Ricordo di Giorgio Melis

31 Marzo 2015
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Francesco Cocco

Giorgio  Melis ci ha lasciato dopo una lunga malattia che ne aveva minato  le energie fisiche ma non aveva per niente  indebolito la sua tempra di combattente. Era la nostra un’amicizia che risaliva ai primi anni Settanta quando, per un breve periodo, aveva accettato di far parte dell’ ufficio stampa del Consiglio regionale. Così erano frequenti le occasioni d’incontro per il comune impegno al quale eravamo chiamati, anche se in diversi servizi, per l’espletamento delle variegate attività dell’Assemblea legislativa sarda.
Il rapporto di lavoro col Consiglio fu di breve durata. Giorgio sentiva il richiamo della “carta stampata”, la nostalgia per il  lavoro  di redazione profondamente diverso da quello di un’assemblea legislativa che impone obblighi di “terzietà”. Così tornò all’amato lavoro di redazione. Questo se per un verso rese più rare le nostre occasioni d’incontro, non allentò il nostro legame di amicizia.
Giorgio era un eccezionale cronista, fornito di una penna “graffiante”, incapace di porsi in una posizione puramente narrativa dei fatti. Questo perché  si sentiva ed era un combattente. Così dava il meglio di sé soprattutto nell’analisi degli avvenimenti politici, dove emergeva una grande insofferenza verso le forme di degrado delle istituzioni politiche e segnatamente di quelle  autonomistiche, sommerse da quelle che giudicava  un soffocante sistema di camarille e di privilegi. Sono rimasti celebri i suoi servizi sulla massoneria in Sardegna.
Sarebbe erroneo pensare a Giorgio solo come un eccellente giornalista della polemica politica. Amava “stare sulla notizia (come egli diceva), ma anche andare al di là , inquadrare, approfondire.  Questa sua qualità ho avuto modo di sperimentarla nella realizzazione del periodico “Società Sarda” . Quando le mie condizioni di salute posero  il problema della direzione della rivista, Giorgio dichiarò la sua disponiblità . Questo nella totale consapevolezza che l’impegno richiestogli era finalizzato non semplicemente ad analizzare  la cronaca della realtà sarda ma al più complessivo impegno di aggiornare la “questione sarda”  nel passaggio al nuovo secolo.

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