Casse “fiorite” del Sulcis: il mistero dell’elica

12 Marzo 2017
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Andrea Pubusa

Nella facciata delle belle casse del Sulcis, salve rarissime eccezioni, c’è un fiore che promana da un piccolo vaso, mentre ai lati spesso compare una stella cerchiata, meno frequentemente un’elica cerchiata.

(Cassa restaurata di R. Curreli - Nuxis)

La stella, come si è detto in altro post, simboleggia Venere, l’amore, la vita. L’elica, invece, cosa significa? Una spiegazione a questi simboli viene dall porta del sepolcro ebraico di Kefer Yesef, di epoca romana (esposto al Louvre).

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La porta del sepolcro

Questa porta sepolcrale è stata presa dagli studiosi come esempio paradigmatico di decifrazione del significato simbolico delle figure geometriche.
Eccone, in sintesi, l’interpretazione datane da Rutten nel suo “Arts et Styles du Moyen-Orient Ancien”.
La fascia verticale che divide in due il pannello (composta da sei Anelli e due Triangoli all’estremità) può indicare una Cintura, simbolo di fecondità. Alla sua destra vi sono tre motivi:
- in alto una Rosetta, simbolo di Apollo come dio Sole;
- al centro, sei Quadrati imbricati, simbolo della creazione del mondo, avvenuta secondo la Bibbia in Sei giorni;
- in basso, un’Elica, simbolo di Artemide come dea Luna.
Nel suo insieme, il significato simbolico delle figure geometriche presenti in questa fascia sarebbe quello dello sviluppo cosmico nel tempo e nello spazio, rappresentando l’unione del Sole e della Luna, regolatori del tempo terrestre.
Alla sinistra della fascia vi sono altri tre motivi:

in alto, un Candelabro a Nove braccia che ricorda il Tempio di Gerusalemme;
al centro, un motivo floreale geometrico contenuto in un Esagono, simbolo delle rivoluzioni terrestri, contenuto a sua volta in un Cerchio, simbolo d’eternità;
in basso un’elica, simbolo di Artemide (Diana) gemella di Apollo e divinita’ lunare, protettrice della vita delle donne. La lettura di questi simboli insieme suggerisce l’unione dei due astri, il sole e la luna, prinicipi regolatori del tempo e delle stagioni, all’interno della creazione cosmica dell’universo per influenzare dei movimenti e dell’organizzazione della societa’ civile arcaica.
L’elica dunque rappresenta l’Artemide di Efeso, la Signora di Efeso, adorata soprattutto come dea della fertilità, una figura simile alla dea frigia Cibele. E’ una dea molto diversa dall’Artemide  ritratta nelle statue greche come una giovane con arco e frecce, dea della caccia.
Tornando alle casse sulcitane, l’elica laterale simboleggia la fertilità femminile e la divinità lunare protetrice della vita delle donne. Quindi, mentre il motivo floreale anteriore, indica la vita che rinasce, promanando da un vaso, simbolo appunto del dono; l’esagono in cui il vaso e il fiore sono contenuti, simboleggia le rivoluzioni terrestri; l’elica evoca la fertilità della donna.
La simbologia delle casse fiorite del Sulcis si completa. La cassa della sposa assume così un valore simbolico pregnate: anche quando ai lati ha l’elica, in luogo della stella, in essa c’è un augurio di fertilità e abbondanza per la donna che nella cassa reca alla casa coniugale il proprio corredo. la vita continua e si riproduce.

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