Pigliaru: nientemeno un trattato per installare… un po’ di videocamere!

1 Marzo 2018
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Amsicora

 © ANSA

Francesco Pigliaru ogni volta che appare in fotografia con membri del governo fa autogol. Avete visto la foto mentre, col piglio dello statista,  firma al Viminale un trattato col ministro Marco Minniti? Accordo fra statualità per la promozione della sicurezza integrata. Mica scherzi! Sembra il trattato di Yalta! Squillano le trombe, rullano i tamburi! Udite! Udite! Lo storico documento a doppio sigillo prevede una  collaborazione tra le Polizie locali e le forze di polizia per la gestione della sicurezza urbana! E non si dica che non si fa sul serio. Volete la riprova. Eccola. C’è una terza firma, quella della prefetta di Cagliari Tiziana Giovanna Costantino. Sarà discendente di Costantino il grande, quello di Santu Antine, per capirci? Che santo non era, ma imperatore sì. Sì perché solo così si spiega la ragione di questo sigillo. Se no, di grazia, il Prefetto non è un organo periferico, gerarchicamente subordinato al Ministro degli interni? Se firma il primo, che senso ha la sottoscrizione del secondo? E’ come se un trattato firmato da Napoleone venisse sottoscritto anche da Murat. Un non senso.
Formalismi o sofismi, direte. Non proprio. Ma veniamo alla sostanza. Che dice di tanto importante il trattato? Attua, nientemeno, le “Linee generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata“. Ma non son quelle già approvate nella Conferenza Stato-Regioni il 24 gennaio? Che bisogno c’è di duplicare l’accordo? Gazzosa? Propaganda elettorale? Che c’entri il 4 marzo? Ma ha dimenticato Francesco un altro 4 fatidico, quello del dicembre 2016? Anche allora fece tante foto, con Renzi, la Boschi ed altri, da farne un album. Ma non gli portò bene. Per ogni foto ha perso un punto percentuale fino a incassare oltre il 70% dei NO. Che voglia replicare? Ai posteri l’ardua sentenza. A noi ora interessa altro. Precisamente, quali sono gli obiettivi di questa intesa fra statisti? Grandi, amici miei, molto grandi! Sentite: migliorare la qualità della vita nel territorio, elevando i livelli di sicurezza e contrastando le situazioni di illegalità, nell’intento di favorire l’inclusione sociale, l’integrazione dei migranti regolari e dei richiedenti asilo, nonché di promuovere la riqualificazione socio-culturale delle aree interessate. Niente male! Manca solo il ritorno del Figlio di nostro Signore in terra! E come realizzare tutto questo? Non ci crederete, in modo semplice, semplice. Potenziamento dei sistemi di videosorveglianza! Minchia, che pensata geniale! Basta mettere tante telecamere, meglio se nascoste. Una strada una telecamera. Non basta. Potenziamento della interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative delle Polizie locali con quelle delle Forze di polizia; l’estensione in tutta la Sardegna del numero unico di emergenza europeo 112; l’aggiornamento professionale per gli operatori della Polizia locale e delle forze di polizia in settori di intervento congiunto come la sicurezza urbana; iniziative volte ad attivare progetti di inclusione sociale. Compagni ed amici, non ho parole! Una epocale rivoluzione! E non è tutto. Il Viminale non è da meno: si impegna a garantire lo scambio informativo tra la polizia locale e le forze di polizia relativamente alle statistiche sull’andamento della delittuosità; la promozione di iniziative sinergiche per la prevenzione e il contrasto del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali; la realizzazione dei lavori per l’attuazione del Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) di Macomer, destinato ad ospitare gli stranieri in attesa di rimpatrio nei paesi di provenienza.
In sintesi e per farla breve. Ecco le azioni inserite nel patto: video a manetta e connessione fra corpi militari. Più qualche statistica. E ci vuole un trattato per far questo? Boh! E dire che io pensavo che fossero già connessi i corpi militari. Invece no, non era così. Ora però, per fortuna lo sono! E il merito di chi è? Del nostro Presidente, che li ha costretti a connettersi. Senza se e senza ma. Una connessione val bene un trattato, con foto per la posterità. Grande Francesco! Che il 4 marzo ti venga un 4 dicembre! A te, a Renzi …e anche alla Boschi. E perché no? Anche a Minniti.

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