Gianfranco, meglio tardi che mai!

23 Aprile 2010
1 Commento


Amsicora

Dovete ammettere che sentire Bondi affermare che nel PdL non ci sono servi, è quanto di più esilarante possano sentire le nostre orecchie. Che Bondi e gli altri si siano così immedesimati nel capo da non rendersi conto della loro identità è un fatto che merita uno studio socio-psicologico. Il fenomeno è ancor più inquietante ove si pensi che fino a qualche tempo fa i missini non volevano neppur sentir parlare di Regioni, perché ritenute incompatibili con la loro idea di Stato nazionale. Difendevano la magistratura sempre e comunque, perché importante corpo delle Stato. Sfoderavano la bandiera nazionale ad ogni piè sospinto, contro le bandiere rosse dei comunisti e dei socialisti e quelle bianche della DC. Non a caso nel loro simbolo, la fiamma sempre ardente e viva, era tricolore.
Non ho mai capito l’alleanza con Berlusconi per via delle sue molte leggi personali, il suo feroce attacco alla magistratura, il suo tenace smantellamento dello Stato, la sua disonestà. Ancor meno l’alleanza degli ex missini con Bossi, sol che si pensi al suo progetto di disarticolazione dell’unità statale e alla sua considerazione della bandiera, ridotta a semplice carta igienica.
Ho sempre pensato che quello di AN con gli altri fosse solo un accordo di potere. E sono sempre stato convinto che un giorno o l’altro sarebbe scoppiato. Ora il botto c’è stato. Fini, in fondo, ha detto le cose ovvie che stanno sotto gli occhi di tutti e sulle quali non è possibile tacere. Il PdL è al carro della Lega, Bossi è sempre più baldanzoso, i comuni leghisti del Nord si stanno autoproclamando “repubbliche indipendenti” con regolamenti ed ordinanze che delineano una loro particolare costituzione, fondata sul razzismo, sul più becero egoismo e sulla stupidità. Ne è stata testimonianza la trasmissione di ieri di Santoro da Adria. Sindaci trogloditi e madri assatanate contro gli emigrati, al punto di rifiutare il contributo che l’anonimo imprenditore ha voluto donare alla mensa scolastica per saldare il debito dei bambini figli di immigrati. Consigli comunali da sciogliere e sindaci da destituire per manifesta violazione della Carta costituzionale, se agli Interni non ci fosse la copertura di uno di loro, Maroni.
Fini ha scoperchiato la pentola, mostrandone il contenuto di veleni e fetenzie. Meglio tardi che mai. Ma è bastata la pretesa di discussione, la richiesta di dibattito a far scattare il cortocircuito. Forse Fini avrebbe dovuto capire prima che nel PdL si obbedisce e basta. La qualcosa è naturale per Bondi, Cicchito, Gasparri e La Russa, ma non per lui che si è sempre considerato non un colonello, ma un generale.
Di fronte a questo terremoto politico ancora una volta manca il centrosinistra, che assiste inerme alla più ghiotta delle occasioni per indicare agli italiani una via alternativa di valori e di governo. Bisognerebbe fare uno sforzo per scrollarci di dosso il berlusconismo che c’è in noi. Meglio tardi che mai.

1 commento

  • 1 G M P
    23 Aprile 2010 - 08:09

    Attenti queste “divisioni” le ho già viste nei grandi partiti di governo della prima repubblica.
    La divisione nel PDL potrebbe rafforzare il PDL stesso. Potrebbe essere l’ennesimo colpo di teatro.
    Piuttosto il PD pensi a costruire un alternativa di governo anziché preoccuparsi dei diritti previdenziali dei propri eletti. Elezioni subito alla prima possibilità .

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