Libertà di pensiero e politica, fin dove?

11 Luglio 2025
1 Commento


Andrea Pubusa

Il land tedesco della Renania-Palatinato  ha intenzione di vietare l’accesso agli incarichi pubblici a quanti aderiscono a organizzazioni estremistiche, così gli iscritti al partito di estrema destra Afd saranno colpiti dal divieto. Si tratta di una evidente limitazìone alla libertà di pensiero. La questione non è nuova. Ci sono pensatori liberali, campioni di idee libertarie che hanno convintamente sostenuto che le libertà democratiche devono essere precluse ai sostenitori di idee che limitano le libertà altrui. Su queste basi si è invocata la messa al bando di partiti o organizzazioni comuniste e la persecuzione dei loro sostenitori. La questione è molto delicata e scivolosa perche’ in questo modo si finisce, in nome della libertà, per non essere propriamente democratici, per instaurare regimi non pienamente democratici.

La Costituzione italiana ha adottato una soluzione molto interessante. Esclusa la rifondazione di un partito fascista, vietata espressamente, ciò che rileva non è il programma di un partito, ma il fatto ch’esso persegua le sue finalità con metodo democratico, ossia nel rispetto della Costituzione. E dunque è la violazione delle regole democratiche a legittimare divieti e sanzioni. Non è rilevante neppure l’organizzazione interna del partito, ma il fatto ch’esso partecipi alla competizione politica rispettando le libertà altrui. L’istaurazione di un regime autoritario può avvenire solo infrangendo la Costituzione, in modo illegale, ma se questa non ha la forza di difendersi, il regime è già bell’e fatto. Insomma la democrazia si difende con la pratica della democrazia. 

1 commento

Lascia un commento