Che follia i rettori riuniti all’ombra dei manganelli!

19 Maggio 2009
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Red

Che follia il G8 University Summit! Quando si è mai vista l’intellettualità autonoma riunirsi con la protezione dei manganelli! E’ la riprova di quanto dicevamo ieri: la scienza non può essere strumento della spada, del potere politico ed economico. E poi, come hanno fatto i rettori a non ricordare a se stessi prima che al Ministro Maroni che, per tradizione, le Università e le iniziative accademiche devono essere affrancate da interventi della forza? Le sedi del dialogo e della ricerca non possono tollerare queste commistioni improrie e pericolose. Se i rettori avessero compiuto un gesto di rottura, uscendo dalle riunioni paludate e scimmiottanti i vertici del potere, quasi certamente avrebbero creato una linea di dialogo con gli studenti dell’Onda, scongiurando gli scontro e gli arresti (due manifestanti fermati, fra i quali uno studente sardo) durante il corteo di protesta .
In verità Francesco Profumo - rettore del Politecnico di Torino che organizza il G8 delle università con la Conferenza italiana dei rettori e la Commissione italiana dell’Unesco - ha offerto agli studenti il dialogo. “Siamo aperti alle loro richieste - è stato il suo appello - e disponibili ad incontrarli”. Ma questo gesto non ha mutato il segno del summit. Insomma voleva tenere il piede su due staffe.  Lo ha colto subito l’Onda. “Non accorriamo come servi al primo richiamo dell’imperatore”, ha risposto a distanza un portavoce del movimento di protesta. “Accetteremo il dialogo - ha soggiunto - soltanto se dichiareranno annullato e fallito questo insostenibile G8″. Gli si può dar torto? Così come coglie nel segno lo slogan degli studenti del Cantiere Alto Sviluppo, che hanno occupato, ieri pomeriggio, in modo pacifico, i laboratori di ricerca della Gm Powertrain al grido “fuori le aziende dall’ Università”. La ricerca ha certo risvolti applicativi anche in campo produttivo, ma non dev’essere l’azienda a dettarne i programmi. L’autonomia della conoscenza scientifica dev’essere assoluta.
E dire che il corteo era iniziato all’insegna dell’ironia. “G8 stiamo arrivando: parte l’Onda, parte una nuova mareggiata”. Con queste parole, urlate da un megafono, è partito il corteo stamattina. migliaia di persone nel centro di una Torino blindata dalle forze dell’ordine. Un vertice, dicono i manifestanti, “fallimentare e illegittimo”. Numerosi anche gli slogan contro il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, e contro l’attuale congiuntura economica: “Noi la crisi non la paghiamo - urla il corteo - noi la crisi ve la creiamo”.
Il corteo, a cui si sono aggiunti un migliaio di studenti arrivati in treno da Milano, ha fatto una prima tappa di fronte al rettorato, nella centrale via Po. Gli studenti hanno messo davanti all’ingresso un sacco vuoto dell’immondizia, ribattezzato “compost toilet”. “Dal letame nascono fior di….” lo slogan utilizzato contro il rettore, Ezio Pellizzetti, colpevole a loro dire di aver chiuso nei giorni scorsi per motivi di sicurezza Palazzo Nuovo. Come si vede gesti simbolici e non violenti, che certo non giustificavano il vasto dispiegamento delle forze dell’ordine e le cariche della polizia.
Cosa penseranno di tutto questo i Rettori riuniti in questo ridicolo Summit?

1 commento

  • 1 Meloni Giacomo /CSS
    20 Maggio 2009 - 16:12

    Ho letto le cronache di questi giorni di battaglia attorno al G8 delle Università nella città di Torino e soprattutto ho visto le immagini sui massmedia e su internet.Siamo ritornati agli anni ‘68 /’69/ ‘70 ?.No davvero.Le Università non sono occupate ed il Movimento degli Studenti ,la cosidetta ONDA ” ha caratteristiche molto diverse dal passato.Intanto è più concreto e meno ideologico e le richieste degli studenti sono molto più stringenti.Non ci sono legami internazionali con altri Movimenti nè i riferimenti “ideologici ” CINA/CUBA /AMERICA LATINA etc.Non c’è l’antiamericanismo radicale.
    Ma la polizia picchia duro come allora,nonostante la sindacalizzazione dei polizzioti che non sono più un corpo militarizzato.Abbiamo visto di tutto e di più.Le immagini sono eloquenti.
    Ma la colpa principale la do anch’io agli Organizzatori del G8,ai Magnifici Rettori per intenderci.A parte la voglia smodata di imitare gli otto e/o i venti Grandi della Terra, i” Magnifici” hanno commesso l’errore di ritenere che l’Università sia “un fatto loro”,mentre interessa milioni di studenti per esempio,che non si può far finta di coinvolgere all’ultimo momento.Francamente è un paternalismo di maniera fuori tempo ed offensivo.
    Ora ci sono i feriti e i fermati.E meno male che non ci sono ancora in giro le ronde,altrimenti la questione dell’ordine pubblico si sarebbe complicata oltre misura.
    L’Università deve essere luogo di studio e di ricerca .
    Lasciamo fuori le contese e le armi,anche quelle improprie ,che fanno male alle stesse forze dell’ordine-come si è verificato in questa circostanza- che le usano contro chi manifesta democraticamente.Ribadisco “democraticamente ” perchè i così detti facinorosi sono talmente pochi che mi sono sempre chiesto perchè non vengono mai isolati preventivamente.In fondo basterebbe poco,ma forse fa comodo avere questi energumeni per giustificare la violenza ? Me lo chiedo da anni.
    ingenuamente.

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