Matteo Renzi e il suo “percorso di verità”

22 Febbraio 2014
2 Commenti


Gonario Francesco Sedda

 

Qualche settimana fa A. Robecchi [Pagina99.it , Chi l’ha detto?, 14 febbraio 2014] ha tratteggiato magistralmente il “percorso di verità” di M. Renzi nell’arco di quasi due mesi. Seguiamolo nella sua efficace sintesi: «Il mio obiettivo non è far cadere il governo, ma fare in modo che lavori (9 dicembre 2013). Letta mangerà tanti panettoni (18 dicembre 2013). Il Presidente del Consiglio per il 2014 di chiama e si chiamerà Letta (22 dicembre 2013). Mi dicono: fai finta di candidarti a sindaco di Firenze e invece vuoi fare le scarpe a Letta. Ma non è così (7 gennaio). Sì, certo, il governo proseguirà per tutto il 2014 (12 gennaio). Le critiche non sono per fare le scarpe ma per dare una mano (16 gennaio). È ingeneroso sentirsi dire per mesi che l’obiettivo è fare le scarpe all’esecutivo (20 gennaio). Chi non mi ha mai creduto oggi deve prendere atto della realtà: nessuno trama contro Enrico Letta (21 gennaio). C’è Letta, rimanga Letta (21 gennaio). Grazie, Enrico (13 febbraio)».

Certo, ci tocca prendere atto della realtà! Di più: non rimpiangiamo E. Letta e non diciamo grazie a un governo di larghe/piccole intese “responsabilmente e orgogliosamente antipopolare”. Il prossimo governo di M. Renzi non alimenta in noi nessuna speranza. E ciò non solo per il modo in cui è maturato – fuori dal parlamento e senza il conforto del voto – ma perché ha tutte le caratteristiche di un governo “diversamente antipopolare”, che invece di “cambiare verso” alla politica italiana degli ultimi decenni (e non solo) finirà per “rifare il verso” a quella stessa politica, sotto la guida ferrea dell’oligarchia tecnocratica europea.

Neppure i “comunicatori” possono stare troppo a lungo sospesi in aria contando sulla magia dei giochi di parole al limite del non senso. Prima o poi devono toccare terra. Ma il nostro scoppiettante campione di un riformismo diversamente restauratore non ha proprio toccato terra coi piedi ben piantati: ha fatto un ruzzolone. La stampa amica gli si è affollata attorno premurosa di offrirgli il suo soccorso “giallo” e preoccupata che il nuovo giocatolo non mostri i suoi difetti di progettazione ancora nella fase di prototipo, prima che la sua diffusione nel mercato non abbia assicurato il “giusto” profitto.

E i “fedelissimi” di M. Renzi? Così vengono chiamati – forse non senza un involontario insulto – i leopoldini, i renziani della prima ora, gli esponenti di una corrente che non vuole essere una corrente. Corteggiati e ben tollerati dai giornalisti, raramente messi in difficoltà, tutti questi li abbiamo visti, sentiti e letti mentre ripetevano quasi le stesse parole di M. Renzi che compiva il “percorso di verità” tratteggiato da A. Robecchi. Si limitano a fare l’eco del loro amato leader, mettono tutta la loro intelligenza al suo servizio, non osano camminare al suo fianco, seguono la sua scia.

Postfazione della Redazione

 Santo subito!

In due anni Napolitano ci ha regalato prima il viso e la voce mortifera di Monti e dei suoi ministri annunciatori e poratori di sventura, poi la voce e il volto immobile di Letta-nipote, coi suoi ministri in galleggiamento perpetuo, ora ci ha il meglio: la faccia di un imbecille ridens, coi suoi babiministri. I primi due dovevano fare l’impresa di rimettere in moto il Paese e sappiamo com’è andata. Ma l’ultimo ce la farà. In moltti dicono che fa miracoli. Uno lo ha già fatto. E’  riuscito a moltiplicare le maggioranze: ne ha due, più la squadra di soccorso organizzata da Belusconi per il tramite di Verdini. E’ riuscito a mettere insieme il diavolo e l’acqua santa: il rottamatore e il pregiudicato n.1.  Non sono miracoli questi? Santo subito!

2 commenti

  • 1 tonino cugusi
    25 Febbraio 2014 - 14:27

    E’ tempo di avviare la costruzione di un movimento per la rottamazione del capitalismo finanziario internazionale, i banchieri europei e i poppanti di ponte vecchio. Tra qualche giorno avrò 63 anni: sono disponibile alla lotta fino all’età di 123 anni e sei mesi. Dopo me ne vado in campagna e in discoteca, al ritmo di Bandiera Gialla!

  • 2 in giro con la lampada di aladin… | Aladin Pensiero
    26 Febbraio 2014 - 12:03

    […] Andrea Pubusa su Democraziaoggi - Su Matteo Renzi. Francesco Gonario Sedda su Democraziaoggi e anche Andrea Pubusa, sempre su Democraziaoggi. Soru, una meteora. Pigliaru saprà far meglio? 26 Febbraio 2014 di Andrea Pubusa su […]

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