Mentre Zedda va a Roma da Marino, in via Roma…

10 Giugno 2013
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Red

Mentre Zedda faceva il biglietto per volare a Roma sul palco elettorale di Ignazio Marino, martedì i lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari e tutti i loro rappresentanti sindacali si sono riuniti sotto il Palazzo Comunale per denunciare l’inerzia gestionale che li sta portando sull’orlo del baratro. Ecco il documento della  RSU.

Perdura la totale abdicazione del Presidente della Fondazione al suo ruolo di rappresentante legale e a quello di Sovrintendente pro-tempore, a cui dovrebbe assolvere in assenza del Sovrintendente nominato (come dichiarato dal Direttore Generale in una precedente nota Ministeriale).
Il manifesto disprezzo del Presidente nei confronti dei lavoratori ed il fallimento delle sue scelte, si sono palesati agli occhi di tutti, lo dimostra il fatto che, nonostante fosse presente all’interno del Municipio durante la manifestazione, non abbia sentito il bisogno di confrontarsi con i lavoratori e con le rappresentanze sindacali.
Contemporaneamente si è appreso di un nuovo e alquanto scomposto intervento della Sovrintendente che, con le sue affermazioni, tenta di scrollarsi di dosso le responsabilità del suo “non lavoro”.
Nel documento compare una lunga sequela di auto-lodi per il proprio operato e soprattutto per i dati di botteghino, tristemente smentite dalla presenza di soli 160 spettatori nelle due giornate del balletto “Le Nuits”.
Oltretutto appare quantomeno strumentale che la Sovrintendente si ostini a sostenere (per offrire di sé l’immagine di vittima perseguitata) che, “tra gli atti a lei attribuiti ma puntualmente smentiti dai fatti”, vi sia la responsabilità del taglio delle retribuzioni dei lavoratori.
Se la Sovrintendente avesse letto il documento delle scriventi avrebbe capito che a Lei si chiedeva solo di spiegare le motivazioni giuridiche di tale taglio anche se avvenuto precedentemente al suo insediamento. E’ onere del ruolo che lei ricopre farsi carico anche delle vertenze in atto al momento del suo arrivo.
Sarebbe facile per noi continuare a demolire punto per punto le sue esilaranti dichiarazioni, ma in serata lo fa il Direttore dell’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna che, con una nota stringata e perentoria, smentisce le affermazioni della Sovrintendente circa la concessione di nuove scadenze per la presentazione del Piano di Risanamento, asserendo addirittura di non avere ancora avuto il piacere di conoscerla personalmente.
Allo stato dell’arte la R.A.S. è in attesa di un documento contabile che sblocchi i contributi destinati alla Fondazione. Il Consiglio d’Amministrazione del Teatro, non ancora convocato, non ha potuto discutere ed eventualmente approvare il documento in questione.
Fare il Sovrintendente di una Fondazione Lirico-Sinfonica non è cosa semplice e, come dimostrato dai fatti, non è materia per “dilettanti allo sbaraglio”.
Una figura di tale importanza non può essere scelta per intuitu personae ma deve essere individuata all’interno di parametri rigidi ed obiettivi.
Il Sovrintendente ha il compito di:
predisporre i bilanci e i piani per l’ottimizzazione aziendale;
creare percorsi artistici validi e sostenibili sul territorio nazionale ed estero;
programmare piani di marketing, reperire nuove entrate e valorizzare l’immagine della Fondazione;
monitorare le risorse in entrata e controllare la spesa;
rispettare gli impegni sottoscritti;
dialogare costantemente con il CDA, i Soci, la RSU, le OO.SS ed i lavoratori nell’unico e comune obiettivo di crescita della Fondazione.
Compiti da vero manager, compiti ad oggi palesemente disattesi dall’attuale Sovrintendente, lo dicono i fatti. Il pressapochismo, l’incompetenza gestionale, la superficialità ed il mancato raggiungimento degli obiettivi non rientrano tra i parametri per il rilancio della Fondazione ma sono strettamente funzionali a decretarne il declassamento e ad accompagnarla lentamente verso la morte.
Per quanto sopra, i firmatari della presente chiedono che la Sovrintendente rassegni, questo sì in tempi brevissimi e magari prima della convocazione del CDA, le proprie irrevocabili dimissioni, necessarie alla riaperture delle procedure per la scelta di un valido sostituto in possesso dei requisiti richiesti e fondamentali per il rilancio di un teatro sull’orlo di una crisi irreversibile.
Durante la riunione sono state, altresì, richieste le seguenti altre dimissioni:
Consulente artistico Umberto Fanni,
Consulente amministrativo e gestionale dr. Paolo Paoli,
Direttore di produzione Marco Maimeri.
Le Segreterie e la R.S.U.

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