Elezioni amministrative… e il partito che non c’è

8 Maggio 2016
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Lucio Garofalo

Presentazione liste, rush finale ecco i big in lizza e gli esclusiSi è avviata ufficialmente la campagna elettorale per le consultazioni amministrative del 2016. Si vota in diversi centri italiani. A me preme osservare alcune cose. Anzitutto, in vari comuni manca da troppi anni un soggetto politico agguerrito ed organizzato che sappia svolgere un’azione incisiva e salutare di controllo e denuncia politica per evitare che chi amministra il Comune possa commettere abusi ed ingiustizie, per costringerli a rispettare le normative vigenti e stimolare un’ampia ed effettiva partecipazione popolare alla vita politica del Municipio. Mi rendo conto che servirebbe un tentativo per promuovere un’alternativa seria e credibile agli schieramenti che si candidano ogni volta per contendersi la guida amministrativa. Un tentativo al fine di creare una lista che si proponga di esercitare quel ruolo di opposizione che è indispensabile ad assicurare una situazione di trasparenza democratica ed amministrativa all’interno del Comune. L’assenza di un soggetto antagonista, serio e credibile, è indice di scarsa democrazia, di scarsa trasparenza e scarso controllo sull’operato amministrativo. Il problema cruciale è quello di saper aggregare intorno ad un’ipotesi di opposizione intransigente rispetto alle forze egemoni. Un progetto del genere esige la creazione di un collettivo coeso e risoluto, composto da persone oneste, coerenti e disinteressate, disposte a non abdicare di fronte agli ostacoli. Il rischio è che un progetto di alternativa politica possa fallire ancor prima di nascere. Tuttavia, rinunciare ad ogni tentativo equivale a cedere all’arbitrio vigente, abdicando alle cricche di potere che ormai imperversano ovunque. Non serve rassegnarsi al malaffare ed alla mala politica, occorre confidare in un’ipotesi alternativa e provare ad attuarla mediante un impegno congiunto e corale che privilegi il bene comune della cittadinanza, malgrado ogni sforzo in tal senso sia un granello di sabbia, per cui è sufficiente un po’ di vento a spazzarlo via. Purtroppo, di questi tempi è assai più facile aggregare attorno ad interessi affaristici ed egoistici, non intorno ad un’idea di cittadinanza attiva e democratica.

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