In Svizzera no minareti, da noi la croce nella bandiera

30 Novembre 2009
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Red

L’hanno fatta proprio grossa gli svizzeri, se, a proposito di Islam, moschee e monareti, hanno fatto incavolare anche le gerachie cattoliche!
”Un duro colpo a liberta’ religiosa e integrazione”: Lo dice il segretario dei vescovi svizzeri, mons. Gmr, sul voto referendario di ieri anti-minareti. E precisa che i vescovi svizzeri”non sono contenti”. ”Il Concilio vaticano II dice chiaramente - ha osservato Gmr alla Radio Vaticana - che e’ lecito per tutte le religioni costruire edifici religiosi, e anche il minareto e’ tale.”.
Ma che gli svizzeri non seguano esattamente l’insegnamento di Cristo risulta anche dal fatto che non sembrano disposti a porgere l’altra guancia. Ieri in Svizzera, il 68,2% dei votanti ha bocciato con un referendum il divieto di vendere armi e materiale bellico.
Che gli svizzeri vogliano fucilare chi, per riunirsi in preghiera, intende costruire luoghi di culto?
Scontenti, dunque, i vescovi svizzeri. Ma indovinate chi invece è contento in casa nostra ed ha additato la Svizzera come fulgido esempio da imitare? Risposta facile facile. Castelli, l’ex ministro della giustizia, il quale, non pago, ha aggiunto che bisognerebbe aggiungere la croce nella bandiera italiana. Ma non è quella stessa bandiera con la quale Bossi una volta ha detto di volersi pulire …? Nella Lega c’è un grave scordinamento…mentale.

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