La legge di instabilità

28 Ottobre 2015
1 Commento


 Lucia Pagella
 

Di recente Marco Travaglio ha dedicato uno dei suoi editoriali – come al solito puntuale, documentato e puntuto - alle giravolte del nostro primo ministro. Vi era riportato un elenco di tutte gli “ aggiornamenti “ che Renzi, nel corso di questi ultimi anni, ha fatto e che adesso si stanno concretizzando in una serie di norme-canaglia ( dalla riforma della Costituzione, alla legge elettorale, alla legge di stabilità ) che stanno trasformando l’Italia in una repubblica delle banane.
Ma vicino a lui, un po’ chino, leggermente indietro, compare un omino con un ciuffetto al vento che ascolta compunto ed attento quello che il suo padrone gli dice coprendosi la bocca con un gesto che ricorda quello famoso del verdiniano il cui nome – non celebre – adesso mi sfugge.
Poiché l’omino in questione è nientedimeno che il nostro ministro dell’economia saremmo anche noi curiosi di sapere quello che in parlamento gli viene suggerito in segreto. Per fare ciò, però, è sufficiente ascoltarne le interviste – non molte – che rilascia quando viene lasciato temporaneamente libero.
Questo economista, un tempo considerato esperto e persino di sinistra, ha adottato anche lui il sistema di cambiare opinione e di giustificare la giravolta di turno con uno sbrigativo ed infastidito “ Sì, ho cambiato opinione. E, con questo? “ o giù di lì. Con questo, caro ministro, gli Italiani stanno perdendo il senso dell’orientamento ( almeno quelli che ne sono provvisti ) e questo pare che nuoccia all’economia.
Di recente il Signore in questione si è prodotto in due giravolte mica male.
Una riguarda la famosa eliminazione dell’Imu probabilmente finanziata, almeno in parte, dai tagli alla sanità : pagheremo caro, pagheremo tutto!. La seconda, l’eliminazione del tetto dei mille euro per l’uso del contante. Naturalmente, arrotolando la erre, il ministro ci ha spiegato che entrambe queste riforme sono mirate a rilanciare l’economia. Sì, quella in nero! Evasori e mafiosi ringraziano.
Ai tempi in cui frequentavo l’Università avevo studiato che un valore irrinunciabile era quello di favorire una migliore distribuzione del reddito sia con la progressività delle imposte sia con una vigilanza sulle possibili evasioni fiscali. Tutto cambiato, o no?
Solo una protesta vivace e, soprattutto, la possibilità che la legge venisse dichiarata incostituzionale da una Corte che è ancora priva di ben tre membri, che viene ignorata nelle sue decisioni più importanti ( basti pensare come dopo la dichiarazione di incostituzionalità del porcellum, si sia confezionata un’altra legge che se non è peggiore, certamente fa di tutto per esserlo ) e che si tenta di addomesticare hanno consigliato di lasciare l’Imu su villoni e castelli.
L’innalzamento del tetto del contante per le piccole spese a tremila euro è stata salutata da illustri economisti che non parlano con la erre moscia ma che hanno la schiena dritta ( e, quindi, sono gufi ) come un regalo con il fiocco ad evasori e riciclatori.
 Si sostiene che questo rilancerà i consumi. Di chi? Non certamente di tutta quella massa di persone che stenta ad arrivare alla fine del mese. Avete mai sentito un pensionato che si lamentava di non potersi comprare al mercato le cipolle con tremila euro e di avere per questo optato per i cassonetti della “monnezza”?
Sono i ricchi che vogliono acquistare in  nero per celare il loro stato di agiatezza. Sono i commercianti che vogliono poter dichiarare meno dei loro dipendenti. Sono i riciclatori ( ve ne sono anche medi ) che possono svolgere la loro meritoria attività senza fare il giro delle sette chiese o delle sette banche.
Sembra anche paradossale che si parli dei turisti che verrebbero scoraggiati nei loro acquisti nel bel paese sia perché all’estero l’uso della carta di credito o del bancomat è ben più diffusa che in Italia ( per non parlare di u’evasione fiscale che rispetto alla nostra fa ridere )e sia perché il limite imposto agli italiani non riguarda gli stranieri che circolano con rotoloni di monete.
Conclusione: legge di instabilità politica o mentale?

1 commento

  • 1 aldo lobina
    29 Ottobre 2015 - 12:34

    Tutte e due!

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