S. Anna Arresi: jazz sperimentale per pochi specialisti

13 Settembre 2015
1 Commento


 Andrea Pubusa

Anche quest’anno ho atteso con trepidazione l’appuntamento col Jazz a S. Anna Arresi. Se Narcao blues per me evoca l’inizio delle vancanze, S. Anna mi introduce in un finale d’estate, che è piacevole perché le spiagge iniziano a tornare solitarie e i ritmi a diventare più lenti, senza la calca agostana. Per me poi c’è il pretesto per tornare nel mio Sulcis, che, man mano che passa il tempo, non so se per maggior maturità o per rincoglionimento senile, mi emoziona sempre più. Anche per questo l’anno scorso avevo sentito un vuoto per il differimento della manifestazione musicale a fine anno.
Devo però dire che quest’anno ho assistito ad una sola serata e poi ho rinunciato alle successive. E sapete perché? Ormai a S. Anna si fa solo sperimentazione. Roba per musicisti e specialisti, non per comuni musicofili come me. E così il pubblico, quello popolare, è scemato, si è ridotto al lumicino. Gli amici che gli anni scorsi incontravo con piacere non si vedono più. Anche loro allontanati da una musica che non coinvolge e non diverte.
Mentre prendevo un caffè in un locale del centro, ho chiesto a Damiano, il barman: “come vanno le cose in paese col jazz?” E lui di rimando: “bene per l’afflusso di musicisti, giornalisti, fotografi e simili, male quanto a presenza popolare“. “Non è una rassegna per gente normale“, ha soggiuto con semplicità, cogliendo nel segno. “E’ un incontro per professionisti della musica. In fondo, loro si fanno una coda di vacanza, bel mare e buon cibo, col trattamento di missione! Ma i comuni mortali si tengono alla larga, non partecipano. Prima erano solo i paesani a disertare l’incontro, ora sono anche gli altri, quelli che, ad esempio, continuano ad affollare Narcao blues a luglio“.
Proprio così. A Basilio e agli organizzatori non interessiamo noi sulcitani, vicini e lontani, ma il conto profitti e perdite. Se i finanziamenti pubblici e la vendita dei diritti coprono le spese, questo basta; che ci sia una crescita e un coinvolgimento del territorio invece non interessa.Questa sensazione amara l’avevo già provata il primo dell’anno, quando, nel Teatro tenda di S. Anna, il gruppo di turno ha iniziato a suonare col computer, emettendo suoni strani. C’è stato subito un fuggi fuggi generale. L’avanguardia non è roba da tutti e certo non lo è per comuni mortali. Ma il primo dell’anno si va a divertirsi non a sentire le sperimentazioni estreme. Si ha il diritto di avere musica adeguata all’occasione festosa. Altrettanto, d’estate, in cui dalla serata ci aspettiamo non una dimostrazione di astratta combinazione di suoni, ma bella musica che ci faccia trascorrere una piacevole serata. Come in passato, del resto, quando abbiamo avuto il piacere di sentire i grandi del jazz da Ornette Coleman a Sonny Rollins, da Chick Corea a Rava, da Fresu a Mike Stern, da Petrucciani a Pat Metheny, a Max Roach, per ricordarne solo alcuni.
Devo dire che considero questa nuova tendenza poco rispettosa per il pubblico comune e per il Sulcis, che certo può tollerare un set di musica dell’ultra avanguardia, ma non può essere ridotto a fare da cavia ad una sperimentazione, che sicuramente ha nei locali esclusivi, per specialisti, la sede più appropriata. Basilio e gli amici dell’associazione organizzatrice “Punta Giara” dovrebbero tornare a “su connottu“, quando l’arena de Il Nuraghe si riempiva fino all’inverosimile di gente festosa.

1 commento

  • 1 marco de rebus
    14 Settembre 2015 - 16:23

    Ciao, solo per segnalare che l’elenco dei “link utili” nel sito andrebbe aggiornato. Ho cliccato su “InSardegna” e mi è apparso il sito delle scarpe “New Balance”. Sarebbero anche utili, ma….

    Risposta

    A Marco da Andrea

    Caro Marco,
    grazie per la segnalazione, provvederemo. Ti consiglierei però di valutare la convenienza delle scarpe “New Balance”, potresti fare ottimi affari in vista dell’inverno. Anzi, fammi sapere se, del caso, approfitto anch’io…
    Cari saluti Andrea

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