Andrea Pubusa

Sarà un caso ma in questo momento c’e una critica diffusa verso la presidente Todde. La sua azione di governo non convince, e a dirlo non è solo l’opposizione del centro destra, ma anche settori importanti del campo largo. Bisognerà parlarne e ci torneremo per fare il punto. Tuttavia si può subito dire che l’attacco di Truzzu è osceno. Egli stigmatizza la Regione perche’ non ha ancora approvato l’istanza di VIA ex post presentata dalla RWM dopo che il Consiglio di Stato ha sanzionato con l’annullamento la furbata dell’azienda produttrice di armi. Sapete cos’ha fatto RWM? Ha frazionato in tanti progetti di piccole dimensioni la costruzione di un nuovo impianto che amplia quello esistente. Si è anche avuta la sfrontatezza di dire che il nuovo impianto non ha natura chimica perche’ l’attività sarebbe di puro assemblaggio di materiali prodotti altrove. La Regione a guida Solinas l’aveva bevuta, ed anche il Tar Sardegna, ma non il Consiglio di Stato  che ha annullato l’autorizzazione all’ampliamento per mancanza di VIA, data l’entità e la natura dell’intervento. La Regione non ha ancora accolto  l’istanza di RWM, ma certo una VIA ex post, riaprirebbe le porte al contenzioso davanti al giudice amministrativo. L’area è protetta perchè attraversata da corsi d’acqua, che nel progetto RWM, come per incanto, sono spariti, non risultano nelle carte prodotte dal colosso delle armi. Riapariranno però ad opera delle associazioni ambientaliste che hanno fiondato la precedente autorizzazione. Il centrodestra per bocca di Truzzu  paventa danni gravi all’occupazione dal blocco del progetto RWM, ma non è lavoro buono quello diretto a produrre armi per sterminare popolazioni inermi. Per questo la lotta contro RWM e i suoi strumenti di morte prosegue e si allarga. Per questo la Regione deve negare l’autorizzazione.

Su questo punto la critica all’amminjstrazione regionale non coglie nel segno anzi, speriamo  che sculi le manovre della RWM.