A Nuxis inaugurato il “Cammino della Libertà” nella grotta della latitanza del capo di Palabanda

30 Aprile 2018
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Andrea Pubusa

Circa duecento, uomini e donne, sono convenuti dal Sulcis, da Cagliari e dalla provincia per l’inaugurazione del “Cammino della Libertà” a Tattinu vicino a Nuxis. I partecipanti hanno fermato le auto e l’autobus giunto da Cagliari ai bordi del bivio di monte Nieddu e poi si sono inoltrati nel fitto bosco di lecci, in mezzo ad una macchia con gli odori forti della primavera ormai scoppiata. Questo è il cammino fino alla grotta di Conch’e Cerbu, dove fra il novembre del 1812 e la primavera del 1813 Salvatore Cadeddu, il capo della Rivolta di Palabanda, fu nascosto dal capraro del luogo Luigi Impera.
La manifestazione è stata aperta dai canti di Clara Murtas e Roberto Deiana che, in modo suggestivo, hanno fatto giungere dal bosco le loro canzoni popolari di fine settecento e primi delll’ottocento, per poi presentarsi in “scena” sotto un secolare e maestoso albero di leccio. Li’  hanno recitato poesie e canzoni del periodo rivoluzionario francese di fine ‘700 e le canzoni popolari sarde contro i Savoia e i barones.
Il pubblico si è sparso in cerchio nel prato tutt’intorno e ha seguito con partecipazione, applaudendo e accompagnando gli artisti col canto.
Finiti i cant,Giangiacomo  Aru, presidente dell’associazione Le Sorgenti, organizzatrice della manifestazione, e poi Manuela Colacci, consigliere comunale di minoranza, hanno salutato i presenti, facendo esaltare, senza menzionarli, l’assenza degli esponenti dell’amministrazione comunale.
Andrea Pubusa ha poi messo in luce l’importanza storica della giornata, che inaugura un cammino verso la grotta dei Salvatore Cadeddu a 205 anni dalla latitanza.  Questo luogo – come diceva Francesco Cocco, che è qui con noi con lo spirito - deve diventare - ha detto Pubusa -  uno dei luoghi sacri della nostra identità di democratici sardi. Uno dei luoghi dove andare con la mente a ricercare le radici della nostra storia. Dove recarsi anche fisicamente in pellegrinaggio laico per celebrare le basi ideali della nostra autonomia. Ci sono anche altri luoghi sacri per i sardi liberi. La casa di Gramsci a Ghilarza, la casa di Lussu ad Armungia ed altri ancora. Forse dando il giusto valore ideale a questi luoghi ai personaggi e alle vicende che evocano, potremo acquisire maggiore consapevolezza di noi stessi ed orientarci nella grande confusione di idee che domina il tempo presente. Con questo obiettivo civile e ideale - ha proseguito Pubusa -, a Nuxis due anni fa, con l’ausilio della Pro loco, è stato realizzato uno stupendo murale, opera di Francesco Del Casino, dedicato alla latitanza dell’Avv. Salvatore Cadeddu.
Di seguito sono intervenuti il neo senatore Gianni Marilotti e Tore Cherchi per lunghi anni rappresentante del Sulcis in parlamento, che hanno sottolineato il valore simbolico e politico del Cammino della Libertà. La manifestazione si è conclusa al canto de “Procurade e moderare“, l’inno dei democratici sardi.
Finita la parte iniziale della manifestazione, i partecipanti, a gruppi di 20, si sono recati, come in processione, nella grotta, dove hanno sostato con emozione.  Poi tutti in allegria alle auto e al pullman. Li aspetta Lele al ristorante Letizia con le sue pietanze prelibate… e la passeggiata ha creato un certo appetito. Lele - come al solito - non ha deluso, con le sue pietanza originali e gustose. Canti anche a pranzo e poi una visita alla chiesetta bizantna di S. Elia e al pozzo sacro. Alla fine ritormo al pullman e alle auto felici di aver vissuto una giornata speciale fra storia, cultura e buona cucina. Una di quelle che non si dimenticano.

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