Accordo B&B. Il PD uccide se stesso e il Paese

18 Aprile 2013
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Red 
Gira, gira alla fine dal buio delle secrete stanze viene fuori l’anima berlusconiana del PD, la sua intima voglia d’inciucio. Ma c’è aria di ribellione, d’indignazione. Infatti, in un clima tesissimo, si è conclusa con 222 voti favorevoli, 90 contrari e 30 astenuti la votazione all’assemblea del Pd sulla candidatura di Franco Marini, proposto da Bersani. Vendola ha sbattuto la porta ed è andato via. Al voto Sel non ha preso parte, e come gruppo voterà Rodotà, candidato ormai non del solo M5S, ma dell’intero arco progressista, dell’Italia che vuole voltare pagina e chiudere col berlusconismo.
Una volta appresa la notizia che nell’assemblea del Pd è passata la proposta di votare Franco Marini alla presidenza della Repubblica, la folla che si era radunata fuori dal teatro Capranica ha cominciato a gridare: “non vi votiamo più, non vi votiamo più”, mentre altri dicevano: “non lo fate, non lo fate”. Alcuni di loro avevano in mano un foglio con su scritto: “se non votate Rodotà, non vi votiamo più”.
Bersani ha capitolato alle spinte inciuciste interne o ha manifestato una sua propensione intima, prima nascosta? Marini sarà in grado di assicurare convergenza delle forze di centrodestra e centrosinistra, dice il segretario. Ma non è vero. Il centrosinistra con Marini al Colle finisce, come ha detto Vendola.  E non è vero che Marini  viene “percepito con un tratto sociale e popolare”, come dice Bersani. Viene inteso come garante di Berlusconi. E il mondo del lavoro, calcinato in questi anni, non può essere evocato a sostegno di una soluzione inciucista.
Bersani ha concordato la candidatura con Silvio Berlusconi scegliendo fra le personalità prese in considerazione dal Cav. Un film dell’orrore. I tre nomi considerati erano Amato, D’Alema e Marini, che il leader Pdl aveva già incontrato per discutere del salvacondotto.
Ma la salita al Colle di Marini è incerta. Anche Renzi è contro. “Votare Franco Marini significa fare un dispetto al paese: si sceglie una persona più per le esigenze degli addetti ai lavori che non per l’Italia. Non accetto che il Vangelo e il cristianesimo - ha detto il sindaco - siano lo strumento attraverso il quale si chiedano i voti.  Non ci saranno 50-60 ‘renziani’ a non votare Franco Marini - prosegue - ma credo che molte persone non vogliono votarlo e gli chiedo di essere sinceri. Non bisogna chiamarli franchi tiratori perché devono avere il coraggio di alzarsi e dire che non voteranno Marini. Non facciano il trucchetto di andare lì e scrivere un altro nome. Trasparenza è avere coraggio”.
Finisce anche il centrosinistra. “Io mi metto di traverso e ll’elezione di Marini sarebbe la fine del centrosinistra oltre ad un’operazione di restaurazione”, dice Nichi Vendola.
Silvio Berlusconi, invece, ha confermato di votare Franco Marini alla presidenza della Repubblica. Ed anche la Lega. A questo punto non solo Grillo pensa che il PD stia firmando il proprio suicidio e stia lavorando allo sfascio del Paese. Bisogna ribellarsi a questo scempio della Repubblica!

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