Solinas & C. bloccano la regione e nessuno s’indigna

6 Maggio 2019
2 Commenti


 

Alla faccia della governabilità. La legge truffa FI/PD della fine del 2013, ancora imperante, dà ora all’uno ora all’altro un iperpremio di maggioranza, 36 consiglieri su 60 con meno del 50% dei voti validi e meno del 25% del corpo elettorale sardo, ma di governo non se ne vede l’ombra. A distanza di oltre due mesi dalle elezioni la giunta è ancora da fare. E nel frattempo, il Consiglio fa melina, usa strumentalmente Sa Die per far ciò che si può fare in un bel convegno istituzionale sulla storia di fine settecento/primo ottocento in Sardegna. Si usano vergognosamente fatti e protagonisti della politca sarda di un tempo tormentato per nascondere l’inerzia sul piano del governo e dell’attività consiliare. Tutto è paralizzato anche le commissioni. Ha ragione Vito Biolchini uno scandalo in barba al decisionismo parolaio di Salvini: un quarto d’ora - diceva in cmpagna elettorale - per scegliere gli assessori e fare il governo regionale. E ora dov’è? A difendere Siri in odor di malaffare?
Che il PD e il centrosinistra tacciano è comprensibile. Col centrodestra c’è una corrispondenza d’amorosi sensi di cui la legge truffa regionale è il manofesto: una volta a te, una a me, tutti gli altri fuori. Nessuna sorpresa, dunque, l’inerzia di Zedda e compagni. Lo sarebbe una loro ferma opposizione, una presa di posizione dura, una levata di scudi. Niente di nuovo sotto il sole. Ciò che stupisce è, invece, l’amminchiamento dei consiglieri pentastellati. Sono entrati in Consiglio baldanzosi e paiono come quesi giocatori in eterno riscaldamento che non entrano mai in partita.Di solito il Movimento, anche in modo colorato, assume iniziative di forte impatto. Ricordate quando salirono sul tetto di Montecitorio per protestare contro lo scasso costituzionale di Renzi? Fu una bella iniziativa. Qui amminchiati ad attendere che lor signori facciano funzionare esecutivo ed assemblea. Ma non è il caso di dar corso a iniziative clamorose. Vito suggerisce unìoccupazione dell’aula consiliare. Ottima idea. Ma basterebbe anche salire sul tetto del Consiglio di via Roma e rimanerci a turno fino allo sblocco della situazione. Ne parlerebbe la stampa nazionale, Salvini verrebbe messo alla gogna per il suo fare inerziale o fanfaronismo, ma sopratutto i sardi avrebbero subito l’esatta percezione del nulla da cui siamo retti.
Insomma, una cosa è certa. Non c’è maggioranza. Ma sorge il dubbio che non ci sia neppure opposizione. Se non è così, qualcuno batta un colpo! Noi siamo pronti a dare manforte.

2 commenti

  • 1 Aladin
    6 Maggio 2019 - 08:01

    Anche su Aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=96583

  • 2 aldo lobina
    7 Maggio 2019 - 09:57

    Ma perché persone intelligenti si ostinano a chiedere moti di spirito ad anime morte quali gli eletti di un movimento piattoforme, privo di consistenza politica, soprattutto qui in Sardegna? Una vera opposizione al malgoverno o al non governo presuppone qualità personali, intelligenza politica, competenze amministrative che scarseggiano per ogni dove. Ci stanno abituando al nulla. Ma il nulla è un pozzo senza fondo, alla ricerca del quale soprattutto i pentastellati fanno l’andatura.

    Risposta

    Noi non abbiamo informazioni su un gruppo consiliare nuovo di zecca e nutriamo speranza che sia attivo e vivace. Il M5S lo è stato, tant’è che in pochi anni è diventato partito di maggioranza relativa e governa il paese. In mancanza di meglio, ci auguriamo che siano vivaci anche nella ns. isola. Quanto alle competenze amministrative e d’intelletto condividiamo il pessimismo generale, ma anche qui non mettiamo fra i battistrada i pentastellati, almeno perché hanno canoni etici ormai scomparsi altrove.
    Senza illusioni, attendiamo eventi.

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