I° Maggio a Ingurtosu

1 Maggio 2016
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Per chi non va alla sfilata del nostro grande Efis, santo del popolo di Cagliari, c’è un’alternativa: la Festa del Lavoro ad Ingurtosu. Un programma un po’ rituale, ma che consente di visitare una zona interessante dal punto di vista sociale e dell’archeologia industriale. Le escursioni - più delle celebrazioni - aiutano a capire il contesto in cui intere generazioni di minatori hanno subito un feroce sfruttamento. Illuminanti sulla storia e sulle lotte in queste miniere le parole di Francesco Cocco, raccolte in questo blog. In calce una scheda sulle Miniere di Ingurtosu e Gennemari, tratta da Sardegnaminiere.it.
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Primo Maggio Duemilasedici – Festa del Lavoro 

Miniere Ingurtosu

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1.5.2016 Festa del Lavoro – Miniere Ingurtosu, Comune di Arbus

Programma dell’intera manifestazione

La Festa del Lavoro del 1 Maggio 2016 in Sardegna riparte da un luogo simbolo del lavoro: le miniere di Ingurtosu.
Una giornata intera di Eventi, Musica, Dibattiti e Cultura, immersi alla scoperta di un territorio mozzafiato.

Una Miniera di Storie è il titolo scelto per riconoscere alle Miniere la loro forte valenza simbolica di luogo custode di una storia epica e drammatica insieme, che condensa sia vicende singole che collettive.

Ma oltre la memoria, qui convergono le sfide attuali e future: la riconversione ecologica, il turismo sostenibile, la valorizzazione di un patrimonio esclusivo, la riappropriazione identitaria dei luoghi.
In una parola: il riscatto possibile.

ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO

8.00 – 12.00  Il Sentiero del Minatore: partendo da Arbus si raggiungerà la località di Canau con la sua piccola sorgente d’acqua, attraversato un fitto bosco di querce condito di pause e ristoro si proseguirà per Genna de Bentu lungo il sentiero che anticamente percorrevano i minatori per recarsi al lavoro in miniera ad Ingurtosu. Vari chilometri immersi nella macchia mediterranea di cisto, erica, corbezzolo, phillirea, muschi, licheni, e dove è possibile osservare una ricca fauna selvatica tra cui spicca il Cervo Sardo.
15.00 – 20.00  La miniera di Ingurtosu: con visite guidate di gruppo, ci sarà l’occasione di andare alla scoperta del Pozzo Gal e dei musei del sito Geominerario che ospitano il modernissimo museo multimediale, la ricostruizione delle antiche gallerie e le preziose collezioni naturalistiche corredate da percorsi educativi adatti a grandi e bambini.
(info & prenotazioni visite e passeggiata a cura del CEAS – 349.6296942 – 339.6939435)
13.00 – 15.00  Pranzo tipico a base di prodotti locali: Antipasto di terra, Malloreddus alla Campidanese, Agnello arrosto compreso di vino e contorno a 12,00 Euro.
(info & prenotazioni a cura della Proloco 349.6296942)

LAVORO, SVILUPPO, TERRITORIO – CGIL

11.30 – 13.00  Dibattito su Lavoro e Sviluppo a cura della Segreteria provinciale CGIL Medio Campidano
OSPITI:
Michele Carrus – Segretario generale CGIL Sardegna
Mina Cilloni – Segretaria SPI CGIL Sardegna
Antonello Ecca – Sindaco di Arbus
Siro Marroccu – Deputato della Repubblica
Michele Piras – Deputato della Repubblica
Ignazio Angioni – Senatore della Repubblica
Luca Pizzuto – Consigliere regionale della Sardegna
Presiede: Efisio Lasio – Segretario provinciale CGIL Medio Campidano

EVENTI E CELEBRAZIONI

15.30 – 17.30  SenzaChiederePermesso: film di Pietro Perotti sulle lotte operaie nella Mirafiori degli anni Settanta. Presenta Gianni Usai, introduce Veronica Aru, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Arbus. Proiezione presso Sala didattica di Pozzo Gal. Ingresso libero
16.30  Celebrazione Santa Messa: presso la Chiesa di Santa Barbara, avverrà la tradizionale celebrazione in onore di San Giuseppe patrono dei lavoratori con benedizione al mondo del lavoro
17.30 – 23.00  Free Speech: brevi incursioni dal palco che inframmezzeranno il concerto con interventi e contributi a cura di
Michele Schirru – Vice Sindaco del Comune di Arbus
Valentina Esu – Eutropia, Manager culturale
Lilli Pruna – Sociologa del lavoro
Franco Uda – Coordinamento nazionale ARCI
Maria Pia Pizzolante – Portavoce nazionale TILT!

GRAN CONCERTO POZZO GAL

dalle 17.30

ARROGALLA
CHIARA EFFE
CLAUDIA ARU
ALMAMEDITERRANEA

Presentano: LE LUCIDE

Primo Maggio Duemilasedici - Festa del Lavoro - Miniere Ingurtosu | Pozzo Gal | Comune di Arbus
Scheda su Ingurtosu e Gennemari
  da Sardegnaminiere.it

 

Ingurtosu “Su Gurtosu”, come veniva chiamata anticamente, appartiene territorialmente al Comune di Arbus (Cagliari) essendone frazione.

I momenti più importanti delle miniere di Ingurtosu e Gennamari possono essere individuati nella pagina della cronologia.

Possiamo dire, in questa pagina, che Ingurtosu e, anche se in misura certamente minore, Gennamari furono realtà minerarie importantissime per l’economia della zona dell’arburese-guspinese. Dopo le ricerche effettuate da società o singoli imprenditori che si sono succeduti in oltre un secolo dalla nascita del Regno sardo, il 16 febbraio 1855 con Regio Decreto due commercianti liguri, Marco e Luigi CALVO, ottennero la Concessione in perpetuo della miniera di Gennamari.

Nel 1857 i due commercianti vendettero la concessione alla “Società Civile delle miniere di Gennamari e Ingurtosu”. Negli ultimi trentanni del 1800 vi furono degli interventi innovativi che cambiarono radicalmente le Miniere di Ingurtosu e gennamari. Intanto nel 1871 si procede alla costruzione del tratto di ferrovia privata che collegherà gli impianti di trattamento del minerale alla stupenda spiaggia di Piscinas parte della quale viene concessa il 26 febbraio 1875 per la costruzione di un magazzino nel quale depositare il minerale da imbarcare nelle bilancelle di Carloforte per il trasporto all’Isola di San Pietro. I magazzini saranno, negli anni 50 del 1900, i trasformati in colonia marina per i figli dei minatori che potevano in questo fruire di un soggiorno nello splendido ambiente di Piscinas dove dominano le dune di sabbia finissima ed una spiaggia ancora oggi apprezzatissima. E’, peraltro, con il recupero e ristrutturazione di fabbricati della Società mineraria che un imprenditore ha “fondato” la sua azienda alberghiera che ben si integra col paesaggio naturale.

Fu, comunque , alle fine del secolo che la maggioranza del pacchetto azionario passa nelle mani di quel Lord Brassey che con la “Pertusola Limited” intensificò lo sviluppo delle miniere con l’avvio di importanti opere: la Laveria di Naracauli, denominata “Laveria Brassey” (proprio in onore del presidente della Società) inaugurata nel 1900, pozzo Lambert per migliorare l’accessibilità al sottosuolo, l’introduzione delle perforatrici automatiche e delle teleferiche per il trasporto del minerale da Gennamari a Naracauli.

Vi è da aggiungere che altre strutture vennero costruite per l’attività mineraria. Nel 1880 venne autorizzata la costruzione di un impianto di trattamento, la Laveria di Bau, in una zona ricca di boschi e di ruscelli d’acqua freschissima. Il racconto di una “visita guidata” fatta a Bau farà conoscere alcune curiosità della vita “vissuta” nel villaggio costruito attorno agli impianti minerari. Per chi vuole…. basta un clic!

Nel 1933 la Pertusola acquisì l’intera proprietà delle miniere di Ingurtosu e Gennamari con le quattro concessioni di: Tintillonis, Ingurtosu, Crabulassu e Gennamari.

La Pertusola significò sviluppo ma anche ricerca del massimo profitto aumentando i ritmi di lavoro con l’introduzione del “sistema Bedaux”, un sistema di cottimo che si ritrova anche in altre realtà minerarie come la Montevecchio.

All’impianto di Naracauli si aggiunse la laveria Pireddu che fu una moderna flottazione, il miglioramento del pozzo Gal e lo scavo del pozzo 92.

L’energia elettrica venne distribuita anche nelle abitazioni dei minatori; vennero costruite le scuole e incrementata l’attività del laboratorio medico.

La miniera si fermò nel ‘43: molti minatori vennero licenziati. Nel ‘46 la situazione migliorò ma iniziò la crisi che dovette portare alla chiusura di Ingurtosu: all’impoverimento del cantiere Brassey si aggiunse la discesa dei prezzi dei metalli. Gli scioperi degli anni cinquanta non furono solo contro l’odiato “Patto Aziendale” che vedremo anche a Montevecchio ma contro le precarie condizioni di lavoro e l’estrema pericolosità dei cantieri.

Nella metà degli anni sessanta Ingurtosu passò dalla Pertusola alla Monteponi-Montevecchio che nel 1973 rinunciò alle concessioni minerarie.

 

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