Draghi non sa cosa succedeva nella foresta di Sherwood

22 Maggio 2021
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Amsicora

Gente! Che sorpresa! Come Robin Hood Enrico Ledda fa finalmente una proposta sensata e progressista. Direi, di sinistra. Chiede di aumentare l’ora risicatissimo prelievo su patrimoni oltre i 5 milioni di euro e usare i proventi per finanziare una “dote” ai neo-18enni: un piccolo sacrificio per mettere in sicurezza la parte più fragile della popolazione”. Che bella idea, non vi pare? Ricalca quella lanciata un paio di anni fa dal Forum disuguaglianze dell’economista ed ex ministro Fabrizio Barca, anche se le aliquote proposte sono più basse. Alla base poi c’è un rilancio della solidarietà contro i meschini egoismi di chi ha molto più del necessario.
Se avete un attimo, ora vi dico di cosa stiamo parlando. Ecco, la franchigia resterebbe a 1 milione di euro. Oltre i 5 milioni di patrimonio – parliamo dell’1% degli italiani – le aliquote che oggi sono al 4% per la successione in linea diretta salirebbero progressivamente fino al 20%. Con il ricavato si pagherebbe una dote da 10mila euro destinata alla metà dei diciottenni italiani, quelli di famiglie con redditi sotto una certa soglia. Il ritocco, peraltro, è stato auspicato di recente anche dall’Ocse che ha fatto notare come in Italia questa imposta sia molto inferiore ai livelli medi nei Paei sviluppati. In Germania  l’aliquota è al 30% e in Francia al 45%.
Il novello Letta-Robin Hood annusa l’aria, in cui riappare, seppure timidamente, il bel profumo della politica redistributiva. Nientemeno quel neo-bolscevico di Joe Biden, per mantenere un’altra delle sue promesse elettorali, dopo aver incassato il piano Covid da 1.900 miliard, vuole cancellare il taglio delle tasse di Donald Trump e aumentarle ai ricchi. Ispirandosi a Roosevelt pensa così di finanziare il suo programma di rilancio, dalle infrastrutture al mercato del lavoro e alla lotta contro il cambiamento climatico. Si tratterebbe del maggior incremento fiscale dal 1993: qualcosa come 2.100 miliardi di dollari in dieci anni, secondo una analisi condotta dal Tax Policy Center, un think tank indipendente.
E Draghi ci sta? Giammai! Lui a questi populismi non si piega, è tutto d’un pezzo! Come lo sceriffo di Notthingam il premier, manco a dirlo, è contrario. Senza fare un minimo di distinzioni: “Ora bisogna dare ai cittadini”, a tutti indistintamente. ricchi e poveri,, e così, in realtà, dà ai ricchi e toglie ai poveri, seguito da tutta la destra politica. fino a Renzi, ed economica. Non fa come Robin, che restituisce un po’ di soldi ai conigli, oltre a regalare il suo cappello e il kit di tiro con l’arco al giovane coniglietto Saetta. Ma Supermario alla BCE aveva ben altro cui pensare che informarsi su cio che accadeva nella foresta di Sherwood. E così si è perso il bel film del 1973 su Robin di Wolfgang Reitherm. Peccato! Avrebbe imparato qualcosa ed avrebbe evitato così di colpire con una sola freccia avvelenata l’art.. 2 e 3 della Costituzione, il principio della solidarietà e della uguagliaza sostanziale. Avrebbe sopratutto avuto modo di rilanciare l’dea che lo stare insieme richiede gesti di generosità, che poi si traducono in atti di pura civiltà. Francesco direbbe fraternità. Ma per Super questo è un “volemose bene” improponibile. Che pessimo segnale per il paese!

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