Dalle comunali interrogativi per le regionali sarde

11 Giugno 2018
2 Commenti


A.P.

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Qualcosa di nuovo sotto il sole, rispetto alle previsioni. il centrodestra fa un balzo in avani a trazione Salvini e questo era previsto, mentre tiene meglio, rispetto alle attese, il PD. E  i 5 Stelle? Confermano che il governo locale non è il loro forte. Nelle città arrancano, non hanno il vento in poppa come nelle politiche. E se ne capisce la ragione. Ci sono nei comuni  gruppi dirigenti consolidati, che spesso hanno amministrato senza lode, ma anche senza infamia, mentre il M5S, visto da vicino nei suoi uomini, mostra la sua debolezza e improvvisazione. Gli straordinari esiti delle politiche, dove il profilo dei candidati non conta, lascia il passo ad una più realistica valutazione della potenziale capacità amministrativa.
Salva un’analisi pià precisa a risultati acquisiti, ad un primo sguardo, l’esito delle elezioni locali pone quesiti seri in vista delle prossime regionali, sarde, verso le quali ormai tutti i partiti sono proiettati. La previsione più sensata è una vittoria del centrodestra a trazione leghista. Anche perché da noi il centrosinistra esce da una devastante esperienza di governo regionale e da una frantumazione difficilmente ricomponibile. Esitono almeno tre PD, mentre i piccoli gruppi sono ormai al “si salvi chi può” dei notabili che ne utilizzano le sigle. E nel M5S? Nel Movimento regna l’ottimismo. Stando alle prese di posizione di qualche esponente, c’è una convinzione di vittoria, dato lo straordinario successo alle politiche. Ma  è una sensazione pericolosa e senza fondamento, perché, ad oggi, il M5S non ha in Sardegna una politica regionale percepibile e manca di un gruppo dirigente visibile, seppure informale, da mettere in campo.
C’è dunque un imperativo categorico per le forze progressiste sarde, in larga misura fuori dagli attuali circuiti istiruzionali: contrastare e battere la destra. Ma come? Ad oggi manca la risposta. E il tempo stringe.

2 commenti

  • 1 Aladin
    11 Giugno 2018 - 07:50

    Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=83617

  • 2 Andrea Murru
    11 Giugno 2018 - 08:45

    Battere l’avanzata della destra resta l’imperativo. Sul come questo blog (che non è sacro ma giustamente laico) ha avanzato una proposta di pre-cont(r)atto tra le forze progressiste animatrici della vittoria referendaria del 4 dicembre ed il M5S, utile alla costruzione di una piattaforma programmatica che superi quel’lapprossimazione che spesso contraddistingue alcuni esponenti di quel movimento.
    Gioverebbe a tutti predisporre i dovuti incontri con spirito costruttivo superando l’atavica voglia di andare da soli (declinata, in negativo, con la non alleanza) che inevitabilmente consegnerebbe la regione ad una destra unita.

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