Abruzzo: le Malvinas di Berlusconi?

27 Aprile 2009
16 Commenti


Sergio Ravaioli

Caro Silvio,
avendo io votato Sardista, alcuni mie amici e tutti i miei nemici sostengono che io abbia votato per te, sulla base della indimostrata equazione Psd’Az = Cappellacci = Berlusconi. Non è però sulla base di queste dubbie credenziali che mi permetto di darti dei consigli, ma per il fatto che – se il Padreterno non avrà niente in contrario – sei destinato a governare l’Italia ancora per parecchi anni, e quindi meno cappellate prenderai, meglio sarà. Per tutti gli italiani, e quindi anche per me.
Da Sardo ti ringrazio (o dovrei ringraziare Bertolaso?) per il doppio regalo alla nostra terra. Hai rimodernato qualche vecchio rudere militare e fatto qualche altro lavoretto, senza per questo infliggerci il circo Barnum che era atteso per il mese di luglio. Non ho capito che vantaggi avranno gli Abruzzesi da questa staffetta, ma questi sono affari loro. Ed anche tuoi però.
Non voglio scomodare tal Georg Wilhelm Friedrich Hegel con la sua jettatoria teoria della “irrilevanza della vittoria” partorita a maleficio di Napoleone: basta sbagliare una mossa e dall’altare ti ritrovi nella polvere. Restiamo terra terra ricordando i generali Argentini e la loro ingloriosa “liberazione delle Malvinas” nel lontano 1982 (senza per questo voler paragonare i loro misfatti alle tue pacche sulle spalle).
Agli Argentini dei freddi e ventosi scogli che gli Inglesi chiamano Falkland non gliene fregava nulla e pensavano che la stessa valutazione avrebbe fatto anche la Tatcher, lasciando perdere quel pezzo di terra distante 14.000 Km e consentendo ai generali dittatori di pavoneggiarsi come strateghi liberatori del sacro suolo patrio. I conti si rivelarono sbagliati ed i nostri passarono alla storia come vigliacchi torturatori del proprio popolo, incapaci di combattere in campo aperto.
La morale della citazione è la stessa contenuta nella fiaba del Re nudo (che ti consiglio di rileggere almeno una volta alla settimana finché sarai al potere): attento agli adulatori! Attento a quelli che reagiscono alle tue cavolate non dicendoti “Silvio, guarda che stai facendo una cazzata!” ma “Silvio, sei proprio un genio. Meno male che ci hai pensato tu”.
Sempre che l’idea sia veramente tua e non di Jago Bertolaso per facilitare il suo doppio lavoro (grandi eventi e protezione civile)!?!
Io diffiderei di un medico che come seconda attività gestisse un’agenzia di pompe funebri.
Sii prudente! Obama sistemalo in tenda.
Napolitano, fai come Ciampi. Vieni a La Maddalena.
Auguri. Sergio Ravaioli

16 commenti

  • 1 gianna delogu
    27 Aprile 2009 - 06:47

    E’ stata una scelta di sinistra; votare partito sardo alleato con berluscacci è nella linea autonomista; chi può dire il contrario? solo un soriano accecato da lui medesimo; cappelloni è convocato da ghedini nell’ambasciata a porto rotondo dove è issata la banderuola che gli ha dato trincas a berluscacci. E dà ordini di spostare il g8 e berl obbedisce.

  • 2 Piero Ruiu Muresu
    27 Aprile 2009 - 10:33

    Ha ragione Gianna - ma come fate a non capire che votando sardista si votava cappellacci-oni ?
    e che razza di autonomia è questa? se asunis va fino a porto rotondo a farsi dare la linea dall’avv. di berl - a casa di berl che cosa è se non dipendenza? la linea sulla materia urbanistica, potere in capo alla ras non del capo berl-
    ma sì per voi questo non conta - basta una pacca sulle spalle dell’avv. di berl e agli ordini- roba da ridere -da rimpiangere soru che non mi piaceva ma a casa di berl non ci andava;
    geniali siete geniali!
    Sardisti così? Meglio italiani con la schiena dritta

  • 3 Maurizio Meloni
    27 Aprile 2009 - 11:46

    Personalmente, mi sarei aspettato che, dopo la decisione del Cavaliere di spostare il G8 da La Maddalena a L’Aquila (decisione che, a mio modesto avviso, rappresenta il classico schiaffone per la Sardegna: non so se ve ne siete accorti, ci ha trattato peggio di una colonia…), i Cavalieri del partito Sardo d’Azione andassero ad incatenarsi a Villa Certosa, magari capitanati dal prode Maninchedda, dal sempreverde Giacomo Sanna e -perchè no?- da quel povero Mauro Pili di cui, da un annetto almeno, si sono perse le tracce. Soprattutto, mi sarei aspettato che il PSd’AZ, recuperando un minimo della dignità perduta quando ha consegnato al Berlusca la bandiera dei Quattro Mori, uscisse immediatamente dalla Giunta, rilevando come un partito indipendentista non può sostenere il valvassino di un caudillo milanese. Invece…niente. Maninchedda e Giacomo Sanna rimangono silenti nel loro scranno in consiglio regionale; di Mauro Pili continua a non aversi notizia (ma non è lo stesso che si era lanciato contro le navi che portavano l’immondezza da Napoli? Come mai adesso non ostenta lo stesso coraggio?). E gli elettori sardisti, invece di essere incazzati neri contro quei dirigenti che hanno immolato il nome di un partito rispettabile sull’altare di una bassissima strategia di politica politicante, dinanzi a questo schifo hanno anche il coraggio di ridere… Questa è la gente a cui è finita in mano la Sardegna? Poveri noi…

  • 4 Piero Ruiu Muresu
    27 Aprile 2009 - 11:52

    Provate a scrivere queste cose ragionevoli nel sito di Maninch e troverete la strada sbarrata.
    E ci dite con baldanza che avete votato psdaz- boh boh-
    Ma un sussulto di dignità? dire che gli assess sardi non incontrano l”avv di B a casa di B? ma solo nella casa dei sardi? è roba brutta da dire?

  • 5 Quesada
    27 Aprile 2009 - 12:49

    Ravaioli non ha chiaro quali vantaggi verranno agli Abruzzesi.
    Io non ho chiaro quali vantaggi sarebbero venuti ai Sardi dal fare il G8 a La Maddalena.
    Se qualcuno volesse spiegarmelo …

  • 6 andrea
    27 Aprile 2009 - 15:29

    Caro Silvio,

    avendo io votato Sardista, alcuni miei amici e tutti i miei nemici – che noi civilmente preferiamo bollare come “tifosi”, o “pance-piene”, o ancora “soru-boys” - sostengono che io abbia votato per te, sulla base dell’indimostrata equazione psdaz=Ugo, anzi, U-go U-go=Berlusconi. Vedi, Caro Silvio, noi abbiamo un bel da fare a dimostrare la fallacia di tale proposizione, ma il ricordo è ancora troppo fresco e la scheda elettorale organizzata in modo cosi fottutamente razionale, che anche il più sprovveduto degli elettori potrebbe coglierne, di fatto, la veridicità.

    Da Sardo ti ringrazio per il doppio regalo alla nostra terra e, visto che ci siamo, ti ringrazio anche per averci messo la faccia e per la scarsa o nulla considerazione con la quale usi trattare con il Nostro nuovo Governatore - quello che ha sostituito l’inadeguato e crepuscolare tiranno a te tanto inviso – che io, avendo votato ribadisco Sardista, sostengo politicamente attraverso i miei rappresentanti in maggioranza consigliare e nell’esecutivo. Con o senza voto disgiunto.

    E hai voglia a scomodare Hegel per ovviare ai nodi di carattere politico che ci stanno tanto a cuore, poiché, stando ai commenti che arrivano nei diversi canali di comunicazione, anche i militanti sardisti sembrano piuttosto incazzati e inviperiti nei confronti della tua persona e nei confronti di alcune nostre scelte.

    Anche perchè, in tutta amicizia, la fiaba del Re Nudo noi Sardi la conosciamo sicuramente meglio di te.

  • 7 Quesada
    27 Aprile 2009 - 18:14

    Caro Silvio,
    è vero noi in Sardegna non abbiamo avuto il terremoto (nel senso di Mercalli) ma abbiamo pur i nostri problemi, a cominciare da quello del lavoro che non si trova nonostante stiamo uscendo da un quinquennio governato da un tuo collega che ha fatto per tutti noi cose meravigliose!
    Capisco che non puoi sistemare tutti i disoccupati e cassintegrati del Sulcis o di Porto Torres, ma ti segnalo un singolo caso umano che di sicuro non avrai difficoltà a risolvere, anzi ti farà piacere.
    Si tratta di un impresario una volta miliardario, che la politica ha ridotto quasi alla miseria (54.878 euro netti nel 2006, poco più di 4.000 euro al mese) e che, ormai fuori dal giro, non riesce a risollevarsi come industriale e quindi ha deciso di continuare a vivere della politica.
    Sì hai capito di chi sto parlando: del pupillo di De Benedetti, simpatico alla Concita e, al di fuori della Sardegna, a tutto il popolo di sinistra. Visto che la dichiarazione dei redditi di Veltroni si avvicina ai 500.000 euro annui e che la posizione di segretario del PD è vacante, sono sicuro che il nostro non disdegnerebbe occupare il posto già di Veltroni.
    La concorrenza è molta, ma sono sicuro che se ci metti una buona parola tu con D’Alema o con Violante, la cosa si potrebbe fare. Renderesti un grande servizio alla carissima (nel senso affettivo) Sardegna e, se mi consenti anche a te stesso perché potresti star sicuro che in breve tempo porterebbe il PD agli stessi risultati avuti in Sardegna. Pensa: il bis del capolavoro di Bertinotti! Una spintarella ed è fatta.
    Confido che il tuo amore per la Sardegna non ti porti a pensare che il tuo ex avversario sta bene dov’è, essendo la miglior garanzia di lunga vita al governo Cappellacci e che per quanto riguarda Roma ti basta la polizza di un Franceschini o di un Rutelli.
    Tuo inaffidabile ed anonimo ammiratore.

  • 8 Piero Ruiu Muresu
    27 Aprile 2009 - 19:08

    i sardi sono terremotati da sempre
    senza terremoti
    e senza risorse
    andate a vedere in che case vivono
    e i prefabbricati vi sembreranno un sogno
    e grazie al clima se le case non vengono giù
    basta un po’ d’acqua
    del g8 me ne frego
    ma il ponte a messina lo fanno lo stesso
    poveri sardisti e poveri sardi

  • 9 andrea
    27 Aprile 2009 - 20:41

    Per Quesada.
    Parliamo di presente please.
    Non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere, nè peggior sordo di chi non vuole sentire.

  • 10 andrea
    27 Aprile 2009 - 21:05

    Una piccola nota tecnica. Il signor Andrea del commento n. 9 è persona distinta dall’andrea del commento n 6, che poi - a meno di inquietanti sdoppiamenti di personalità (inquietanti per me, s’intende) - sarei io.

    Personalmente non mi permetterei mai di valutare nel merito le ossessioni politiche del signor Quesada.

    Grazie.

  • 11 Maurizio Meloni
    27 Aprile 2009 - 21:59

    Non c’è nulla da fare…per alcuni (nel caso di specie, Quesada) Soru è un’autentica ossessione: lo tira in ballo sempre, anche quando non c’entra nulla… E la prassi dell’utilizzo di soprannomi o pseudonimi continua ad essere una pessima abitudine. Se si è convinti delle proprie opinioni, perchè non firmarsi con il proprio nome e cognome?

  • 12 Efis Pilleri
    28 Aprile 2009 - 09:04

    Ma come si permettono Sergio Ravaioli e tale anonimo Quesada di usare così impunemente le armi dell’ironia per criticare la sinistra sarda ed il suo merixeddu?
    Bisognerebbe invece ripartire dal classico quesito leninista “che fare ?” Proviamo anzi a tradurlo in sardo campidanese: “ita fai ?” anzi “ita fazzu ?” o, se preferite “‘ta fazzu ?” ed ecco, tradotto in sardo il richiamo alla attuale pandemia della sinistra italiana la “sindrome di Tafazzi”. Ed allora, cari compagni, continuiamo così a perquoterci gli zebedei (is kallonis).

  • 13 Maurizio Meloni
    28 Aprile 2009 - 09:45

    Caro Pilleri, siete proprio senza speranze. Agli esponenti del partito dei quattro mori piace troppo l’immagine del moro in livrea: nel caso di specie, livrea contrassegnata dall’icona del gruppo mediaset e magari dall’effige dello stalliere Mangano. Questo è il vostro indipendentismo? Questo è il vostro attaccamento alla Sardegna?
    Che tristezza…

  • 14 Piero Ruiu Muresu
    28 Aprile 2009 - 11:37

    ma questi sardisti? e quelli che li hanno votati?
    non volevate soru e ora non vi sentite dei tziracchi e candidati velini ? andate a zappare - agric biol - ma smettete di fare chiacch per la politica

  • 15 mondino mele
    28 Aprile 2009 - 18:14

    due mori su quattro sono rossi per la vergogna
    un moro è berlusconiano
    l’altro boh

  • 16 Quesada
    28 Aprile 2009 - 18:17

    Vedo che non solo il solo in questo blog ad essere ossessionato. Io con Soru ed altri con il PSDAZ (o forse con Ravaioli). Suscita lo stesso effetto del panno rosso con il toro. Per un paio di mesi è sembrato che questa allergia fosse superata, ma vedo che è rispuntata.
    Curiosa la pretesa di parlare di politica, in presenza di un sistema elettorale iperpresidenzialista, senza poter criticare Soru. Credete veramente che la sua stagione sia finita?
    In un certo senso sì, comunque danni continuerà a produrne perché ha lasciato il PD in frantumi e quindi la destra senza opposizione.
    Finché sinistra e PD non avranno preso il vaccino anti Soru, Cappellacci potrà dormire sonni tranquilli.
    Contenti voi ……
    Buon viaggio

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