Auguri, da Andrea Pubusa e dalla Redazione.

Auguri, ma ritrovando il filo di un impegno unitario delle forze popolari e progressiste. 

La speranza è grande. Peggio di così il 2012 non poteva andare per i lavoratori, i disoccupati e i ceti popolari in genere. Il 2013 si apre con una scadenza importante: le elezioni politiche. Si delineano gli schieramenti: Berlusconi, il PD con Vendola, Monti coi centristi, e poi, a sinistra, un quarto polo in formazione capeggiato da Ingroia.
L’obiettivo principale è battere Berlusconi e metterlo in condizione di non nuocere. La partita grossa si gioca fra Monti e Bersani. Monti punta a divenire l’ago della bilancia e a prorogare se stesso alla guida del governo con una maggioranza di centro-centrosinistra. Il centro egemone sul centrosinistra. Una continuazione del primo governo Monti. Bersani punta allo stesso rapporto, ma a parti invertite. Il centrosinistra alleato, ma prevalente sul centro. Meno liberismo e più solidarismo, ma con moderazione. Attorno a questo nucleo centrale ci sono poi due varianti anch’esse rilevanti: Grillo e il quarto polo. Il primo si pone come forza non disponibile ad alleanze. Un voto a quest’area incrementa la protesta populista, utile forse se vincesse il Cavaliere. Il quarto polo di Ingroia è decisamente contro il montismo e contro l’alleanza centro-centrosinistra, ma non si capisce ancora come intende collocarsi nel caso abbia un peso contrattuale di qualche rilievo. Sembra intenda spostare l’asse a sinistra e rendere possinile un governo centrosinistra-sinistra, senza Monti e il centro. E’ importante che Ingroia & C. definiscano  questo profilo, la disponibilità all’alleanza con le forze progressiste, perché questa volta l’utilità del voto sarà decisiva per raccogliere consensi. Non servono, insomma, semplici, ancorché nobili, testimonianze di buoni propositi. 
Quali auguri, dunque? Che il PD vinca bene, con buoni successi di Vendola e del quarto polo. Nessuno sfondamento di Monti e disfatta del Cavaliere. Pace e bene!