Sardegna: Lai o Busia? Questo è il problema

17 Dicembre 2016
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Amsicora

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Questo sì che è vivere la storiaL! Quella alta! Che epica battaglia questa disputa Lai/Busia! Qui sì che si giocano le sorti dei disoccupati sardi! Due linee di pensiero. Due ipotesi di sviluppo. Due giganti a confronto, senza esclusione di colpi perché ognuno portatore di una visione economica e ideale diversa! La vicepresidenza è solo un segno, un simbolo, un pretesto, La sostanza è il nostro futuro. Il vice presidente del Consiglio, Eugenio Lai (Sel), è stato riconfermato e Roberto Capelli di Cd che fa? Non ci sta. Ritiene che questo sia un colpo basso verso la condizione  dei disoccupati sardi e minaccia di uscire dalla maggioranza per la mancata elezione di Anna Maria Busia. Embè! E’ evidente che, senza la Busia l’Isola soffre, le speranze sono ridotte al lumicino. Come la Madonna di Medjugorje lei da lì su farò il miracolo! Si dimetta dunque il perfido Lai! Ma questo è di SEL, che tutto fa, da Uras a Zedda, fuorché inseguire poltrone! Sono dalla parte dei lavoratori loro e se inseguono lo scranno, l’azione non è fine a se stessa, ma è per le classi subalterne che rappresentano e che sono in cima ai loro pensieri. Dalle fabbriche alle povere abitazioni dei lavoratori si vive in ansia per l’esito di queesta lotta fra titani. Sentite le nobili parole di Lai: “Ritengo inutile e dannoso circoscrivere il ragionamento sulle poltrone, la mia storia politica istituzionale racconta in maniera inequivocabile di una grande attenzione per le condizioni materiali della vita degli uomini e delle donne che vivono nelle nostre comunità volta alla ricerca di soluzioni capaci di migliorare le condizioni reali di vita, della cura dell’interesse generale che prevale sempre su quello particolare – dice Lai -. Ho annunciato sin dall’inizio la piena disponibilità nel fare un passo indietro, anzi l’avevo già fatto. Una maggioranza deve saper ragionare come un collettivo e garantire sempre gli equilibri necessari al perseguimento dell’interesse generale, quello dei sardi”. “Tutta la maggioranza sa che il ruolo di vicepresidente, non da oggi, è a disposizione di un ragionamento e di un agire collettivo con l’obiettivo sempre dichiarato di un riequilibrio di genere – sottolinea ancora l’esponente di SEL – Dispiace che invece di favorire un dibattito di profondità su temi importanti, alcuni preferiscano sostare sulla superficie del problema, si perda tempo e lo si faccia perdere ai sardi inutilmente. Le lezioni di umiltà e di dignità sono sempre ben accette, da chi se lo può permettere naturalmente, non da tutti”. Intanto, però, la sedia Lai se la tiene stretta e se è stato eletto certo lui o i suoi qualcosa avranno fatto per eliminare la madre dei miracoli, la Busia. In nome del llavoro e dei lavoratori, s’inrende! I sardi sono ammutoliti, dalla soluzione di questa questione dipende la loro sorte! E’ evidente! La storia sarda è ad un bivio. E tutto si gioca fra due nomi e una sola vicepresidenza, Lai o Busia? Questo è il problema!

2 commenti

  • 1 Oggi sabato 17 dicembre 2016 | Aladin Pensiero
    17 Dicembre 2016 - 10:43

    […] ————————————————————————————————————- Sardegna: Lai o Busia? Questo è il problema Amsicora su Democraziaoggi […]

  • 2 Lucia Pagella
    17 Dicembre 2016 - 18:59

    Non voglio entrare nella polemica se sia meglio Lai o Busia o se Capelli abbia o meno ragione tanto si tratta solo di una questione di poltrone ed in materia nessuno può alzare il sopracciglio. Vorrei solo chiedere se la Busia é una delle quattro donne che fanno parte dell’alto consesso sardo che, in quanto a questioni di genere ( tutti ) nulla hanno da invidiare ai paesi islamici. A quando il velo obbligatorio per farne parte?

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