Caro Franco, perché ti sei candidato?

30 Gennaio 2014
Nessun commento


Franco Ventroni a domanda di Andrea Pubusa risponde 

Non sostengo partiti. Il  partito e la lista che vorrei non ci sono. C’è però qualche buon candidato nelle liste antiCappellacci, con una storia di impegno e coerenza a sinistra e di grande esperienza professionale. E io ve li  voglio presentare. Per la par condicio ne intervisterò alcuni delle varie liste, centrodestra escluso.
Uno di questi candidati è Franco Ventroni. Lo conosco da quando, giovane e magro, viveva alla Casa dello Studente venendo da Torpé nel 1970. Abbiamo fatto un tratto insieme al Manifesto e al PDUP e dopo non ci siamo mai persi di vista. Franco è sempre stato un compagno coerente ed un amico amabile. Finita la sua militanza politica diretta, non ha cessato il suo impegno. Ha operato con serietà nei ranghi dell’Assessorato alla programmazione, occupandosi di istruzione e di sviluppo dell’imprenitoria.  Anche in questo suo lavoro si è fatto apprezzare per la professionalità e la capacità d’ascolto. Ascoltare e fare saranno certamente le sue qualità se verrà eletto. E’ nella sua indole, nel suo DNA come si dice oggi (A.P.).

- Caro Franco, sei arrivato quasi alla conclusione della tua esperienza lavorativa, come mai hai deciso di candidarti alle elezioni regionali col PD nella circoscrizione provinciale di Cagliari?
- Ho deciso, forse con troppo entusiasmo, di mettere a disposizione della collettività la professionalità maturata presso il Centro Regionale di Programmazione della Regione Sardegna.

- Molti conoscono la tua storia personale e professionale, una storia d’impegno fin dalla tua militanza giovanile nel Manifesto di Pintor e poi nel PDUP di Lucio Magri e poi la tua attività professionale presso il Centro regionale di Programmazione…
- … e di questa voglio fare il mio programma politico. Soprattutto chi mi conosce sa l’impegno e la passione che ogni giorno metto nel lavoro che faccio. Costantemente cerco di dimostrare con i fatti che l’Amministrazione regionale è prima di tutto un partner per lo sviluppo della nostra isola.

- L’amministrazione è uno snodo centrale per ogni politica di sviluppo…
- L’amministrazione regionale può e deve concorrere a determinare la direzione dello sviluppo non solo dettando le regole del gioco ma anche e soprattutto sperimentando ed incoraggiando gli investimenti strategici sia pubblici che privati. Il ruolo di innovatore giocato dall’Amministrazione regionale è di fondamentale importanza per una piccola regione come la nostra, dove il settore pubblico è il primo per numero di occupati e per movimentazione di denaro.

- Intorno al ruolo della macchina amministrativa regionale circolano molte voci, troppe, a volte vere a volte completamente infondate…
- Un punto credo però sia ampiamente condiviso e riguarda l’importanza e l’urgenza di ridare dignità all’Amministrazione sia per chi ci lavora ma soprattutto per i cittadini e le imprese che giorno per giorno entrano in contatto con la Regione.

- C’è però molta diffidenza e non a torto…
- Bisogna smetterla di guardare l’Amministrazione regionale come un mostro burocratico, come un fardello o come un salvadanaio da assaltare. È grazie all’Amministrazione regionale se la Sardegna può giocare a testa alta nel complesso e strategico settore delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione: non a caso presso il CRS4, nel settembre del 1993 è stato realizzato il primo sito web italiano.

- Non puoi negare che l’amministrazione regionale ha dei punti deboli e situazioni di inefficienza…
- Certamente, ma ha al suo interno un enorme serbatoio di competenze e conoscenze che necessitano di essere meglio organizzate per diventare la marcia in più per lo sviluppo della Sardegna. È da qui che voglio partire.

- Pensi già a qualche iniziativa in caso di elezione?
- Si ho in mente alcune cose molto precise. Cercherò, attraverso un’organica proposta di legge di riforma dell’Amministrazione regionale di dare una risposta concreta. Penso ad un’organizzazione del lavoro funzionale  e responsabilizzante in modo da permettere alle ottime professionalità esistenti all’interno dell’Amministrazione regionale di esprimere al meglio le loro potenzialità e di metterle a servizio della collettività e di un effettivo sviluppo economico e sociale della nostra Isola.

-Mi sembra una buona idea, ma non puoi limitare il tuo impegno all’amministrazione. Devi avere un orizzonte più ampio.
- Sicuramente. Il mio obiettivo è quello di una Sardegna che valorizzi le sue risorse e la sua identità mettendole al centro del proprio sviluppo anche attraverso una amministrazione di qualità che operi a servizio dei sardi e nella quale i dipendenti possano dare il meglio e siano valorizzati, senza bisogno di padrini o padroni.

- Negli ultimi 40 anni, fin da quando agli inizi degli anni ‘70 eri alla Casa dello studente, sei sempre stato nelle battaglie della sinistra sarda….
- Come tu sai, credo nel potenziale della nostra terra e dei nostri giovani. Infatti, nei tanti anni a servizio dell’Amministrazione regionale, in cui sono entrato nel 1978, ho cercato di  tradurre questo credo nel  mio lavoro promuovendo e attuando iniziative finalizzate a  favorire la formazione, l’imprenditorialità e  l’occupazione giovanile oltre ad interventi di valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni in una prospettiva di crescita economica e sociale.

- Ma come favorire questa crescita?
- Per conseguire questo obiettivo mi impegnerò  durante la campagna elettorale, ma soprattutto successivamente, in considerazione della mia pluriennale esperienza, per stimolare la creazione di nuove imprese e per sostenere quelle che presentano percorsi virtuosi per realizzare nuovo reddito, nuovi posti di lavoro per i giovani soprattutto nel settore privato, dedicando particolare attenzione a quelle piccole e medie imprese che intendono esportare i migliori prodotti e la qualità della Sardegna.

- Hai visto gli ultimi preoccupanti dati sulla disoccupazione giovanile  e femminile e sulla dispersione scolastica?
- Sono tragici! Dedicherò, se  gli elettori me lo consentiranno, particolare attenzione al miglioramento del sistema scolastico e della formazione e delle politiche a favore dei giovani.

- So che quello che dici lo farai, sei sempre stato dalla parte giusta e con coerenza. In bocca al lupo, Franco!
- Crepi!

francoventroni@gmail.com

0 commenti

  • Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.

Lascia un commento