Chiunque vinca, la Sardegna ha perso: Consiglio illegittimo e giunta senza consenso

17 Febbraio 2014
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Andrea Pubusa

Secondo voi bisognava essere fini analisti per capire che quasi la metà dei sardi non avrebbe votato? Circa 700 mila sono rimasti a casa e molti di coloro, che per abitudine, si sono recati al seggio hanno annullato la schede o l’hanno lasciata bianca.  Ieri si è recato alle urne il 52,16% degli aventi diritto rispetto al 67,58% del 2009.  I voti validi saranno certamente meno del 50%. Ora, onestamente, governabilisti,, autonomisti, sovranisti  e indipendentisti di tutte le fedi, dovete ammettere che il popolo sardo vi ha mandato a quel paese. Di quale sovranità, soberania, progettu repubbricanu sardu o altre fantasticherie potete parlare, se i sardi, anzichè andare comodamente al seggio, hanno preferito il mare o la campagna. Non era faticoso votare. Lo era di più andare al mare o ai monti, almeno a Cagliari. La fila di auto verso il Poetto ieri mattina faceva invidia a quelle delle punte agostane. E quella folla  autostrasportata - credetemi - non sembrava per nulla in preda al rimorso per la diserzione del seggio, né pareva colpita dagli appelli dei politici (si fa per dire) di tutte le colorazioni.
Frutto del vuoto di proposta, della frantumazione della rappresentanza, di liste inventate, unidos, randaccio, zona franca, gentes, communidades, forza paris, base e tante altre così da formare una scheda delle dimensioni di una tovaglia. Ecco il frutto avvelenato di una legge elettorale truffa, pensata con una visione predatoria dei seggi da parte delle forze maggiori, alla quale nessuno ha fatto seria opposizione. Ed è ancora peggiore l’esito se pensate che chiunque vinca, avrà la maggioranza dei consiglieri regionali con non più del 15% del corpo elettorale sardo. Forse anche meno perché il 25% dei voti validi che dà la maggioranza assoluta dei seggi, col premio di maggioranza, è pari al 12-13% dell’intero corpo elettorale. E vi sembra che chiunque vinca, con un consenso così limitato, anzi con l’opposizione popolare, possa solo pensare di affrontare i problemi gravissini della Sardegna? Quando il clamore sarà finito, e tutte le roboanti quanto vacue promesse saranno spazzate via dalla dura forza dei fatti, cosa farà l’armata brncaleone “vincente”? Senza alcuna capacità di mobilitazione? Senza alcun progetto? Cosa farà un Consiglio regionale illegittimo perché eletto sulla base di una legge contrastante con la Costituzione? Come il porcellum, demolito dalla Consulta.
Ieri mattina, in mezzo a questo disastro, mi è venuto fra le mani Gramsci, le sue note su Machiavelli. Ed ecco la superba idea del moderno principe come soggetto collettivo, come partito che sa interpretare lo spirito del tempo, sa recepire le aspirazioni profonde del popolo, trasfondendole in un piano d’azione capace di  mettere in movimento le masse popolari, che così divengono non destinatarie di provvedimenti dall’alto, ma esse stesse le protagoniste della riforma intellettuale e morale, di cui c’è bisogno. Un movimento, insomma, organizzato e disciplinato che modifica lo stato di cose esistente. Ma questo non è affare di consorterie, quali sono oggi le sigle che ci hanno chiesto il voto, né è affare di pseudo-uomini della provvidenza in loden verde o impermeabile bianco o in  giubottino nero, gonfiati artificiosamente dai media di regime e con il vuoto sotto la testa. 
Vedremo l’esito finale, e cioé se sarà Cappellacci o Piagliaru o la Murgua a predare il voto e i seggi  altrui. Vedremo a chi questa legge elettorale truffa e le elezioni farsa di ieri darà una maggioranza fittizia, senza progetto e programma. Ma qualunque sarà l’esito, di una cosa dobbiamo essere certi: se non torniamo a leggi elettorali serie, a rappresentanze vere, a programmi meditati e partecipati, il declino non potrà essere arginato. Anzi, sarà colpevolmente incrementato. Chiunque vinca sarà minoranza fra i sardi. Ha già la loro opposizione, la condanna severa e inequivocabile manifestata con l’astrnsione. Ci attendono tempi duri, a Cagliari come a Roma.    
 

1 commento

  • 1 Elezioni regionali | Aladin Pensiero
    17 Febbraio 2014 - 12:27

    […] G.M.B ——————————– Chiunque vinca, la Sardegna ha perso: Consiglio illegittimo e giunta senza consenso 17 Febbraio 2014 Andrea Pubusa, Democraziaoggi […]

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