Il lupo perde il pelo…

29 Aprile 2009
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Red

Avevate qualche illusione sui veri intendimenti del cavaliere? Avete creduto, per un attimo, nel suo abbandono delle pulsioni anticostituzionali? Ricredetevi: Berlusconi è sempre Berlusconi.
Come voterà al referendum Segni-Guzzetta? “La risposta è ovvia. Il referendum dà un premio di maggioranza al partito più forte e vi sembra che io possa votare no?”. Poi, conversando con i cronisti a proposito del referendum indetto per il 21 giugno che modifica l’attuale legge elettorale, ha soggiunto: “Nella domanda c’é la risposta. Va bene tutto ma non si può pensare di essere masochisti. Non abbiamo posto noi il problema ma puoi domandare all’avvantaggiato di votare no per un vantaggio che gli altri gli regalano e potrebbe essere confermato dal popolo?”. A chi gli chiede della contrarietà della Lega sul referendum, il premier risponde: “E ci credo, se io fossi nei loro panni non sarei contento”.
E sulla Costituzione? Cosa pensa il cavaliere della nostra legge fondamentale? Segue l’invito del buon Franceschini o va dritto per la sua strada? Dopo aver premesso che la maggioranza è “sempre aperta ad una discussione e a un confronto fresco con l’opposizione”, il presidente del Consiglio ha aggiunto però che gli sembra “strano che da parte dell’opposizione oggi arrivino certe richieste”, come quella di cambiare la Costituzione solo con l’accordo dell’opposizione. Berlusconi “obbietta” che “non c’é una norma che preveda questo”; e soggiunge: “è la stessa Costituzione a prevedere modalità di cambiamento e, soprattutto che “non c’é un solo articolo nella Carta costituzionale che dica che è necessario il concorso dell’opposizione”. Inoltre, ha osservato ancora il premier, l’opposizione non deve dimenticare di aver cambiato il titolo V della Costituzione con “soli quattro voti di scarto”, un gesto che non è stato “apprezzato” dall’attuale maggioranza. Come se tutto ciò non bastasse, Berlusconi ha ricordato anche che “la Costituzione indica essa stessa come debba essere cambiata, quali maggioranze debbano esserci, le formule dei voti successivi in Parlamento e poi, alla fine, ci sono i referendum abrogativi. Tutto è quindi previsto. Non vedo - ha concluso - come si possa pensare ad una innovazione per la modifica della Costituzione che non è nella Carta stessa”.
Il Cavaliere poi ha trovato il tempo per rispondere anche alla moglie sulle candidature PdL alle europee. “La polemica che si è fatta è deludente. Le candidature che ho letto sui giornali sono quasi tutte inventate. Se una persona però ha una o due lauree e conosce due o tre lingue, solo perché è andata in tv o ha fatto cose nell’informazione o nello spettacolo gli viene preclusa la politica”. “Si dice sempre - prosegue - che il 50% debbano essere donne poi quando vai a prendere delle candidate, che non ho scelto io e che sono venute a fare un corso, polemizzare per il semplice motivo che hanno un aspetto gradevole è di una delusione totale. Io escludo che ci sia una candidatura che non sia stata già attiva in An o in Forza Italia. Aspettiamo le liste. Io - confeessa - faccio da supporter per Laura Comi, è bravissima e ha deciso di candidarsi alle Europee”.

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