Candidati M5S: chi son costoro?

22 Gennaio 2018
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Amsicora

Avete letto i nomi dei candidati pentastellati nelle circoscrizioni sarde? Alla Camera, ci sono: Emanuela Corda, Andrea Vallascas, Lucia Scanu, Michele Ciusa, Alberto Manca, Paola Deiana, Fabio Columbano, Daria Derriu, (candidati supplenti: Daniele Porru, Alessandro Solinas, Riccardo Mureddu, Diana Stara, Luca Azara, Anastasia Agus). Al Senato: Ettore Antonio Licheri, Elvira Lucia Evangelista, Roberto Giovanni Cappuccinelli, Antonietta Congiu (candidati supplenti: Marco Bardini, Giovanna De Martino, Francesco Desogus, Angela Salis).
Chi son costoro?, vien da chiedersi. Boh! Nessuno, vien da rispondere, istintivamente. Ed è inutile cercare, scavare, approfondire. Non troverete nulla di nulla. Sono proprio i classici “signor/e nessuno”. Esclusi i confermati, di cui, peraltro, non si ricordano grandi gesta, sono tutti nuovi alla politica. Incompetenti! Incapaci! Ma qui sta il bello! Elogio dell’incompetenza, obietterete. Che ragionamenti sono questi? No, signori, non sono ragionamenti, sono asserzioni,  crude e pure. Confermo: proprio qui sta il bello!, anzi il bellissimo! Volete un ragionamento? Eccolo. Son meglio costoro, che non hanno fatto male ad alcuno, o quelli che il male l’hanno fatto e si ripropongono? Sì perché questa è la questione. I vari Rominna, Caterinna, Giuglio & C. li conosciamo e sappiamo  cosa hanno fatto. Non quisquiglie. Hanno preso il voto per migliorare l’Italia con Bersani e poi hanno tentato di sfasciare la Costituzione, attaccato i diritti dei lavoratori,  sfregiato la scuola e via dicendo. Traditori del voto! I “signor nessuno” a 5 stelle sono invece immacolati. Ed anzi gli uscenti la Carta l’hanno difesa strenuamente, in parlamento e nelle piazze. E volete un altra motivazione! Nel M5S prevale l’idea della squadra, del collettivo o, se preferite, del programma, che Di Maio, ieri a Pescara, ha illustrato. Piaccia o non piaccia è così. Questo è un fatto, non un’opinione. Prima il programma, poi i singoli.
Sorprende che in Italia si gridi “al lupo! al lupo!” contro chi la Costituzione l’ha difesa, elogia la legalità e la moralità e si prendono ad esempio di affidabilità politica e senso delle istituzioni quanti la Costituzione l’hanno attaccata e vilipesa e ogni giorno sono sulle pagine dei giornali perché inquisiti o per scandali a sfondo politico! Ma sembra che questo gli elettori lo abbiano capito. O, almeno, lo speriamo.

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