio 2013
6 Commenti


Andrea Pubusa

Ogni tanto sogno di partecipare ad una riunione di partito. Confesso che mi mancano. Si perdeva tanto tempo, ma si decidevano e si imparavano molte cose.  Anche per questo, oltre che per curiosità, l’altra sera mi sono recato all’Assembleaa pubblica di Rivoluzione civile per la formazione delle liste. Ne ho tratto un’impressione contraddittoria. Buona nella parte in cui sono stati enunciani i propositi. Del resto Ingroia ha lanciato dieci punti, molto condivisibili. Di inconcludenza ed endemico minoritarismo nella parte in cui si è parlato di nomi. Intanto la presidenza non ha svolto la funzione che le spettava, dare un’indicazione larga di nomi, frutto di ampie consultazioni preliminari di compagni e compagne. Niente di predeciso,  s’intende, ma un lavoro istruttorio prezioso per un’assemblea eterogenea e aperta. Se non si fa così non si crea più democrazia, ma solo democraticismo imbelle, per non dire casinismo. E poi alla fine non decide l’assemblea. E così è stato. In mancanza di un lavoro preliminare dei promotori, ognuno ha indicato il nome di qualcuno della sua ristretta cerchia, scambiata per “movimento”. Poi alla fine, un vecchio inguaribile (a me molto caro) gruppettaro ha anche presentato un ordine del giorno con soli due nomi. Lo ha messo ai voti. Ed è passato. I presenti erano convinti che votar contro sarebbe stato segno di scarsa considerazione per i due nomi proposti. E così, il gruppettaro, si è convinto di aver determinato chi sarà in Sardegna la deputata o il deputato del quarto polo!
Personalmente, mi sarebbe parso più ragionevole, non avendolo fatto prima i promotori, raccogliere una rosa aperta di nomi, da integrare con una esplorazione delegata ai rappresentanti di partiti e movimenti presenti, rosa da sottoporre ad un vaglio successivo di una nuova assemblea. Per di più colmo dei colmi, mentre il PD è in rivolta contro i diktat romani, che vogliono imporre qualche candidato esterno (uno socialista non sardo e uno sassarese, Luigi Manconi, ma residente a Roma) qui riciccia il nome di tal Bulgarelli, già circolato cinque anni fà, di cui si parla bene,  ma è sconosciuto ai più, vive in Emilia e poi non ha nulla di meglio di quanto hanno almeno 10.000 sardi! Suvvia, un po’ di buon senso, l’elettore sardo a Bulgarelli preferirà certamente un cognome con la tipica s finale, magari Uras o Piras.
Sarà forse perché a me piace come trombettista, ma l’intervento migliore lo ha fatto Francesco Bachis (ecco un buon candidato con cognome finale in s!), quando ha detto che, alla fine, dati i tempi e l’inconcludenza nostrana, a decidere sarà Ingroia, con l’unica speranza che almeno le flebili segreterie regionali dei partiti del raggruppamento diano indicazioni all’altezza. Ora, al nome della psichiatra Gisella Trincas, già emerso in assemblea, se ne possono agiungere altri, Bachis, ad esempio, molto conosciuto e apprezzato come musicista (ma è anche ricercatore universitario), Vito Biolchini, se ci sta, giornalista libero e con la schiena dritta, ispiratore di tante battaglie cagliaritane e sarde. Si possono facilmente trovare altri candidati di valore, Salvatore Lai dell’IDV, già assessore regionale e sindaco di Gavoi, molto stimato in Barbagia e non solo. Si è fatto il nome di Marcello Madau di Sassari, da sempre impegnato sulle tematiche ambientali e dei beni culturali. In sala c’era Marco Ligas, compagno irreprensibile, direttore de Il Manifesto sardo, in prima fila in tutte la battaglie della sinistra e del lavoro da mezzo secolo in qua, Antonello Murgia, medico, impegnato su molti fronti, dall’Anpi a Miele Amaro. L’imbarazzo della scelta per qualche esponente delle lotte nella e per la scuola. E si potrebbe continuare. Gente ce n’è e di alto profilo nelle professioni e nel mondo del lavoro. Basta esplorare e convincerla a stare in lista. Inoltre, poiché la posizione utile nel migliore dei casi è realisticamente una sola, si può chiedere a qualche bel nome stagionato di dar lustro alla lista, partecipando senza  velleità di elezione.  Qui anche Palomba, che come deputato non ha fatto male, può tornare utile. Insomma, una lista pensata non con gli occhi rivolti al proprio gruppetto di riferimento ma agli elettori sardi.  Bisogna puntare alto, ricordando che l’elettorato di sinistra non si accontenta delle buone intenzioni, vuole anche buone liste. Sopratutto oggi.      

6 commenti

  • 1 Enrico Lai
    14 Gennaio 2013 - 00:20

    La strada è quella indicata da Pubusa. Sono d’accordo anche perché questa lista ha una responsabilità da non poco. E l’unica di sinsitra

  • 2 Giulio Lobina
    14 Gennaio 2013 - 03:27

    Carissimo Professore, l’elettorato di Sinistra vuole anche giovani e rinnovamento. Nel rispetto dei ruoli, delle competenze e dei sogni.

    Sì, anche dei sogni, perchè per costruire qualsiasi cosa bisogna prima immaginarla e dunque sognarla!

    Una rivoluzione civile parte da una rivoluzione delle coscienze e dalla voglia di pensare il futuro, non al futuro.

  • 3 Matteo Murgia
    16 Gennaio 2013 - 10:28

    Gent. mo prof Pubusa. Spesso mi capita di leggere i suoi scritti e mi capita di invidarie le sue doti da scrittore. però stavolta non mi pare che il suo sia un gran scritto, anzi.. se lei non conosce Mauro Bulgarelli credo che il problema sia il suo. chi da anni si batte contro l’occupazione militare della sardegna credo lo conosca molto bene. e poi. mi scusi, ma le sue proposte a me sembrano proprio di avere lo stesso peccato da “gruppettaro” che lei imputa ad altri. in ogni caso, sia lei che io siamo stati accontentati: non serve la militanza, la coerenza e l’onestà. bastano cinque minuti di in tv per esser candidati con la sinistra. buona giornata. a si biri.

  • 4 admin
    16 Gennaio 2013 - 11:05

    Da Andrea Pubusa a Matteo Murgia

    Caro Matteo,

    non ho espresso giudizi negativi sulla persona di Bulgarelli. Dico solo che conosco almeno un migliaio di persone che da decenni combattono le servitù militari e sono stati protagonisti di tutte le battaglie della sinistra in Sardegna. Alcuni di questi compagni erano presenti nell’assemblea dell’altra sera. Allora che senso ha mettere in lista un “continentale” a fronte di tanti compagni sardi di valore pari a quello di Bulgarelli?
    Il riferimento al “gruppettarismo” è collegato alla modalità della votazione. Sarebbe stata preferibile la composizione di una rosa e la votazione di essa piuttosto che votare solo due nomi.
    Tutto qui. Ciao Andrea

  • 5 Matteo Murgia
    16 Gennaio 2013 - 13:31

    infatti, il suo articolo è condivisibile perche anche chi è più giovane come me sa bene come una assemblea possa passare da democratica a presa in giro in un attimo. la ringrazio per la “spiegazione”, ovviamente il suo dubbio “sul continentale” era messo in conto ma considerati i voti presi nel 2006 bulgarelli non è proprio uno sconosciuto. sui tanti compagni candidabili ovviamente è così (e per fortuna che non siamo rimasti tutti dentro questi partiti che anche stavolta rivelano il loro stato comatoso). In ogni caso, nomi o meno, quell’assemblea alla luce delle cronache si è rivelata una bufala, l’ennesima, che ci viene proposta. siccome sono stato già “fregato” per eccesso di ottimismo e di speranza quasi due anni fa stavolta credo che farà contento mio padre e dedicherò le prossime settimane a concludere la tesi. buona giornata e grazie per la risposta…

    (Risposta immediata e personale: Caro Matteo, se concludi la tesi, fai contento anche me…anche se un piccolo apporto alla campagna elettorale nei momenti liberi, può ricaricarti per sostenere meglio le fatichei dello studio. Finalmente l’ing. Murgia! Con affetto a.p.)

  • 6 piero murgia
    16 Gennaio 2013 - 15:11

    Matteo, sarò un padre molto felice se finirai la tesi e finalmente ti laurerai, come puoi constatare hai e abbiamo tanti amici che gioiranno con noi quel giorno.
    Più volte ho cercato di spiegarti che per fare politica non necessariamente si deve trascurare il proprio dovere, sia esso studio, lavoro o famiglia, se si crede veramente in un’idea si può dedicare ad essa parte del tempo libero, non ti peserà, non sarà un sacrificio, ma un bel modo di completare le tue giornate e poter guardare indietro senza rimpianti.
    Saludi e trigu

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