USA, brevi riflessioni sull’azione golpista di Trump

7 Gennaio 2021
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Fernando Codonesu

 (Scontro a fuoco all’interno del Senato)

Anche se sollevazione rientra siamo di fronte ad una vera e propria azione golpista e insurrezionale guidata dal Presidente in carica.
E’ questo il fatto nuovo foriero di ulteriori gravi conseguenze.
Gli accadimenti di ieri, non limitati peraltro a Capitol Hill, in assenza di auspicabili contromisure potrebbero essere replicati il 20 gennaio quando ci sarà l’insediamento all’aperto. Chi controllerà i Proud Boys armati che vi parteciperanno?
Si fermeranno alla semplice protesta pacifica?
Io sono convinto del contrario.
Intanto un primo dato inequivocabile: la grande democrazia americana è malata come e più di altri sistemi democratici dell’occidente. Se i fatti di ieri osservati in tutti i luoghi del mondo fossero avvenuti in qualunque altro paese gli americani avrebbero inviato i marines e i corpi speciali.
Ci vogliamo ricordare di Maduro e del tentativo, quello sì golpista, di Guaidò? Per Trump e non solo Maduro è un dittatore e Guaidò è il difensore della democrazia!
I fatti di ieri hanno gravi conseguenze non solo sulla democrazia americana, ma su tutte le democrazie del mondo.
La dimostrazione di tutto ciò è nel fatto che un eversore come Trump sia stato eletto presidente e abbia un seguito di poco meno della metà del popolo americano, oltre 74 milioni di voti!
Tutti eversori? Sicuramente no, ma con un senso alternato della democrazia sì, tanto è vero che per la stragrande maggioranza di quegli elettori contano solo i voti propri e non quelli degli altri.
Il problema grave allora non è Trump ma il trumpismo che ci porteremo dietro per almeno 20 anni nel mondo, comprese le latitudini dei sovranisti europei e nostrani.
Come seconda considerazione c’è la delegittimazione del Presidente eletto e di queste elezioni. Joe Biden e il partito democratico, a detta di Trump e dei suoi seguaci, avrebbero rubato le elezioni. Come, poi, è un mistero considerato che Trump aveva e ha ancora per 15 giorni tutte le leve del potere.
Intanto con quale credibilità gli USA potranno pretendere di essere ascoltati e considerati come “faro” del mondo democratico?
E mi viene anche un’altra considerazione sulle minoranze. Se ieri ci fosse stata l’irruzione di gruppi afroamericani e non di suprematisti bianchi, proud boys, fascisti e squadristi trumpiani, ci sarebbe stato uno schieramento di poliziotti che avrebbero sparato e ucciso senza alcun ripensamento.
Davvero, questa America può pretendere di insegnare al mondo la democrazia ed esportarla?
Davvero, come dicono loro, che Dio salvi l’America!

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