Stato inadempiente, Regione fellona

30 Giugno 2014
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Francesco Cocco 

Ho avuto l’opportunità di partecipare all’ interessante presentazione dei  lavori del Centro  Studi Filologici Sardi.  Un’ attività benemerita che sta ponendo in luce molti aspetti  e molti autori del nostro passato. Ma non è di questo che voglio occuparmi. Auspico che altri lo facciano con maggiore puntualità e competenza. Io voglio semplicemente sottolineare  come un momento del dibattito abbia messo in evidenza le inadempienze dello Stato (dell’ Italia, è stato detto) nei confronti della Sardegna.
Verissimo: lo stato è inadempiente, non mantiene i patti, tradisce gli accordi, manca alla parola data.  Autore di tale  denuncia è stato  Paolo Maninchedda, fine filologo ed  assessore ai lavori pubblici. Mi dicono un gran bene sul suo attivismo. Ed io non ho motivo di dubitarne anche perché abbiamo combattuto insieme la battaglia per il referendum sulla legge statutaria. Ricordate ? Quella porcata che stabiliva che il presidente e gli assessori potevano partecipare con le loro società alle gare d’appalto della  Regione. Provate a pensare l’indignazione che avrebbero avuto uomini come Lussu, o – senza citare i miti ed allargando lo scenario- presidenti del livello di  Dettori, di M. Melis, di Crespellani.
Bene, caro  Paolo, tu hai ragione. Anch’ io ho avuto modo di sperimentare come assessore  che lo Stato è poco italiano e molto “italiota”,  che non dobbiamo fidarci della parola data, che fa spesso marcia indietro.  Tutto giusto! Ma perché non cominciano a prendercela  con noi stessi? Perché la Regione non dimostra lealtà ed efficienza verso i cittadini sardi ?.
Caro Paolo tu hai la responsabilità di un assessorato  di primaria importanza, nella cui giurisdizione rientra un ente come “Abbanoa”. Cioè di un ente che somministra ai sardi l’acqua, il più essenziale dei beni. Perché non mandi persone di tua fiducia a verificare  come agli sportelli di quell’ ente vengono trattati gli utenti, cioè i Sardi. Perché non fai controllare i ritardi e le inadempienze contrattuali di quell’ente sotto la tua giurisdizione? Ne vedrai delle belle, avrai modo di constatare quanta  fellonia nei confronti dei sardi. Si, dico fellonia perché siamo in presenza del grande tradimento delle aspettative che i sardi ponevano nell’istituto autonomistico. Come sai io sono tanto vecchio da ricordare le attese ed il clima di entusiasmo per le prime elezioni regionali del 1949 ed è per questo che con fastidio  parlo di tradimento, ma  confido nel tuo impegno  contro la dominante infingardaggine.
                 

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