Prima il manganello ora la carota

31 Dicembre 2010
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Amsicora

E vai a vedere che il pestaggio di Civitavecchia è dovuto ad un difetto di comunicazione! Sì al fatto che Maroni non ha sentito Galan. E dire che entrambi son leghisti. Beh, non c’è altra spiegazione. Che ragione aveva Galan di sequestrare in porto i pastori sardi se aveva pronti per loro tanti bei provvedimenti. Tante belle notizie. E quale miglior occasione per parteciparle se non al cospetto dei diretti interessati? Per di più così carini da non farlo scendere in Sardegna e venirlo a trovare con una nutrita rappresentanza a Roma, proprio al Ministero. Sarebbe stata anche l’occasione per uno scambio di baci, abbracci ed auguri. Volte la riprova dell’e2uivoco, Sentite cosa dice Galan in una nota diffusa ieri pomeriggio, rispondendo alla critiche di scarsa considerazione alla protesta dei pastori rivolte da esponenti dell’opposizione. Il Ministro ricorda quanto è stato fatto per il settore. “A seguito della crisi del settore ovino è stato istituito un tavolo di confronto nazionale, a cui hanno preso parte il ministero delle politiche agricole, le Regioni interessate (Sardegna, Lazio, Toscana e Sicilia) e tutti i rappresentanti del partenariato economico e sociale. In questo contesto - prosegue la nota del ministero - il ministro Galan ha assunto l’impegno di finanziare un intervento di mercato per un controvalore di 14 milioni di euro, di inserire il pecorino romano nei programmi di promozione del ministero e di convocare al più presto il tavolo di filiera».
Nel documento Galan ricorda anche l’intervento di mercato destinato a smaltire le eccedenze di pecorino: «Agea ha già definito una prima gara per la prima tranche di mille tonnellate di pecorino romano da utilizzare come aiuto agli indigenti per un valore di circa 7 milioni di euro, una seconda gara per lo stesso valore è pianificata per la prossima primavera». Via libera anche al progetto di promozione da un milione e 200 mila euro presentato dal Consorzio del pecorino romano. Èd è previsto - ricorda il ministro - un ulteriore progetto per il bando destinato ai Paesi terzi, per la scadenza di marzo 2011.
Il ministero ha inoltre istituito e coordinato i lavori del tavolo tecnico per la definizione dell’accordo interprofessionale. «Il testo dell’accordo quadro, comprensivo del contratto tipo per la fornitura di latte ovino, è stato definito ed inviato alle organizzazioni della filiera per la sottoscrizione. Nel 2011 l’accordo dovrà essere sottoscritto dalle organizzazioni di filiera.
«Su proposta del ministro Galan - prosegue la nota - il Cipe ha destinato 4 milioni di euro a favore del comparto ovino nell’ambito dei fondi del programma infrastrutture. Una volta registrata la delibera Cipe, il riparto dei fondi sarà condiviso nel tavolo di filiera. È stato inoltre finanziato un programma di ricerca del valore di 0,5 milioni di euro, per accelerare il processo selettivo degli ovini resistenti alla Scrapie. Infine, gli uffici del ministero, in accordo con la Regione Sardegna, hanno messo a punto una nuova misura sul benessere animale, da finanziare attraverso il Programma di sviluppo rurale, che, se attuata correttamente, oltre a garantire un’importante integrazione al reddito degli allevatori, consentirà di migliorare sensibilmente la qualità di base del latte ovino, in modo da dare concretezza all’accordo di filiera da sottoscrivere entro il 2011 e creare le condizioni per diversificare la produzione ed intercettare una domanda di prodotti trasformati sempre più sofisticata».
Ma che coglione Maroni, prima di ordinare il pestaggio, poteva sentire Galan! Bastava una telefonatina, Invece il Ministro dell’Interno ha pensato che Galan non avesse alcunché da comunicare, che non avesse in mano che il classico pugno di mosche ed ha pensato bene di non fargli fare brutta figura, dando l’ordine di fare quel che sappiamo.
Intanto ieri il leader del Movimento Felice Floris farà come gli studenti, chiederà, con una lettera, di essere ricevuto dal presidente della Repubblica Napolitano. E conferma anche la possibilità di un esposto contro le forze dell’ordine. Ma non ce n’è bisogno. I magistrati sono al lavoro per far luce sulle responsabilità dei tafferugli nel porto laziale: due le inchieste aperte, una sul comportamento dei pastori, l’altra sull’operato delle forze dell’ordine. Inchiesta che dovrebbe ridursi ad una: perché tutto ciò che a Civitavecchia è andato oltre la discesa dei pastori dalla nave e la salita su un pullman è responsabilità della polizia, di chi la comandava e di chi, dall’alto, ha impartito gli ordini. Per di più, in democrazia, è stato commesso uno dei crimini più gravi ed efferati: è stato violentemente impedito l’esercizio di più d’una delle libertà fondamentali e inviolabili.
Ma Floris può lasciar perdere: tutto si è chiarito. Tutto è accaduto a causa di un incolpevole malinteso. Maroni non sapeva che Galan aveva pronta la carota e ha usato il manganello.

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