Grillo cala gli assi e invita il PD alla collaborazione

17 Aprile 2013
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Red 

La voglia di autocrazia di Grillo, tanto paventata anche nell’area democratica, sta a quella dei grandi autocrati del passato come  Gino Strada  sta a Josef Mengele.
Si è detto che il M5S è nullista, non è propositivo. Il retropensiero è che, per essere propositivi, si doveva accogliere il PD com’è o accettare l’attuale sistema dei partiti, primo fra tutti il PDL. Pensare di distruggere questo sistema marcio viene scambiato per voglia di ducismo. Ma il PDL, un partito creato per salvare il leader dalla giustizia penale, va o no eliminato in favore di una destra seria? E il PD, con le sue bande, va bene com’è? E’ la casa accogliente dei democratici italiani? E la sinistra, che ormai si acconcia a elemosinare una manciata di seggi per sistemare qualche nullafacente, vi piace? Tutto questo sta in cima ai vostri desideri? O occorre una radicale trasformazione di questo stato di cose, una vera rivoluzione intellettuale e morale? E’ più eversore della Costituzione chi mantiene in vita questi partiti o chi vuole ch’essi diventino quelle organizzazioni che consentono ai cittadini di concorrere alla politica nazionale come  recita l’art. 49 della Carta? Vi sembra che il novello homo ridens, Matteo Renzi, sia il futuro della sinistra italiana?
L’appello di Grillo a Bersani di ieri può trasformare il Paese e anche il PD. Un modo certo meno semplice della piatta adesione alla proposta di alleanza di Bersani dei giorni scorsi, ma più ricca di prospettiva, più carica di promesse di mutamento del quadro politico maleodorante attuale.
 Ecco l’appello di Grillo a Bersani, che comprende anche la possibilità di convergenza sugli altri 8 nomi, da Rodotà a Zagrebelsky.

Il MoVimento ha espresso un miracolo: la signora Gabanelli Presidente della Repubblica italiana. E’ straordinario, proprio in sintonia col MoVimento. Io spero vivamente che accetti e volevo dare un consiglio a Bersani. Senza ironie, senza battute. Seriamente. Potrebbe essere un punto di incontro: voti la Gabanelli anche lei. Voti una signora che ha sempre fatto bene il suo lavoro. La Gabanelli è una che non ha mai fatto inciuci con Berlusconi, un miracolo di questi tempi. E poi è una signora. Sarebbe veramente un grande segnale. Sì, qualcuno ha detto che potrebbe diventare con la Gabanelli la Repubblica delle manette. Eh! Chissà che non sia un’idea anche quella con la quale ci potremmo togliere qualche soddisfazione. Ci pensi Bersani, ci pensi. Potrebbe essere veramente l’inizio di una, chissà, collaborazione. Provi. Provi a votarla. E cominciamo da lì. Poi vedremo: rimborsi elettorali, legge anti corruzione, incandidabilità di Berlusconi. Magari troveremo una convergenza. Se non con lei, con i giovani del PD. Grazie per l’ascolto”.

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