Le nuove norme penali? Un inganno

1 Luglio 2015
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Lucia Pagella

Se la pubblicità è l’anima del commercio e, quindi, anche della politica, ritengo opportuno, anzi necessario, utilizzare ogni mezzo per dire forse quello che tutti sanno ma su cui molti non si sono soffermati o non vi hanno dato peso tutti presi a lodare l’uomo del fare. Ritengo che di questo passo il nostro giovane premier - uno e trino - potrebbe anche introdurre la fustigazione, la costruzione di campi di lavoro ( visto che ci sono tanti sfaccendati in giro ) ed addirittura la pena di morte senza che i suoi ammiratori  facciano una piega perché “finalmente vi è qualcuno che ha preso in mano le redini dell’Italia e gli sta facendo cambiare verso”. In quale direzione non importa.
Se potessi utilizzerei grandi tatzebao da affiggere ovunque, dove fosse chiaramente spiegato il vero significato delle leggi che vengono emanate ma  di aiutanti ne vedo in giro pochini o perché dediti a smanettare sul tablet o  perché ormai del tutto scoraggiati.
Alcune norme penali sono state introdotte o modificate con il lodevole proposito di eliminare le famigerate leggi ad personam introdotte da Berlusconi, di sconfiggere la mala pianta del voto di scambio o di combattere l’autoriciclaggio.
Tutto bene? Nient’affatto! Basta leggere queste norme attentamente per capire che il sistema seguito è quello dello svuotamento anticipato. Se la situazione non fosse tragica, ci sarebbe da ridere. Purtroppo queste trovate non sono una invenzione del miglior Crozza ma sono proprio l’originale.
Cominciamo dal nuovo falso in bilancio : pene severissime, fino ad otto anni di reclusione ( magari da scontare in belle ville dotate di piscina e di palestra ) ma…sono state cancellate quattro paroline  che nella legge Ghedini (!!!!) consentivano in rari casi di punire qualcuno. La vecchia norma prevedeva che il reato fosse configurabile “ancorché oggetto di valutazioni “, Oggi no! Conseguenza : se mi trovo nella necessità di gonfiare un po’ il mio bilancio e non ho altro mezzo che dare maggior valore alle mie scorte, devo assolutamente dire la verità ( ci mancherebbe ) ed indicare esattamente il numero dei pezzi in magazzino, ma posso valutarli con maggiore ottimismo ed il gioco è fatto. La valutazione generosa non è più punibile.

Sistemato il falso in bilancio, passiamo ai reati di concussione e corruzione. Anche qui si sono alzate le pene ma….i concussori per induzione, quelli che non usano le maniere forti, non sono punibili perché per lo meno sono bene educati.
Anche il voto di scambio    (di cui deve sapere qualcosa don Vincenzo ) è stato severamente sanzionato solo che, perché la fattispecie sia configurabile, colui che dovrà provvedere a racimolare i voti ( normalmente un mafioso, un camorrista, in ogni caso un capobastone ) dovrà spiegare all’ignaro richiedente quali mezzi intende usare : “ caro onorevole, non si preoccupi, in questo paese la metà della popolazione è cosa mia. Mi conoscono, sanno che sono  permaloso e, qualora non seguano le mie indicazioni,  potrebbero trovare la macchina danneggiata, il magazzino bruciato e via dicendo. Bacio le mani “.
Proseguendo nell’elencazione delle perle nere ci imbattiamo nel divieto di auto riciclaggio. Finalmente le pene sono adeguate. Tale reato, però, ricorre quando il ladro fa da se e si ripulisce i soldi da solo magari per evitare qualche commissione. Orbene se lo fa  per godimento personale non è punibile. Ma per il godimento di chi un ladro dovrebbe prendersi la briga di ripulire i propri soldi?
E dire che il nostro premier dice di essere laureato in giurisprudenza! Secondo me non si prende neppure la briga di leggere perché persino il Corrierone  lo aveva messo in guardia.
Ma non temete, sono in arrivo altre leggi ed io tremo al solo pensiero della riforma dell’Università fatta da così insigni giuristi!

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