Ieri assemblea coi candidati del NO. Appuntamento al 5 marzo per iniziare la campagna contro la legge elettorale-truffa regionale

21 Febbraio 2018
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Red

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Due ore di dibattito stringente, coordinato abilmente da Vito Biolchini, in un’assemblea affollata e molto partecipata. Pieno successo dell’incontro organizzato dal Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria, nell’ambito della sua ”campagna elettorale” sui generis, a favore non di questa o quella lista, ma di tutte quelle che si sono schierate per il NO il 4 dicembre 2016 e contro quelle che hanno  votato SI’ e attaccato la Costituzione, primo di tutti il PD. Niente voto, ovviamente neanche al centro-destra, intriso di razzismo e di un’idea della società e dell’ordinamento sostanzialmente agli antipodi della lettera e dello spirito della Costituzione. Quindi, invitati solo Auodeterminatzione (Valentina Sanna), Liberi e Uguali (Roberto Mirasola), M5S (Gianni Marilotti) e Potere al Popolo (Mariangela Pedditzi).
Interrogati dai presenti, il dibattito ha spaziato dall’accoglienza alla scuola, dalle servitù militari alla produzione d’armi, dai sindacati ai movimenti soociali. Bel dibattito, qualche divisione, molti punti in comune. Due rigidità. Autodeterminatzione non fa alleanze coi partiti “italiani”, M5S non fa alleanze per principio. Diversa la posizione di Potere al popolo e LeU che invece ritengono necessarie convergenze per battere le destre.
Andrea Pubusa, a nome del Comitato, ha dato appuntamento a tutti, dopo il 4 marzo, per avviare in Sardegna un’azione contro la legge elettorale-truffa regionale. Partendo da questa battaglia che ha visto tutti d’accordo, si può lavorare ad un movimento ampio, che investa anche altri temi centrali per la Sardegna, nella prospettiva di mandare a casa PD e centro-destra, responsabili dell’attuale sfascio dell’Isola. Il Comitato non fa politica attiva, non rientra nelle sue finalità formare liste e coalizioni, ma si batte per l’attuazione della Costituzione e dello Statuto sardo. La legge elettorale ora è centrale nella lotta per riaffermare la sovranità popolare e la piena rappresentanza del corpo elettorale.
Appuntamento dunque al 5 marzo, dopo aver  votato per battere il centrodestra e il PD.

 

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