Sel e Pd ai ferri corti: questione morale, mica scherzi!

19 Novembre 2013
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Amsicora


La sapete l’ultima? Sel e Pd sono ai ferri corti, anzi cortissimi. E non sono fantasie. Domenica, al congresso dei vendoliani, quello della Provincia di Cagliari, i democratici (mi stava per venire i democristiani!) non si sono presentati. Ma perché mai questa lontananza? Eh, compagni ed amici, questioni serie, serissime agitano i dirigenti dei due partiti del centrosinistra. Non quisquilie. Questioni di principio, sulle quali non si può transigere. Su tutto SEL può discutere, ma sulla questione morale no. Sull’etica pubblica è esigente. Di più: è intrasigente! Ma sulla buona politica il PD non è da meno.
E così ai vendoliani non piace Francesca Barracciu, uscita vincitrice dalle primarie di settembre, quelle a cui Sel non ha partecipato. I vendoliani non ci stanno, non escludono lo strappo e l’uscita dalla coalizione. Quando mai votare un’indagata! E poi la contestazione del PM alla Barracciu è pesante: peculato sui fondi ai gruppi. “Occorre - ha tuonato, a nome di tutti, Uras, al fianco di Zedda – fare chiarezza sulla vicenda giudiziaria, soprattutto dopo lo scontro tra la candidata-governatore e il segretario regionale dell Cgil, Michele Carrus”.
L’altro giorno, da parte sua, il capogruppo in consiglio comunale del PD, Davide Carta, ha manifestato il disagio del suo partito al sindaco di Cagliari per l’indagine del PM sul Teatro Lirico. Non quisquilie secondo il PD: abuso d’ufficio e falso in atti pubblici. Correttezza e buona amministrazione maltrattate! Parola del Tar Sardegna. Inaccettabile!
E noi? Con SEL fino alla morte sulla Barracciu e col PD fino alla fine su Zedda! Come l’asino di Buridano, assetato e affamato, ad eguale distanza fra l’acqua e il fieno! Ma a morire di fame e di sete, come il povero quadrupede della favola, non ci pensiamo proprio. A costo di essere accusati dall’on. Piras di non essere di sinistra e di favorire la destra (e blà, blà, blà…) anziché morire noi, non sarà meglio far morire politicamente loro? Tranquillo, però, Michele, non votiamo a destra. Anche Ugo non è uno stinco di santo. Pure lui non ha meno titoli dei vostri campioni. Un’indagine ce l’ha anche lui. Anzi, due, pare, stando alle news, addirittura tre! E allora? Auguri di assoluzione per tutti e tre. E nel frattempo? Noi non ci arrendiamo: nell’Isola dei mori, ci sarà pure un non indagato fra i candidati! 

1 commento

  • 1 Renato Monticolo
    19 Novembre 2013 - 16:55

    E’ naturale condividere la critica sul “moralismo” di SEL e del PD specie di questi tempi in cui non si fa in tempo a scorgere la pagliuzza (si fa per dire) nell’occhio di Tizio che ti spunta un palo nell’occhio di Caio. Credo che sia invece impropria la citazione dell’”asino di Buridano”. Impropria perchè l’apologo narra come un asino posto tra due cumuli di fieno perfettamente uguali e alla stessa distanza non sa scegliere quale iniziare a mangiare morendo di fame nell’incertezza.
    Secondo il filosofo Buridano l’intelletto è sempre in grado di indicare all’uomo quale sia la scelta giusta tra le varie diverse alternative tanto che se, per assurdo, la scelta fosse costituita da due elementi identici la volontà si paralizzerebbe a meno che non si scegliesse di non scegliere. Ma entrambi i mucchi di fieno erano commestibili ed entrambi erano dotati di un secchio d’acqua potabile. Di qui l’imbarazzo dell’intelletto per la difficile scelta tra due elementi perfettamente identici e positivi per lui.
    Ma è così per una ipotetica scelta tra SEL e PD ?
    Sono perfettamente equivalenti ? Per certi versi , non sempre positivi, lo sono.
    Siamo sicuri che per l’elettorato sia valido il “tertium non datur”? Stando agli ultimi sondaggi il “tertium” appare sempre più consistente, si chiama “astensionismo” e non lo trascurerei troppo.

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