E se il rumeno fosse stato lui!

18 Ottobre 2010
1 Commento


Amsicora

Pare che Alessio Burtone abbia paura di andare in carcere per aver sferrato un pugno micidiale in pieno volto, per una banale lite alla stazione Anagnina, a Roma, a Maricica Hahaianu, l’infermiera romena di 32 anni morta ieri in ospedale dopo una settimana di agonia. E pensa che a riparare basti dichiarare d’essersi pentito. ”Ho paura di andare in carcere. Non volevo fare del male e provocare la morte di nessuno: sono profondamente pentito di quello che ho fatto”, ha detto  il pugilista al suo avvocato quando gli ha comunicato che andra’ in galera e che rischia fino a 18 anni.
E se a sferrare il purgno fosse stato un rumeno e la donna fosse stata italiana? Meglio non pensarci. Quanto avrebbero speculato i fascisti di ogni risma sulla innata violenza degli stranieri, sul loro istinto omicida! Meglio non pensarci. Quanto sia vuoto e privo di misura il mondo di questo giovane lo provano le reazioni degli amici. Lo difendono tanto da esporre sotto casa uno striscione ”Alessio libero”.  Alcuni amici del ragazzo si sono radunati sotto l’abitazione del giovane in segno di solidarieta’. Tutti parlano di un ragazzo ”tranquillo, generoso, molto attaccato alla famiglia”. Meno male, e se non fosse così tranquilo e generoso, cosa farebbe? Meglio non pensarci.
E che dire di un tal Maurizio, 19 anni, che quasi giustifica l’amico: ”Se ha fatto quello che ha fatto e’ perche’ ci ha visto nero e non voleva. Forse anch’io avrei reagito cosi…”. Non voglio neanche pensare all’ipotesi che vada in galera, Alessio non e’ tipo da stare li”, commenta un altro amico. No è tipo da mandare per stazioni frequentate da infermiere rumene!
I funerali dell’infermiera si svolgeranno in Romania.
Il Comune di Roma, ha annunciato il sindaco Gianni Alemanno, si costituira’ parte civile e sosterra’ le spese dei funerali e del trasporto della salma in Romania

1 commento

  • 1 Bomboi Adriano
    18 Ottobre 2010 - 14:26

    Eh sì, era una santa.
    Pare che l’infermiera deceduta sia stata quella che voleva passare per prima nella fila ed ha schiaffeggiato per ben due volte il soggetto in pubblico (pur essendo in torto), il quale ha poi reagito con un uso spropositato della forza uccidendo la donna.

    Io non ci vedo martiri e santi in questa vicenda, come non ci vedo nazionalità o politica, né in un senso, né nell’altro, vedo solo una maleducata che purtroppo ha pagato con la vita la sua arroganza, ed un’idiota criminale, immaturo ed incapace di controllare le proprie reazioni.

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