Regione: nella sanità c’è la solita foga spartitoria, ma ci vuole uno sminamento

31 Marzo 2014
3 Commenti


Peppino Pentumas

Un amico ci scrive….

Caro Prof. Pubusa,

 continuo a scriverle dalla sede ufficiale del mio piccolo Governatorato dove arrivano, tramite i servizi segreti, guidati da un  ex forestale, Lelleddu Puddinu, notizie ferali sulla Regione sarda.
Lei continua , insieme al Prof. Gonario Sedda, a parlare di competenze, di buona amministrazione e del primato della politica. Siete troppo ottimisti, anzi siete convinti che con qualche rattoppo si possa governare meglio e cambiare la vostra disastrata regione. Mi viene da ridere. Voi avete bisogno di grandi cambiamenti, soprattutto in alcuni settori chiave della pubblica amministrazione di cui lei parla tanto nelle sue lezioni all’Università.
 Prenda per esempio il sistema sanitario sardo.
La Giunta Cappellacci ha sedimentato in  5 anni  di sottogoverno, seppure con regolari delibere e determine varie, tali e tante “malandrinate” in campo sanitario che difficilmente potranno essere annullate o corrette dalla Giunta Pigliaru prima di un anno. Sono sicuro che l’Assessore Luigi Arru  incontrerà molte difficoltà e dovrà cimentarsi anche con operazioni di vero e proprio “sminamento” amministrativo.
Tali  difficoltà derivano dal fatto che presso l’Assessorato della Igiene e Sanità si sono alternati, per alcuni anni, Direttori generali o di Servizio, che fanno capo a personaggi  o uomini di  partito, notoriamente in affari   soprattutto nel ramo sanità.
Alcuni di questi solerti funzionari invece di imboccare gli Uffici dell’Assessorato, hanno  spesso “sbagliato” strada e sono entrati disinvoltamente negli Uffici di qualche “padrino” per prendere ordini o per confezionare provvedimenti ad hoc. Non si tratta però di delibere di Giunta, ormai conosciute da tutti per effetto della legge sulla trasparenza, ma di altri atti amministrativi, chiamate dai burocrati regionali “determine”.
Tali atti, sconosciuti a molti comuni mortali,  ma non a lei Professore, hanno determinato  “favori” a qualche ASL di riguardo, dirette da manager appartenenti a ben identificate “cosche” del mondo sanitario sardo. Se proprio dovessimo analizzare gli atti amministrativi di alcuni dirigenti, relativi all’anno 2013 e al primo bimestre 2014, potremo scoprire per esempio che sono stati elaborati,  redatti  ed approvati, su indicazione di qualche “sponsor”,  dei  provvedimenti  riferibili,  in particolare, al personale proveniente dalle ASL e “comandato”,  nel  vero senso della parola, presso l’Assessorato della Sanità.  Oppure, ha mai sentito parlare  di incarichi, studi e ricerche affidati, senza bando pubblico, da qualche dirigente? Le potrei  citare anche altri atti “anomali” che in questo momento sarebbe troppo difficile esporre in questa sede, ma che comunque recano più di una irregolarità amministrativa e non solo.
Al Prof. Pigliaru e ai suoi  Assessori,  potete consentire ancora  qualche giorno di riflessione ma non oltre. E’ necessario, infatti, procedere velocemente alla sostituzione dell’alta burocrazia in quasi tutti gli  Assessorati.  Anche perché giunge notizia che alcuni di questi burosauri, di provata fede Cappellacciana, con sponsor anche nel centro-sinistra, abbiano già indossato velocemente la casacca “rossa” di qualche piccolo partitino e chiesto la conferma o, come si fa nell’Arma dei Carabinieri, pur di rimanere a cavallo, il “trasferimento in altra sede”. Ma il Prof. Pigliaru non aveva detto che occorreva scardinare il vecchio sistema burocratico dell’intera Regione Sarda?
E’ pur vero che il centro-sinistra” ha vinto  le elezioni”. Ma questo non basta. Mi creda  c’è ancora molto da fare soprattutto per debellare califfati e incrostazioni nell’ambito della burocrazia regionale.
Glielo ripeto, Professore, sono molto preoccupato per voi ma soprattutto per il Prof. Pigliaru: si hanno, infatti,  notizie  che  in Viale Trento e dintorni stia prevalendo il manuale Cencelli  in salsa sarda, per assegnare i Capi di Gabinetto, le Direzioni Generali, le Direzioni di Servizio, i Commessi e gli Autisti. La foga spartitoria ha però creato qualche problema di affollamento in qualche Assessorato….. ma di questo parleremo la prossima volta anche perché è ora di cena e mia moglie Minuccia ha appena preparato un piatto che andava di moda in Sardegna nell’era Cappellacci: su mazzamurru. Spero che ciò non sia di cattivo auspicio per la nuova Giunta.

3 commenti

  • 1 Renato Monticolo
    31 Marzo 2014 - 15:10

    E ‘ inutile “ammazzare il Gattopardo”.
    La gattopardite è ormai diventata una “malattia endemica”, anche in Sardegna.

  • 2 Vittore Nieddu Arrica
    31 Marzo 2014 - 18:18

    Caro Professore questa lettera é coraggiosa e ahimé veritiera, non solo riferibile alla Sanitá, punta emergente, ma molti altri Assessorati. Il problema é che i burosauri, salve le dovute eccezioni, non hanno le competenze e soprattutto le conoscenze necessarie per gestire gli uffici che governano. Hanno esperienze lavorative modeste e non hanno modo d’impararle con la formazione. Non conoscono una strategia e non hanno metodologie operative. Hanno solo padrinati politici al punto da essere classificati come : é un uomo/donna di.…
    Con accresciuta stima.
    Vittore Nieddu Arrica

  • 3 marco
    31 Marzo 2014 - 20:19

    Mi risulta che le determine, come le delibere, debbano essere pubblicate sul sito internet della Regione (come di qualsiasi ente pubblico). Questo però non avviene, e non sembra una semplice dimenticanza. Perché non iniziare da qui?

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