Flop referendum: ci vuole rispetto per gli elettori

13 Giugno 2022
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A.P.

Ci voleva poco a capirlo. Gli elettori, se non comprendono, non vanno a votare. Il referendum richiede una risposta secca, si’ - no. Se non e’ riducibile a questo,  il quesito non si presta alla consultazione popolare, che rimane priva di effetti. Si puo’ al piu’ discutere degli orientamenti del corpo elettorale, ma niente piu’.4
Per di piu’ i temi della giustizia sono complessi, hanno mille risvolti, da discutere con competenza, senza secondi fini. Sono questioni da convegni universitari e da aule parlamentari, non da arena o stadio.
Un bene nella magistratura  va salvaguardato come la pupilla degli occhi, ed e’ l’indipendenza, pur nella consapevolezza che c’e’ il pericolo dell’autoreferenzialita’, ma esso e’ sempre minore della perdita della terzieta’, che distrugge l’idea stessa della giurisdizione e travolge anche la funzione dell’avvocatura. Cos’e’ la difesa se il giudice non e’ terzo? Niente, neanche un simulacro.
In fondo niente piu’ che la giurisdizione indica il tasso di civilta’ di un paese. La parzialita’, il travisamento dei fatti, l’interpretazione sforzata e’ sempre possibile se il giudice crede d’essere titolare di un potere e non di esercitare una funzione. Ma, a ben vedere, lo stesso problema investe la politica. In fondo, gratta, gratta e’ il rispetto del principio democratico e della sovranita’ popolare ad essere chiamato in causa. Un ordinamento accettabilmente ispirato all’eguaglianza non puo’ avere una pessima giurisdizione e magistrati discutibili. Ma  in un contesto di diseguaglianza imperante e crescente, ostentata come si puo’ pensare di avere una giustizia giusta. I tribunali non funzioneranno e le sentenze saranno spesso il riflesso dell’ingiustizia dominante. Certo si possono e si devono rivedere le procedure e le norme sull’ordinamento giudiziario, ma anche queste devono avere un fine. Si mira all’eguaglianza o al suo contrario? Questo e’ il problema.
In definitiva gli elettori avvertono che i quesiti referendari e la relativa discussione è una partita per addetti ai lavori e non ci sta. Questo spiega il miserrimo esito (14%) di questo referendum abortito sul nascere. Può servire di monito per il futuro. Almeno lo speriamo.

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