Cagliari-Milan: Tar batte Prefetto 2-0

8 Febbraio 2013
2 Commenti


 Red

Il Tar mette le cose a posto, con ragionevolezza e buon senso, e ordina lo svolgimento della partita Cagliari-Milan a Is Arenas. L’argomentazione del Giudice Amministrativo è semplice, elementare. Si sono svolti a Quartu già quattro incontri, con le autorizzazioni amministrative di legge? Bene. Si può dunque svolgere anche il quinto.
Il Prefetto afferma che “è prevedibile un afflusso di spettatori appertenenti a tifoserie storicamente contrapposte”? Bene, accade spesso in tutti gli stadi d’Italia. Ma qual’è il pericolo? Il Ministero dell’Interno qualifica l’incontro col Milan con “indice di rischio 2″. Dunque, un rischio che comporta - secondo l’Osservatorio nazionale Manifestazioni Sportive - l’adozione delle misure organizzative adeguate a scongiurare scontri fra le tifoserie a tutela della sicurezza e incolumità pubblica. Come si vede, si tratta di un rischio che prescinde dalla situazione dello Stadio. Ergo, si svolga la partita domenica e il Prefetto faccia il suo dovere, ossia adotti le misure del caso, come fanno tutti i prefetti in queste situazioni.
Era così anche con la Roma lo scorso settembre. Bastava che la Prefettura emettesse un comunicato in cui si confermava lo svolgimento della partita a porte chiuse, e tutto sarebbe andato liscio. Invece, si è creato al Cagliari e ai tifosi sardi un grave danno. Si è messa alla gogna sulla stampa nazionale una società storicamente seria, facendola passare come fomentartrice di disordini.  In  realtà, il Prefetto aveva dimenticato allora e ha scordato ieri che, nell’adottare i provvedimenti amministrativi occorre ragionevolezza (ossia: buon senso), misura e proporzionalità: il provvedimento dev’essere adeguato al caso. Ci voleva un decreto del TAR per insegnargli questa ovvietà?

2 commenti

  • 1 michele podda
    8 Febbraio 2013 - 21:14

    Pare che il Prefetto possa ricorrere a sua volta contro la decisione del Tar, quindi ancora non è detta l’ultima parola, anche se tutto depone a favore del Cagliari.
    In ogni caso mi chiedo:
    - Perchè il Sindaco di Quartu si limitava a chiarire che lui non c’entrava, e oggi firma l’agibilità dello stadio? Dunque firma solo quando il problema è risolto? Non è un po’ pochino? Che senso ha? Se qualcuno sa, bisognerebbe chiarire.
    - Il Prefetto Giuffrida (chini esti?) in ferie e il vice Bellantoni (chini at essi?) meritano un ringraziamento: un invito cordiale ma deciso a cambiare aria, con una manifestazione serena e ordinata davanti alla Prefettura. Dopo la partita però. Nel frattempo la gentile Redazione, se crede, potrebbe informare i lettori sui vari interventi con cui, in varie occasioni, questi buontemponi si sono distinti (ma de candu nci funti, in Casteddu?).

  • 2 Stefano Deliperi
    8 Febbraio 2013 - 22:58

    con tutto il rispetto per ’sto Prefetto, andrebbe semplicemente rimosso per “incompatibilità ambientale”. Per non dire altro. Serenamente.

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