Basta buonismo! Che il PD si impicchi alla sua legge elettorale-truffa regionale!

12 Marzo 2018
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Amsicora

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Posso dirlo? Siete proprio degli imbecilli in questo blog. Fate i buonisti ed elargite consigli e semi di saggezza a Pigliaru, Ganau & C. Un esempio? Gli dite di modificare subito la legge elettorale regionale, prima di andare a nuove elezioni. E spiegate, con autocompiacimento, che voi prescindete dalle convenienze. Che bravi! Volete una legge che dia giusta rappresentanza ai sardi. Precisate, con pazienza, che è una questione di democrazia. Dite, preoccupati, che se no il PD potrebbe far la fine da loro riservata a Michela Murgia e a Pili e blà, blà, blà. Siete arrivati a paventare il pericolo che il PD, nella nuova situazione tripolare, con la legge elettorale vigente, arrivi buon terzo, e si prenda solo tre consiglieri regionali, ossia scompaia dall’Isola.
Ve l’immaginate che bellezza! In un sol colpo fuori Antonello Cabras, Paolo Fadda, Renato Soru, Pigliaru di nuovo in cattedra e Ganau a fare il medico. Gli altri a casa. Non mi par vero! Liberare la Fondazione, le strutture sanitarie, l’amministrazione, gli enti regionali da quei malandrini, è un sogno. Metterci dentro persone serie, senza satrapie al seguito, nominate per specchiatezza e competenza! Quanti ce n’è! Son tanti, e son tutti fuori dal PD (e da FI). Il solo fatto di entrare in quelle consorterie è già segno di depravazione. Non si sta in un porcile se non piace la melma e la puzza, o no? E allora? Allora le persone per bene si sono pian piano ritratte, fanno in silenzio e con dignità il loro lavoro, partecipano ai movimenti e alle attività sociali, tengono alta la bandierà dell’impegno sociale, della solidarietà e della pace. Chiedono lavoro per tutti, rispetto dei lavoratori, uguaglianza e democrazia. E quelli li irridono e li escludono. Ed ora che soffia forte un vento purificatore, voi, con la vostra astrattezza, cosa volete? Nientemeno che salvarli. Li ammonite! Implorate. Cambiate la legge elettorale così rimanete in sella più numerosi, così potete contare ancora, fare i vostri comodi e mettere il bastone fra le ruote a chi vuol cambiare.
Che bei minchioni! Perché non andate in parrocchia, sembrate chiericchetti! La vostra non è lotta politica e dabbenaggine. C’era più cattiveria nelle belle partitelle di calcio  di una volta, all’oratorio! Senza tattiche si correva tutti allegramente dietro la palla e si tirava “alla viva il parroco” per semplice amore del gioco, per puro divertimento. Anche lì, però, qualche colpo basso ci scappava. E qualche fallo di reazione non mancava. Qui no, loro menano e voi? Voi porgete l’altra guancia. Non vi pare giunta l’ora di cambiar registro?  Che fare, dunque? Ve lo dico io, brava gente. Stiamo buoni e zitti. Lasciamoli a dilaniarsi e a paralizzarsi a vicenda. Andiamo al voto con questa porca legge elettorale. Che s’impicchino nella fune ch’essi hanno preparato e usato per gli altri. Dopo che li vediamo pendolare e li abbiamo spazzati via con una maggioranza uguale a quella che loro ora vantano per sgovernare, attuiamo il nostro programma: rammazzata putificatrice, lavoro, scuola, democrazia interna, rapporto serio con lo Stato, prospettiva federalista, per citare alcuni punti di programma. In questo contesto, ma solo dopo averli fatti fuori, cambiamo la legge elettorale, ridiamo democrazia ai Comuni, riformamo le Province rendendole elettive e così via. E la legge elettorale? La cambiamo sì, ma dopo averla utilizzata contro di loro. Gli ingordi spesso si autosoffocano. S’ingozzano fino a non poter più respirare. Loro sono a questo punto. Lasciamo che scoppino. Poi interveniamo noi sull’onda popolare. Che ne dite, minchioni? E’ meglio o peggio per i sardi quello che dico io o quanto predicate voi, col vostro buonismo e i vostri saggi consigli a Pagliaru, Ganau & C.? Chi è il cattivo io o voi? Meditate gente, meditate!

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