Che follia adorare il vitello d’oro!

28 Maggio 2021
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Amsicora

Gente! Non so se siano i colpi inesorabili del tempo sul mio povero cervello che determina una falsa rappresentazione della realtà, fatto sta che a me molte delle cose che accadono paiono incomprensibili, non le capisco, mi sembrano folli.
Per esempio, quei tizi che, anziché aggiustrare la funivia per farla scorrere senza interruzioni, eliminano il freno di emergenza. Sì lo so, forse il marchingeno era troppo sensibile e bloccava la funivia senza motivo, ma non era ragionevole, con pazienza, aspettare a trovare la soluzione? Vil danaro, gelido profitto contro vite, sentimenti, affetti!
Qui,  nella incantevole Stresa, la cosa ci tocca da vicino, in casa nostra nel civile Piemonte, nel Nord avanzato, ma che dire dei morti anonimi inghiottiti ogni giorno dal mare, mangiati dai pesci o miseramente spiaggiati come relitti inutili. Non sono anche quelle vite, storie, sentimenti, speranze?
E che dire di Conte, l’allenatore, anche lui vuole certezze sul suo futuro, poverino! E’ preoccupato per i suoi 12 milioni di euro annui e lascia l’Inter con 7 milioni di buonuscita. Buonuscita perché? Un calcio in culo! Vedete quanto è più contenuto e ragionevole Allegri torna alla Juve con “soli” 9 milioni all’anno! Un sacrificio per la maglia si può fare. Il contrario di quanto fa Gigio Donnarumma, così attaccato ai colori rossoneri, da scappar via perché 7 milioni all’anno gli sembrn pochi per campare. E’ giovane deve pensare al domani, poverino! E che pensare di Draghi, per il quale tassare dell’1% in più i redditi superiori ai 5 milioni annui per dare qualcosa di certo ai giovani è un attentato alla proprietà? E come la mettiamo coi 3,5 milioni che Solinas butta al vento per alimentare un po’ di succhioni del sottobosco pseudo-professionale, pseudo-competente, anziché cercare le risorse umane dentro la fin troppo vasta macchina regionale, dove pure persone esperte e serie ce ne sono? Che pazzia! Sfascia la già scassata macchina regionale per importare un po’ di leghisti dal Nord!
Amici e compagni, non sarà che noi ci siamo illusi della benevolenza del capitalismo e abbiamo abbassato le armi anzi le braghe e beatamente ci godiamo quel po’ di benessere che anche a non pochi di noi tocca, disinteressandoci degli altri? Voltando le spalle alle sofferenze dei ceti subalterni, alle grandi e sfacciate  disuguaglianze? Non sarà il caso di tornare a leggere il vecchio buon Karl e a renderne lotta pratica l’insegnamento. Lo so cosa pensate. Antigoriu, roba vecchia, l’evoluzione ha mostrato i benefici effetti del capitalismo e le sue magnifiche sorti. Ha fatto la barba al nostro Carletto e al suo amico Federico. D’accordo, non voglio negare che anche il capitalisno abbia fatto avanzare l’umanità, del resto non è proprio Marx che lo vedeva come fase necessaria per il passaggio al socialismo? Ma slegare lo spirito selvaggio del capitale produce solo disastri e imbrigliarlo per sempre è impossibile. Vi dico ora una cosa che vi parrà anch’essa folle in questo mondo di pazzi: se al buon Karl un appunto possiamo muovere a 140 anni dalla morte  sapete quale è? Nel suo pur magnifico schizzo del capitalismo sul Manifesto, anche lui ha peccato per difetto, per moderazione. Doveva essere più cattivo, molto più cattivo. O no?

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