Beppe, stavolta avresti fatto bene a star zitto!

21 Aprile 2021
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Andrea Pubusa

Ho sempre seguito Grillo con simpatia perché è un uomo intelligente e spiazzante. Fuori dalle righe, e perciò anche se non sempre condivido le sue parole, le trovo sempre interessanti. E’ certamente una delle persone che più ha movimentato la mortifera scena politica italiana. I suoi critici spesso neanche sanno da dove venogono le sue proposte, reddito di cittadinanza, reddito universale, transizione ambientale e tante altre che fanno storcere il naso. Giudicate con sufficienza anche se la fonte sono imppgortanti economisti e studiosi di livello mondiale, talora anche Nobel.
Questa volta però sulla vicenda penale del figlio avrebbe fatto bene a star zitto. Uno sfogo in famiglia o fra amici si comprende, si condivida o meno il merito, ma un video è rivolto a tutti, è fatto per far clamore sulla vicenda. Il fatto e’ poi delicato, involge piu’ persone, una giovane donna che merita rispetto, ed evoca questioni anche etiche molto rilevanti. Io che ho fatto l’avvocato da più di mezzo secolo, so quante ingiustizie riservino le procedure. Spesso il fatto solo di esistere, che si sparga la notizia di una indagine è una condanna, lo sono senz’altro le lungaggini. Poi - è inutile negarlo - non tutti i magistrati sono operosi e accurati e spesso anche poco acuti nel leggere atti e fatti. Tutto questo però fa parte del gioco, anche se è poco accettabile. Il figlio di Grillo ha un difensore, è lui che deve svolgere la difesa. L’irruzione del padre non serve a lui nè alla giustizia.
Per il resto, mi guardo bene dall’accodarmi ai tanti accorati difensori della magistratura che l’hanno sempre attaccata. Come sempre, Conte con misura ed equlibrio ha detto le parole giuste.

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