Non è che ci voglia un nuovo “scommiato” dei continentali dagli staff degli assessorati regionali?

11 Giugno 2019
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Amsicora

Sardi e sarde di tutte le fedi, politiche e religiose, stiamo in campana! La Sardegna rischia d’essere ridotta a un ufficio di collocamento padano. La Giunta di centrodestra guidata da Christian Solinas nomina in tre assessorati della Lega capi di Gabinetto lumbard: Luca Erba, comasco residente a Oristano, per i Trasporti,  il commissario del Carroccio a Corbetta Alessio Zanzottera, per gli Affari generali, e un lombardo sarà capo di Gabinetto anche dell’assessorato alla Sanità.
Ad onor del vero la terra lombarda ispirò la giunta di centrodestra anche ai tempi del Cavaliere. Mauro Pili, da presidente della giunta, prima di diventare un descamisado, copiò addirittura pari pari il progremma di giunta del Pirellone. Ma oggi col presidente sardista la lombardizzazione sconcerta, sembra un ossimoro.
Ma non basta! Pare che anche Christian metta in soffitta la bandiera e scelga come suo capo di gabinetto non un sardo pellita, ma una  “continentale”, nientemeno una giudice al Tar Lazio!
Saranno anche bravi questi “strangius“, non lo metto in dubbio. Ma possibile che fra un milione e mezzo di sardi non ce ne siano almeno una dozzina bravi quanto loro! Ma, attenzione! Barones della Giunta, Procurad’e moderare. Capisco che i leghisti siano digiuni di storia sarda. Ma Christin lo “scommiato” dei piemontesi dalla Sardegna dovrebbe connoscerlo. Cosa dite, non sarà il caso di ricordarglielo? Correva l’anno 1794, il 28 Aprile, una compagnia di granatieri del reggimento svizzero Schmid scende dalla Porta Reale, dirigendosi verso Stampace, circondare l’abitazione dell’avvocato Vincenzo Cabras per notificargli un ordine di arresto che si estende al genero, Efisio Pintor, anche lui avvocato. Essi devono essere arrestati perché considerati esponenti dell’ala democratica e ispiratori delle mitiche 5 domande degli Stamenti sardi al re. La notizia corre immediatamente per le vie e le case di Stampace. Lo sdegno si trasforma presto in rivolta. Il Castello viene assalito dal popolo. Una volta entrati, gli insorti giungono nella piazza antistante il Palazzo viceregio e lo scontro si fa più accanito tra il popolo e la guardia di palazzo. Viene ucciso il Comandante delle guardie, ed il popolo conquista il palazzo e ha la meglio sui granatieri. Inizia allo lo “scommiato”, ossia “la scacciata” dei piemontesi da Cagliari in un clima di festa, fra balli, lazzi e battute dei popolani.
Il 30 aprile il vicerè Balbiano sale sulla nave veneziana che deve portarlo in Italia insieme a oltre 500 piemontesi. La nave salperà il 7 Maggio 1794.
La rivendicazione? Eccola: la “privativa degli impieghi” per i sardi. Niente giacobinismo, più prosaicamente la pretesa degli antichi privilegi dell’aristocrazia sarda. Al popolino neanche una bricciola. Si sa il popolo combatte, ma a raccogliere i frutti sono i soliti noti, se si vince, se si perde il popolino paga. E non ditemi che sparlo de Sa die de sa Sardigna. Anche Michele Columbu, in un articolo del 28 aprile 1996 su L’Unione sarda, dal titolo emblematico A proposito de “Sa die de sa Sardigna” Ma quale orgoglio dei sardi!, confessò il suo “scarso entusiamo” per  l’istituzione de Sa die. E sapete perché? Per molte buone ragioni, ma soratutto perché gli pareva “un surrogato di qualcosa che la Regione non ha fatto e 
non fa, una maschera e un imbloglio per nascondere altre inadempienze“. E come non essere d’accordo col grande Michele? Volete mettere Christian! Ma un calcio in culo, quando ci vuole, ci vuole. Se Christian insiste a svendere i posti importanti alla Lega e ai continentali, qui ci scappa uno scommiato…dei continentali e, già che ci siamo, con forconi, zappe e falci, assaliamo il Palazzo e scommiattiamo anche la giunta!

Ci vorrebbe però un Giommaria Angioy. Ma non se ne vede l’ombra. O pensate ch’esso si sia reincarnato in Massimino Zedda? Aggittoriu! Mala tempora currunt!

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