Ma a chi li chiederà i voti?

27 Novembre 2008
1 Commento


A.P.

Che paradosso! Il bel René è riuscito a violare anche la legge statutaria! Si proprio quella, la statutaria per la quale ha sfasciato il centrosinistra! Leggetevi il secondo comma dell’art. 22: “Il voto del Consiglio regionale contrario ad una proposta del Presidente della Regione non comporta l’obbligo di dimissioni di quest’ultimo”. E’ una regola ben nota perché riproduce quanto già detto nell’art. 94 della Costituzione. Solo la sfiducia determina obbligo di dimissioni, come dice lo stesso art. 22.
Soru non aveva dunque alcun obbligo di dimissioni. Ma – si obietterà – è un gesto di sensibilità politica e di correttezza istituzionale, poiché il voto contrario dell’altra sera in Consiglio su un emendamento del governo comporta una sostanziale sfiducia alla Giunta e al suo Presidente. Ma è proprio così? Ci sono molte ragioni per dir di no. Intanto, perché l’emendamento bocciato non investe la tutela del territorio, che rimane immutata. Poi, perché anche i consiglieri della maggioranza, che hanno concorso a respingere l’emendamento della Giunta, hanno precisato, prima e dopo il voto, che in questo non c’era alcuna sfiducia al governo regionale e a Soru; solo la volontà di non demandare unicamente alla Giunta di decidere su aspetti fondamentali del Piano Paesaggisitico, per l’incidenza forte ch’esso ha nella sfera giuridica dei cittadini. Ma - si obietterà - parole di circostanza. Non è proprio così. Si tratta di una posizione rispondente ad una visione ben radicata nel costituzionalismo moderno, che vuole che quando si toccano i diritti debba decidere la rappresentanza al completo, il Plenum dove c’è anche la minoranza e non solo l’esecutivo. Un orientamento corretto e saggio sul piano istituzionale, se pensate che, un giorno o l’altro, toccherà ad un berlusconiano - da Presidente -  manipolare  da solo il Piano Paesaggisitico. O Soru pensa d’essere sempre lui  il manovratore? Comunque la si voglia giudicare, è una posizione non incidente sulla disciplina sostanziale di salvaguardia del territorio, che rimane salva (anche perché la tutela è già nelle leggi urbanistiche del 1989 e del 1993).

Ed allora che pensare? Vi sembra troppo dire che le dimissioni del Presidente sono espressione della politica politicante? Che è una mossa tattica per regolare conti interni al PD o alla coalizione. E della  Sardegna e dei sardi in difficoltà chi se ne…

Ma noi semplici cittadini, che non facciamo parte di alcun partito, che ne siamo stati cacciati dall’aria maleodorante, e siamo soltanto elettori del centrosinistra, cosa c’importa di tutto questo? Noi abbiamo votato Soru intrigati dalla sua promessa di politica nuova, non perché lui aggiungesse i suoi agli intrighi della vecchia politica. Abbiamo sperato in un Presidente che si occupasse solo a mobilitare tutte le energie per affrontare una situazione regionale non certo facile. Siamo stati abituati, anche se ormai la memoria si perde nella notte dei tempi, a vedere i dirigenti della sinistra preoccupati solo delle esigenze delle masse popolari, mossi unicamente dall’intento di servire con ogni loro gesto l’interesse pubblico, determinati unicamente a mettere le istituzioni al loro fianco. Lontani anni luce dai giochi di palazzo. Abbiamo votato Soru per questo. E lui che fa? Per ripagarci della fiducia che gli abbiamo generosamente accordato il bel Renè giochicchia con le istituzioni. Fa le tattiche. Si dimette… ma ci dice che vuol restare. E dire che fra qualche mese vuol vincere le elezioni! E lui – manco a dirlo - vuol’essere candidato senza discussione, ossia l’autocandidato. E va bene. Amen. Cosissia. Ma, così facendo, a chi li chiederà i voti?

1 commento

  • 1 A.M.
    27 Novembre 2008 - 20:17

    Egregio Professore, mi stupisco ogniqualvolta leggo articoli come il suo. Ma cosa vuole esattamente? Ha predicato contro Soru fuori da ogni limite e neppure ora è contento. Peraltro non ho mai letto niente di costruttivo, solo critiche. Anche ora non vanno bene le dimissioni e Lei spiega benissimo il perchè. Mi viene da domandare quali siano i suoi interessi giacché dando per scontato che gli errori sono dei comuni mortali, e Soru non fa eccezione, tutti gli “avvelenati” contro l’attuale Presidente della Regione, alla fine, più o meno velatamente hanno interessi personali da salvaguardare. Io non ne ho, ho visto lo scempio ad Olbia, in Costa, al Poetto, sul Limbara ecc. ecc. Mi dispiace, ho sempre votato a sinistra ma quasi mi pento per aver compagni disfattisti che mai approvano e mai sono contenti. Avessero almeno il buon gusto della schettezza! Pensi quanta democrazia con un berlusconiano per il quale da subito dovremo turarci il naso! Spero allora di leggere finalmente che sarà soddisfatto.

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